Un boleto particolare: Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.
-
- Moderatore globale
- Messaggi: 13746
- Iscritto il: 31 ago 2017, 14:11
- Nome: Massimo
- Comune: Lari
- regione: Toscana
- nazione: Italia
Un boleto particolare: Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.
Cari amici di FeM, oggi è la volta di un boleto un po’ particolare che conoscono soltanto coloro che hanno modo di cercare funghi sotto ontano. Infatti questa specie ne è un simbionte tipico. E’ assai facile a riconoscersi a causa del suo imenio poroide che decorre lungo il gambo, unico esempio fra i boleti europei. Inoltre l’imenio stesso è difficilmente separabile dalla carne del cappello, caratteristica questa tipica dei funghi polipori, a differenza degli altri boleti in cui i tubuli si separano assai facilmente dal cappello.
La specie in questione è:
Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.
Di seguito un paio di mie raccolte all’interno del Parco Naturale di San Rossore-Migliarino-Massaciuccoli, fra Pisa e Viareggio. La prima proviene dall’ex-tenuta Presidenziale di San Rossore e l’altra dalla Tenuta del duca Salviati a Migliarino Pisano. Qui vi sono zone umide dove alligna bene l’ontano (soprattutto Alnus glutinosa), con ripetute segnalazioni di ritrovamenti di questa specie [FRANCHI et al., 2006: 240-241].
Il lavoro che presento è di tipo puramente compilativo, in cui si fa ampio riferimento a quanto riportato in ALESSIO (1985), SINGER (1986) e MUÑOZ (2005).
La specie in questione è:
Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.
Di seguito un paio di mie raccolte all’interno del Parco Naturale di San Rossore-Migliarino-Massaciuccoli, fra Pisa e Viareggio. La prima proviene dall’ex-tenuta Presidenziale di San Rossore e l’altra dalla Tenuta del duca Salviati a Migliarino Pisano. Qui vi sono zone umide dove alligna bene l’ontano (soprattutto Alnus glutinosa), con ripetute segnalazioni di ritrovamenti di questa specie [FRANCHI et al., 2006: 240-241].
Il lavoro che presento è di tipo puramente compilativo, in cui si fa ampio riferimento a quanto riportato in ALESSIO (1985), SINGER (1986) e MUÑOZ (2005).
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
-
- Moderatore globale
- Messaggi: 13746
- Iscritto il: 31 ago 2017, 14:11
- Nome: Massimo
- Comune: Lari
- regione: Toscana
- nazione: Italia
Re: Un boleto particolare: Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.
Etimologia del taxon
Gyrodon deriva dall’unione di due termini in greco antico: gyros = spirale, voluta e odon = dente, mentre lividum è un termine latino che sta per “color piombo”.
Gyrodon deriva dall’unione di due termini in greco antico: gyros = spirale, voluta e odon = dente, mentre lividum è un termine latino che sta per “color piombo”.
-
- Moderatore globale
- Messaggi: 13746
- Iscritto il: 31 ago 2017, 14:11
- Nome: Massimo
- Comune: Lari
- regione: Toscana
- nazione: Italia
Re: Un boleto particolare: Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.
Il genere GYRODON Opatowski
L’enucleazione di questo taxon fu operata dal botanico tedesco Wilhelm Opatowski [OPATOWSKI, 1836].
Secondo SINGER (1986) i caratteri distintivi del genere sono definiti da:
- cappello glabro, liscio, tutt’al più con una finissima pubescenza, tendente a diventare viscido a tempo umido;
- imenoforo eterogeneo, arcuato-decorrente formato da tubuli corti (max 4 mm), irregolarmente disposti, pori piccoli poi più o meno allungati e sinuosi a maturità, viranti al blu al tocco;
- polvere sporale da bruna a oliva;
- gambo centrale o eccentrico privo di reticolo, di granulazioni, di velo e di pseudosclerozio;
- carne virante o meno quando esposta all’aria;
- spore cortamente ellissoidi, ovoidi, cistidi imeniali presenti oppure solo i cheilocistidi a livello dei pori, sebbene solitamente incospicui e presenza di giunti a fibbia;
- habitat su legno o al suolo nei boschi, spesso formando micorrize con alberi quali Alnus, Fraxinus, Allophylus e più raramente Quercus.
L’enucleazione di questo taxon fu operata dal botanico tedesco Wilhelm Opatowski [OPATOWSKI, 1836].
Secondo SINGER (1986) i caratteri distintivi del genere sono definiti da:
- cappello glabro, liscio, tutt’al più con una finissima pubescenza, tendente a diventare viscido a tempo umido;
- imenoforo eterogeneo, arcuato-decorrente formato da tubuli corti (max 4 mm), irregolarmente disposti, pori piccoli poi più o meno allungati e sinuosi a maturità, viranti al blu al tocco;
- polvere sporale da bruna a oliva;
- gambo centrale o eccentrico privo di reticolo, di granulazioni, di velo e di pseudosclerozio;
- carne virante o meno quando esposta all’aria;
- spore cortamente ellissoidi, ovoidi, cistidi imeniali presenti oppure solo i cheilocistidi a livello dei pori, sebbene solitamente incospicui e presenza di giunti a fibbia;
- habitat su legno o al suolo nei boschi, spesso formando micorrize con alberi quali Alnus, Fraxinus, Allophylus e più raramente Quercus.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
-
- Moderatore globale
- Messaggi: 13746
- Iscritto il: 31 ago 2017, 14:11
- Nome: Massimo
- Comune: Lari
- regione: Toscana
- nazione: Italia
Re: Un boleto particolare: Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.
Il genere Gyrodon non è sempre stato unanimamente accettato dai micologi europei.
Fu introdotto da Opatowski con due specie al suo interno: Boletus sistotrema Fr. [FRIES, 1821] (= B. sistotremoides Fr. [FRIES, 1815]), posto come specie typus e successivamente considerata una forma di accrescimento anomalo di Gyrodon lividus e Boletus volvatus Pers. [PERSOON, 1825], che studi più recenti hanno ricondotto al genere Volvoboletus P. Henn.
Fu introdotto da Opatowski con due specie al suo interno: Boletus sistotrema Fr. [FRIES, 1821] (= B. sistotremoides Fr. [FRIES, 1815]), posto come specie typus e successivamente considerata una forma di accrescimento anomalo di Gyrodon lividus e Boletus volvatus Pers. [PERSOON, 1825], che studi più recenti hanno ricondotto al genere Volvoboletus P. Henn.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
-
- Moderatore globale
- Messaggi: 13746
- Iscritto il: 31 ago 2017, 14:11
- Nome: Massimo
- Comune: Lari
- regione: Toscana
- nazione: Italia
Re: Un boleto particolare: Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.
Per questi motivi secondo Roy Watling [WATLING, 1964] il termine Gyrodon deve considerarsi nomen confusum, proponendo in sua vece Uloporus Quél. [QUÉLET, 1886]. Questa tesi è stata p. es. accettata da Andrè Marchand nella sua famosa collana [MARCHAND, 1974].
In SINGER (1951) l’autore tedesco dimostra, dopo aver studiato il typus autentico di B. sistotremoides, che questo è lo stesso che Boletus lividus Bull. 1791 [basionimo], a tutti gli effetti un Gyrodon, concludendo quindi che Uloporus è da considerarsi nomen superfluum (Art. 63.1 ICNPAF).
La questione è comunque alquanto complessa e non discernibile in queste poche righe. Ad ogni modo, dopo l’intervento di REDEHUIL (1988) che ha neotipificato la specie, la tesi di Rolf Singer è ad oggi riconosciuta dalla comunità scientifica e tutti i testi micologici attuali riportano il genere Gyrodon Opatowski come prioritario e monospecifico in Europa.
In SINGER (1951) l’autore tedesco dimostra, dopo aver studiato il typus autentico di B. sistotremoides, che questo è lo stesso che Boletus lividus Bull. 1791 [basionimo], a tutti gli effetti un Gyrodon, concludendo quindi che Uloporus è da considerarsi nomen superfluum (Art. 63.1 ICNPAF).
La questione è comunque alquanto complessa e non discernibile in queste poche righe. Ad ogni modo, dopo l’intervento di REDEHUIL (1988) che ha neotipificato la specie, la tesi di Rolf Singer è ad oggi riconosciuta dalla comunità scientifica e tutti i testi micologici attuali riportano il genere Gyrodon Opatowski come prioritario e monospecifico in Europa.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
-
- Moderatore globale
- Messaggi: 13746
- Iscritto il: 31 ago 2017, 14:11
- Nome: Massimo
- Comune: Lari
- regione: Toscana
- nazione: Italia
Re: Un boleto particolare: Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.
Ancora secondo SINGER (1986) Gyrodon è un genere cosmopolita e annovera dieci specie:
G. intermedius (Pat.) Singer
G. proximus Singer
G. rompelii (Pat. & Rick) Singer
G. merulioides (Schw.) Singer
G. lividus (Bull. ex Fr.) Sacc.
G. monticola Singer
G. exiguus Singer & Digilio
G. africanus (Cooke & Massee) Singer
G. cupreus Heinem.
G. adisianus Singer.
Dal 1931 al 1997 cinque delle suddette dieci specie sono state ricombinate in Boletinellus Murrill:
B. intermedius (Pat.) E.-J. Gilbert, B. proximus (Singer) Murrill, B. rompelii (Pat. & Rick) Watling, B. monticola (Singer) Watling e B. exiguus (Singer & Digilio) Watling.
Confrontando le concezioni tassonomiche di MURRILL (1909), autore del genere Boletinellus, e SINGER (1986), si ricava l’impressione che, a livello morfologico, Boletinellus e Gyrodon siano due generi dalle caratteristiche estremamente simili, se non identiche e lo stesso Singer considera Boletinellus un sinonimo posteriore di Gyrodon.
G. intermedius (Pat.) Singer
G. proximus Singer
G. rompelii (Pat. & Rick) Singer
G. merulioides (Schw.) Singer
G. lividus (Bull. ex Fr.) Sacc.
G. monticola Singer
G. exiguus Singer & Digilio
G. africanus (Cooke & Massee) Singer
G. cupreus Heinem.
G. adisianus Singer.
Dal 1931 al 1997 cinque delle suddette dieci specie sono state ricombinate in Boletinellus Murrill:
B. intermedius (Pat.) E.-J. Gilbert, B. proximus (Singer) Murrill, B. rompelii (Pat. & Rick) Watling, B. monticola (Singer) Watling e B. exiguus (Singer & Digilio) Watling.
Confrontando le concezioni tassonomiche di MURRILL (1909), autore del genere Boletinellus, e SINGER (1986), si ricava l’impressione che, a livello morfologico, Boletinellus e Gyrodon siano due generi dalle caratteristiche estremamente simili, se non identiche e lo stesso Singer considera Boletinellus un sinonimo posteriore di Gyrodon.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
-
- Moderatore globale
- Messaggi: 13746
- Iscritto il: 31 ago 2017, 14:11
- Nome: Massimo
- Comune: Lari
- regione: Toscana
- nazione: Italia
Re: Un boleto particolare: Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.
Il genere Gyrodon negli studi molecolari. Inquadramento tassonomico.
Uno studio delle rizomorfe prodotte dai taxa all’interno delle Boletales eseguito in AGERER (1999), portò ad ipotizzare una stretta relazione fra in generi Paxillus e Gyrodon. Entrambi i generi hanno delle strutture di tipo “boletoide” con “runner hyphae”, dove il verso delle ramificazioni è orientato secondo l’ifa principale.
D’altronde l’ecologia di Gyrodon lividus e Paxillus filamentosus s.l. è assai simile, essendo entrambi stretti simbionti di ontano in zone ripariali.
Successivamente studi molecolari di KRETZER & BRUNS (1999) e BRESINSKY et al. (1999) hanno confermato questa tesi, ma non di BINDER & BRESINSKY (2002).
Da ulteriori studi molecolari multigene più recenti [BINDER & HIBBETT, 2006] si apprende che Boletinellus merulioides e Gyrodon lividus ricadono rispettivamente nei due clade (sottordini) Sclerodermatineae e Paxillineae.
La tendenza a mantenere il genere Gyrodon nelle Paxillaceae è ulteriormente confermata in NUHN et al. (2013).
Uno studio delle rizomorfe prodotte dai taxa all’interno delle Boletales eseguito in AGERER (1999), portò ad ipotizzare una stretta relazione fra in generi Paxillus e Gyrodon. Entrambi i generi hanno delle strutture di tipo “boletoide” con “runner hyphae”, dove il verso delle ramificazioni è orientato secondo l’ifa principale.
D’altronde l’ecologia di Gyrodon lividus e Paxillus filamentosus s.l. è assai simile, essendo entrambi stretti simbionti di ontano in zone ripariali.
Successivamente studi molecolari di KRETZER & BRUNS (1999) e BRESINSKY et al. (1999) hanno confermato questa tesi, ma non di BINDER & BRESINSKY (2002).
Da ulteriori studi molecolari multigene più recenti [BINDER & HIBBETT, 2006] si apprende che Boletinellus merulioides e Gyrodon lividus ricadono rispettivamente nei due clade (sottordini) Sclerodermatineae e Paxillineae.
La tendenza a mantenere il genere Gyrodon nelle Paxillaceae è ulteriormente confermata in NUHN et al. (2013).
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
-
- Moderatore globale
- Messaggi: 13746
- Iscritto il: 31 ago 2017, 14:11
- Nome: Massimo
- Comune: Lari
- regione: Toscana
- nazione: Italia
Re: Un boleto particolare: Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.
La specie Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.
La descrizione macroscopica della specie coincide con quanto già scritto a proposito dei caratteri distintivi del genere.
Resta da aggiungere che la carne è molliccia, con odore nullo e sapore acidulo-amarognolo. I pori hanno un profilo dentellato e poligonale. Tubuli e pori sono di colore giallo-chiaro, virano al blu se premuti fino a stabilizzarsi al verde dopo qualche minuto.
Commestibilità scadente a causa della carne molliccia e del sapore amarognolo.
Habitat: simbionte tipico dell’ontano, per cui predilige luoghi umidi, ombrosi e freschi, preferibilmente lungo corsi d’acqua. Sembra, ma non è ben accertato, che possa anche sporadicamente crescere sotto nocciolo.
Specie ampiamente distribuita sul territorio italiano, ma non frequente.
Gyrodon lividus è stato segnalato un po’ in tutta Europa, in Asia (Cina e Giappone), in Turchia, in Nord America (California, sotto Alnus rhombifolia).
Può crescere anche cespitosa a gruppi di 2-3 individui uniti alla base (raramente anche di più).
Le sue ectomicorrize sono di colore giallo chiaro, le rizomorfe molto differenziate e con presenza di sclerozio.
I caratteri microscopici sono riportati nella sottostante figura tratta da MUÑOZ (2005).
La descrizione macroscopica della specie coincide con quanto già scritto a proposito dei caratteri distintivi del genere.
Resta da aggiungere che la carne è molliccia, con odore nullo e sapore acidulo-amarognolo. I pori hanno un profilo dentellato e poligonale. Tubuli e pori sono di colore giallo-chiaro, virano al blu se premuti fino a stabilizzarsi al verde dopo qualche minuto.
Commestibilità scadente a causa della carne molliccia e del sapore amarognolo.
Habitat: simbionte tipico dell’ontano, per cui predilige luoghi umidi, ombrosi e freschi, preferibilmente lungo corsi d’acqua. Sembra, ma non è ben accertato, che possa anche sporadicamente crescere sotto nocciolo.
Specie ampiamente distribuita sul territorio italiano, ma non frequente.
Gyrodon lividus è stato segnalato un po’ in tutta Europa, in Asia (Cina e Giappone), in Turchia, in Nord America (California, sotto Alnus rhombifolia).
Può crescere anche cespitosa a gruppi di 2-3 individui uniti alla base (raramente anche di più).
Le sue ectomicorrize sono di colore giallo chiaro, le rizomorfe molto differenziate e con presenza di sclerozio.
I caratteri microscopici sono riportati nella sottostante figura tratta da MUÑOZ (2005).
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
-
- Moderatore globale
- Messaggi: 13746
- Iscritto il: 31 ago 2017, 14:11
- Nome: Massimo
- Comune: Lari
- regione: Toscana
- nazione: Italia
Re: Un boleto particolare: Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.
Specie viciniori
In Europa non esiste altra specie con cui Gyrodon lividus può essere confusa. L’aspetto poliporoide potrebbe portare a qualche scambio con specie del genere Polyporus s.s. e s.l., ma il colore giallo dei pori fa escludere subito tale ipotesi.
Una specie extra-europea simile alla nostra è Gyrodon merulioides (Schw.) Singer, ma qui l’imenio presenta pori allungati, lamellati.
In Europa non esiste altra specie con cui Gyrodon lividus può essere confusa. L’aspetto poliporoide potrebbe portare a qualche scambio con specie del genere Polyporus s.s. e s.l., ma il colore giallo dei pori fa escludere subito tale ipotesi.
Una specie extra-europea simile alla nostra è Gyrodon merulioides (Schw.) Singer, ma qui l’imenio presenta pori allungati, lamellati.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
-
- Moderatore globale
- Messaggi: 13746
- Iscritto il: 31 ago 2017, 14:11
- Nome: Massimo
- Comune: Lari
- regione: Toscana
- nazione: Italia
Re: Un boleto particolare: Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) Sacc.
Un po’ di nomenclatura della specie
Il basionimo della specie è dovuto al francese Pierre Bulliard [BULLIARD, 1791] che per primo la descrisse nella sua “Histoire des champignons de la France” come Boletus lividus.
Il basionimo della specie è dovuto al francese Pierre Bulliard [BULLIARD, 1791] che per primo la descrisse nella sua “Histoire des champignons de la France” come Boletus lividus.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.