I FUNGHI DI MARZO .
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Re: I FUNGHI DI MARZO 2013
Un funghetto che si trova facilmante in questo mese di Marzo è Laccaria lateritia (= Laccaria fraterna)
Eccola ancora: Per coloro che fossero interessati allo studio di questo Genere (armati di microscopio) ricordo che da qualche parte sul sito c’è un bel lavoro di Marco Contu, che aiuta tantissimo a districarsi.
Nel caso specifico di questo funghetto, oltre all’habitat particolare (oltre che sotto Eucalyptus si trovano anche sotto Cipresso ed Acacia), è caratteristico il fatto che abbia basidi bisporici e spore con aculei non più lunghi di 1 micron. Sono funghetti privi di interesse alimentare.
I boschetti di Eucalyptus se ne infestano letteralmente. Come tutte le Laccaria, morfologicamente molto simili tra loro, per una corretta determinazione l’uso del microscopio diventa determinante. Si tratta di una specie minuta, dal colore bruno rossiccio,rosso mattone, appena più scuro sulla superficie del cappello che è igrofano e spesso striato per trasparenza. Eccola ancora: Per coloro che fossero interessati allo studio di questo Genere (armati di microscopio) ricordo che da qualche parte sul sito c’è un bel lavoro di Marco Contu, che aiuta tantissimo a districarsi.
Nel caso specifico di questo funghetto, oltre all’habitat particolare (oltre che sotto Eucalyptus si trovano anche sotto Cipresso ed Acacia), è caratteristico il fatto che abbia basidi bisporici e spore con aculei non più lunghi di 1 micron. Sono funghetti privi di interesse alimentare.
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Re: I FUNGHI DI MARZO 2013
Ancora sotto Eucalyptus e nello stesso periodo cresce Hydnangium carneum:
Come si vede dalla foto, si tratta di un Gasteromicete semiipogeo delle dimensioni di alcuni centimetri e di colore rosato carnicino, caratteristica da cui trae il suo nome. Vista in sezione la gleba ha un aspetto cerebriforme ed è sulle stesse tinte dell’esoperidio. Eccolo ancora
Tra questo fungo ed il Genere Laccaria sono state messe in evidenza affinità dal punto di vista filogenetico, la cosa non sorprende granchè specie se si osserva questa specie al microscopio. Le spore sono infatti esattamente sovrapponibili a quelle di una Laccaria, sferiche ed aculeate. Probabilmente è più comune di quanto non si pensi, almeno in area mediterranea, perché tende a passare inosservato, semi sepolto e nascosto dalle foglie. Se però si presta attenzione spesso ci si ritrova circondati da questi funghetti estremamente interessanti, che sembra abbiano origine australiana come d'altronde la pianta di cui sono simbionti, l’eucalyptus, appunto. Non è una specie che ha interesse alimentare.Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: I FUNGHI DI MARZO 2013
Ancora nello stesso ambiente e contemporaneamente alle due ultime specie trovo il Setchelliogaster tenuipes.
Con questo è tutto, vi abbraccio tutti di cuore e vi rimando ai post dei miei compari di ventura che stanno facendo un magnifico lavoro!!!

Si tratta di una stranissimo funghetto, a cavallo tra Gasteromiceti ed Agaricali che possiede uno pseudo cappello, quasi sferico, di colore bruno abbastanza scuro che alla sezione presenta una gleba cerebriforme, formata da cellette. La columella fuoriesce dalla parte inferiore del “cappello” come fosse uno pseudo-gambo corto, ed è ornata, in gioventù, da una fugace cortina. Ecco un altro scatto Sono dei funghi che passano inosservati ed anche se non sono comunissimi, sono fedeli alle loro stazioni di crescita, associati, come detto, ad Eucalyptus. Non si tratta di una specie commestibile.Con questo è tutto, vi abbraccio tutti di cuore e vi rimando ai post dei miei compari di ventura che stanno facendo un magnifico lavoro!!!



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Re: I FUNGHI DI MARZO 2013
Complimenti meritatissimi a Mauro/ Ktenea, che con le sue meravigliose immagini , ci ha concesso un viaggio attraverso la micoflora invernale legata principalmente ai rimboschimenti di Eucaliptus.
e
per le tue belle immagini inedite.
Enzo.




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Re: I FUNGHI DI MARZO 2013

Unendomi a chi mi ha preceduto nel fare i complimenti a Giovannino e a Mauro per le belle e rare specie che ci ha illustrato, proseguo anch'io presentandovi un pò di ascomiceti che possiamo trovare in queste mese.
Una tra più belle specie che possiamo trovare è senz’altro Caloscypha fulgens, un bell’ascomicete di facile determinazione per l'imenio giallo aranciato con sfumature ocra verdastre presenti anche sulla superficie esterna. La possiamo trovare sia nei boschi di conifere che di latifoglie, ma sembra prediligere la lettiera di abete bianco.
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Re: I FUNGHI DI MARZO 2013
Altra specie molto appariscente è Sarcoscypha coccinea con le sue coppe rosso vivo. Il colore dell’imenio è dato dalle sole parafisi; infatti gli aschi e le spore sono ialini.
La troviamo sui rami marcescenti di latifoglia: salice, olmo, ontano, acero.
Molto simile è S. austriaca che si distingue per diversi caratteri microscopici (spore).
Secondo Hans Otto Baral, un micologo che si è dedicato allo studio degli ascomiceti, in S. coccinea il bordo dell’apotecio è decorato da peluria e si presenta irregolarmente intagliato, mentre in S. austriaca il bordo è regolare ed intero.
Altra specie molto simile è S. jurana, che cresce però su rametti di tiglio.
La troviamo sui rami marcescenti di latifoglia: salice, olmo, ontano, acero.
Molto simile è S. austriaca che si distingue per diversi caratteri microscopici (spore).
Secondo Hans Otto Baral, un micologo che si è dedicato allo studio degli ascomiceti, in S. coccinea il bordo dell’apotecio è decorato da peluria e si presenta irregolarmente intagliato, mentre in S. austriaca il bordo è regolare ed intero.
Altra specie molto simile è S. jurana, che cresce però su rametti di tiglio.
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Re: I FUNGHI DI MARZO 2013
Sulle ceppaie marcescenti di abete, troviamo Discina ancilis = perlata con apoteci che possono arrivare anche a 150 mm di diametro.
All’inizio si presenta a forma di coppa, poi si distende mostrando una superficie imeniale rugosa. Non presenta odori particolari
Particolari sono le sue spore che sono finemente verrucose, guttulate, di forma ellittica con alle estremità delle appendici di forma conica.
All’inizio si presenta a forma di coppa, poi si distende mostrando una superficie imeniale rugosa. Non presenta odori particolari
Particolari sono le sue spore che sono finemente verrucose, guttulate, di forma ellittica con alle estremità delle appendici di forma conica.
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Re: I FUNGHI DI MARZO 2013
Macroscopicamente molto simile alla precedente è Disciotis venosa, specie che però non cresce sulle ceppaie e sui tronchi di abete, ma che troviamo sul terreno.
Si distingue per il forte odore di cloro e microscopicamente per avere le spore lisce, largamente ellittiche e provviste di piccole guttule esterne alle estremità.
Si distingue per il forte odore di cloro e microscopicamente per avere le spore lisce, largamente ellittiche e provviste di piccole guttule esterne alle estremità.
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Re: I FUNGHI DI MARZO 2013
Nei boschi misti, però sempre in presenza di pini, troviamo Sarcosphaera coronaria = crassa.
Questa specie all’inizio si presenta semi-ipogea, poi con lo sviluppo le grosse fruttificazioni globose emergono e si aprono formando una sorta di corona e mettendo alla luce un imenio di color violetto. La superficie esterna è chiara sempre incrostata da detriti terrosi.
Questa specie all’inizio si presenta semi-ipogea, poi con lo sviluppo le grosse fruttificazioni globose emergono e si aprono formando una sorta di corona e mettendo alla luce un imenio di color violetto. La superficie esterna è chiara sempre incrostata da detriti terrosi.
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Re: I FUNGHI DI MARZO 2013
Anche nei parchi cittadini, in simbiosi con i cedri, cresce Geopora sumneriana, anch’essa con crescita semi-ipogea.
A maturazione si apre mostrando una superficie imeniale di color caffelatte chiaro. La superficie esterna è tutta decorata da una fitta peluria bruna.
A maturazione si apre mostrando una superficie imeniale di color caffelatte chiaro. La superficie esterna è tutta decorata da una fitta peluria bruna.
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