I FUNGHI DI GENNAIO 2013
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Re: I FUNGHI DI GENNAIO 2013
Nei boschi di latifoglia se raccogliamo qualche ramo ormai marcescente, spesso possiamo notare delle fruttificazioni dure, legnose, di norma molto scure che erompono dalla corteccia.
Si tratta di ascomiceti che hanno la parte fertile all’interno di formazioni globose chiamate periteci. I periteci sono immersi nella parte sterile chiamata stroma e si aprono verso l’esterno per un foro chiamato ostiolo.
Quando un asco matura si allunga fino ad uscire dall’ostiolo, libera le spore e poi collassa all’interno del peritecio per lasciare posto al successivo asco.
Una di queste specie è Diatrype disciformis che erompe dalla corteccia dei rami di faggio con delle fruttificazioni rotondeggianti schiacciate. Nella bella foto di Rene si vedono in sezione i periteci (sferette cave nere) immersi nello stroma di color chiaro.
Si tratta di ascomiceti che hanno la parte fertile all’interno di formazioni globose chiamate periteci. I periteci sono immersi nella parte sterile chiamata stroma e si aprono verso l’esterno per un foro chiamato ostiolo.
Quando un asco matura si allunga fino ad uscire dall’ostiolo, libera le spore e poi collassa all’interno del peritecio per lasciare posto al successivo asco.
Una di queste specie è Diatrype disciformis che erompe dalla corteccia dei rami di faggio con delle fruttificazioni rotondeggianti schiacciate. Nella bella foto di Rene si vedono in sezione i periteci (sferette cave nere) immersi nello stroma di color chiaro.
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Re: I FUNGHI DI GENNAIO 2013
Sui rami morti e corticati di salice, ontano e pioppo possiamo trovare Diatrype bullata, molto simile alla specie precedente.
Si distingue per il diverso habitat, per la forma più irregolare e per le spore molto più lunghe.
Si distingue per il diverso habitat, per la forma più irregolare e per le spore molto più lunghe.
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Re: I FUNGHI DI GENNAIO 2013
Su faggio è comune Hypoxylon fragiforme con le sue fruttificazioni globose molto ruvide tanto da sembrare delle piccole fragole.
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Re: I FUNGHI DI GENNAIO 2013
Spesso H. fragiforme è parassitato da Nectria sp.
Con l’auto di un lentino potremo notare delle palline rossastre.
Queste palline rossastre sono i periteci che contengono gli aschi del parassita.
Nel genere Nectria i periteci non sono immersi nello stroma, ma sono liberi e crescono isolati o appressati tra di loro.
Con l’auto di un lentino potremo notare delle palline rossastre.
Queste palline rossastre sono i periteci che contengono gli aschi del parassita.
Nel genere Nectria i periteci non sono immersi nello stroma, ma sono liberi e crescono isolati o appressati tra di loro.
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Re: I FUNGHI DI GENNAIO 2013
Su rametti corticati di nocciolo e ontano troviamo Hypoxylon fuscum, che assomiglia alla specie precedente, ma che ha la superficie esterna delle fruttificazioni solo rugosa.
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Re: I FUNGHI DI GENNAIO 2013
Una bellissima e particolare specie è Hypoxylon howeanum, che è caratterizzato dall’avere delle fruttificazioni globose da cui si ramificano a raggiera delle formazioni miceliari chiare.
Questa specie ce l’ha fatta conoscere il nostro bravo Jusue (Josuerofe).
Questa specie ce l’ha fatta conoscere il nostro bravo Jusue (Josuerofe).

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Re: I FUNGHI DI GENNAIO 2013
Altra rara specie che dobbiamo all’occhio attento del nostro amico Robyyys
, è Lasiosphaeria ovina, che produce fruttificazioni globose di 0,4-0,6 mm (!) formate da singoli periteci nerastri ricoperti da un feltro fioccoso grigio-biancastro.

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Re: I FUNGHI DI GENNAIO 2013
Ritornando a dimensioni “normali”, sui rametti di quercia corticati e ancora ancorati all’albero, possiamo trovare gli apoteci di Colpoma quercinum.
Le fruttificazioni assomigliano a delle barchette, disposte trasversalmente sul rametto, che erompono dalla corteccia e che mettono alla luce una superficie imeniale di color bruno-olivaceo.
Una curiosità: all’inizio la superficie imeniale è protetta da una membrana farinosa grigio-biancastra che presto scompare.
Particolari in questa genere sono le parafisi, filiformi e spiralate alla sommità, e le spore a forma di ago (aciculari) acuminate ad una estremità.
Con questa specie lascio la parola ai bravi Thomas e Giovannino e vi do appuntamento ai funghi di febbraio con la speranza di avevi invogliato a cercare ed osservare dei funghi diversi!
Giuseppe.
Le fruttificazioni assomigliano a delle barchette, disposte trasversalmente sul rametto, che erompono dalla corteccia e che mettono alla luce una superficie imeniale di color bruno-olivaceo.
Una curiosità: all’inizio la superficie imeniale è protetta da una membrana farinosa grigio-biancastra che presto scompare.
Particolari in questa genere sono le parafisi, filiformi e spiralate alla sommità, e le spore a forma di ago (aciculari) acuminate ad una estremità.
Con questa specie lascio la parola ai bravi Thomas e Giovannino e vi do appuntamento ai funghi di febbraio con la speranza di avevi invogliato a cercare ed osservare dei funghi diversi!


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Re: I FUNGHI DI GENNAIO 2013
Ciao Giuseppe
contributo estremamente utile il tuo..........per chi voglia cominciare a dare un nome a quei lignicoli presenti durante i mesi invernali.
Molte specie sono estremamente interessanti.
Purtroppo non è questo il periodo più favorevole ma qualcosa da vedere e da fotografare c'è sempre per chi voglia muoversi nel mese di gennaio.
Enzo

contributo estremamente utile il tuo..........per chi voglia cominciare a dare un nome a quei lignicoli presenti durante i mesi invernali.
Molte specie sono estremamente interessanti.

Purtroppo non è questo il periodo più favorevole ma qualcosa da vedere e da fotografare c'è sempre per chi voglia muoversi nel mese di gennaio.
Enzo


Re: I FUNGHI DI GENNAIO 2013
Complimentissimi a Mauro e Giuseppe..come al solito impeccabili e professionali nella loro presentazione....io sono appena tornato dalla mia splendida Calabria dove mi sono cimentato con ben altro prodotto che ci regaloa la natura...LE OLIVE...mi limito quindi alla presntazione di alcune specie classiche che ancor si spera di incontrare in questo mese dalle nostre parti...
Incominciamo con
AMANITA OVOIDEA
Dal latino ovoideus = a forma di uovo, per il suo aspetto da giovane (dal latino ovum = uovo).
Volgarmente conosciuta come "Farinaccio" per l'aspetto farinoso delle sue parti, o anche Ovolo bianco, è un bel fungo assai vistoso per la sua taglia (il cappello può raggiungere i 30 cm di diametro) e di facile riconoscibilità.
Fruttifica in estate-autunno, sotto aghifoglie e latifoglie, è molto frequente nelle zone calde, al di sotto dei mille metri, predilige terreni sabbiosi e calcarei.
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AMANITA OVOIDEA
Dal latino ovoideus = a forma di uovo, per il suo aspetto da giovane (dal latino ovum = uovo).
Volgarmente conosciuta come "Farinaccio" per l'aspetto farinoso delle sue parti, o anche Ovolo bianco, è un bel fungo assai vistoso per la sua taglia (il cappello può raggiungere i 30 cm di diametro) e di facile riconoscibilità.
Fruttifica in estate-autunno, sotto aghifoglie e latifoglie, è molto frequente nelle zone calde, al di sotto dei mille metri, predilige terreni sabbiosi e calcarei.
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