Sulla flora micologica della Sardegna, E. Mameli 1907/1908
Inviato: 03 dic 2020, 18:58
Essendomi imbattuto nella notevole storia personale e di studiosa di Eva Calvino Mameli - ampi cenni qui http://www.enciclopediadelledonne.it/bi ... i-calvino/, qui https://oggiscienza.it/2020/06/25/eva-m ... tiva-iris/, e qui http://www.retemuseiuniversitari.unimor ... 34716.html - ero incuriosito a rintracciare le sue pubblicazioni micologiche.
Redatti tra il 1907 e il 1908, la sua contribuzione in due parti “Sulla flora micologica della Sardegna” fu pubblicata negli Atti dell’Istituto Botanico dell’Università di Pavia - e grazie alla provvidenziale Biodiversity Heritage Library (e gli strumenti dell’immancabile archive.org), i testi li ho trovati liberamente consultabili qui - “Prima contribuzione”, a p.153 https://www.biodiversitylibrary.org/ite ... 7/mode/1up - e qui - “Seconda contribuzione”, a p. 1 https://www.biodiversitylibrary.org/ite ... 1/mode/1up (e direttamente scaricabili come pdf qui https://ia600201.us.archive.org/25/item ... 13univ.pdf e qui https://ia800205.us.archive.org/17/item ... 14univ.pdf).
Dalla parabola della vita della studiosa verrà presto tratto un prossimo lungometraggio https://www.lastampa.it/topnews/edizion ... 1.39476945; non so quanto si soffermerà sull’attenzione che ha dedicato ai funghi (o, se è per quello, ai licheni https://ggheza.wordpress.com/2018/05/13 ... i-calvino/), quindi mi sembrava una bella occasione per riportare in luce il suo contributo alla scienza che ci accomuna qui.
(Con l’occasione, una domanda per chi è più avvezzo alle convenzioni scientifico-accademiche: com’è che non trovo Mameli tra i nomi elencati dall’ISPRA nel suo recente regesto di tutti gli autori di taxa riconosciuti, vedi qui https://www.isprambiente.gov.it/files/p ... Iparte.pdf ? Le sue ricerche e pubblicazioni non la qualificano per credito tassonomico?)
Redatti tra il 1907 e il 1908, la sua contribuzione in due parti “Sulla flora micologica della Sardegna” fu pubblicata negli Atti dell’Istituto Botanico dell’Università di Pavia - e grazie alla provvidenziale Biodiversity Heritage Library (e gli strumenti dell’immancabile archive.org), i testi li ho trovati liberamente consultabili qui - “Prima contribuzione”, a p.153 https://www.biodiversitylibrary.org/ite ... 7/mode/1up - e qui - “Seconda contribuzione”, a p. 1 https://www.biodiversitylibrary.org/ite ... 1/mode/1up (e direttamente scaricabili come pdf qui https://ia600201.us.archive.org/25/item ... 13univ.pdf e qui https://ia800205.us.archive.org/17/item ... 14univ.pdf).
Dalla parabola della vita della studiosa verrà presto tratto un prossimo lungometraggio https://www.lastampa.it/topnews/edizion ... 1.39476945; non so quanto si soffermerà sull’attenzione che ha dedicato ai funghi (o, se è per quello, ai licheni https://ggheza.wordpress.com/2018/05/13 ... i-calvino/), quindi mi sembrava una bella occasione per riportare in luce il suo contributo alla scienza che ci accomuna qui.
(Con l’occasione, una domanda per chi è più avvezzo alle convenzioni scientifico-accademiche: com’è che non trovo Mameli tra i nomi elencati dall’ISPRA nel suo recente regesto di tutti gli autori di taxa riconosciuti, vedi qui https://www.isprambiente.gov.it/files/p ... Iparte.pdf ? Le sue ricerche e pubblicazioni non la qualificano per credito tassonomico?)