
Le tavole micologiche (1950-1964) di C. Caspari
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Re: Le tavole micologiche (1950-1964) di C. Caspari
Veramente riproduzioni superbe 

Re: Le tavole micologiche (1950-1964) di C. Caspari
Io tendo ad avere un debole per le tavole scientifiche più antiche, ma c’è qualcosa nell’attenzione di Caspari, nel suo insistere, nella sua dedizione autodidatta, che rende questi suoi ritratti “di natura” qualcosa che travalica il mero scopo di studio (senza per questo negarlo, anzi).
Trovo che sia molto da rivalutare l’idea dell’illustrazione scientifica come pratica “di servizio”, un sospetto che mi è nato vedendo qualche anno fa una mostra di disegni entomologici di certe specie d’insetti, disegnati da vari artisti specializzati. Nel caso degli insetti c’è una differenza rispetto ai funghi: per quanto siamo in grado di percepirli, tra un esemplare e un’altro, sono in tutto e per tutto identici. Eppure: la differenza di osservazione e di resa che ognun’artefice del ritratto dello stesso insetto rivelava di individuale (anche importantemente) era una grande sorpresa: non esiste illustrazione neutra, oggettiva, lo sguardo e il pensiero di chi ritrae il soggetto si insinua sempre, inesorabilmente. Ed eccola lì, l’arte.
Quella di Caspari, come missione di vita, mi ha colpito in questo senso: nelle sue scelte di composizione, di colori, di forme imperfette; perfino la classicità (alla Dürer) della sua firma, mi fa capire che corre parecchia arte in queste sue tavole - oltre al trasporto a rendere giustizia agli spettacoli che la natura offre.