I FUNGHI CHE POSSIAMO TROVARE IN LUGLIO-AGOSTO

[Gizeta]

Gomphidius roseus, è specie rara e legata al Pinus sylvestris. Caratteristico è il colore rosa acceso della cuticola che lo rendono unico nel genere.

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Altrettanta raro è Gomphidius maculatus, con cuticola all’inizio rosa aranciata con lamelle e gambo biancastri.
Con la manipolazione tutto il carpoforo si macchia vistosamente di nero per annerire completamente con l’età.
E’ una specie simbionte di Larix decidua e L. kempheri.

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A file e a gruppi troviamo Gomphus clavatus, conosciuto in trentino come "fungo della carne" per la sua abbondante carne di colore bianco.
Carpofori a forma molto irregolare, svasati verso l'alto con la superficie superiore piana o depressa.
L'imenio è costituito da basse venature e rugosità forcato-ramificate e congiunte.
All'inizio di un bel color viola-lilla, assume poi delle tonalità ocra brunastre.

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Comune nei boschi di conifere è Amanita porphyria. P
articolare è la sua pigmentazione brunastra con riflessi porporini che interessano l'intero carpoforo.
Il cappello è decorato da placche farinose grigiastre. L'anello è membranoso e facilmente aderente al gambo. Il gambo è nettamente bulboso; volva sfumata di grigio.
Carne con sgradevole odore rafanoide.

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Sulle ceppaie o residui legnosi marcescenti di conifere possiamo trovare Tricholomopsis rutilans, una specie inconfondibile per l'habitat, per il cappello rosso vinoso e le lamelle gialle.

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Tricholomopsis decora, molto meno diffusa e nel medesimo habitat, invece ha un cappello con tonalità più chiare, aranciate ed è di taglia più esile.

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Una bella russula di discreta taglia tipica delle abetaie umide è Russula decolorans.
Caratteristico è il suo colore aranciato e la carne dura e compatta, poi gessosa e più fragile di colore bianco che tende ad ingrigire anche con tonalità nerastre.

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Sempre nei boschi di conifere, ma anche più raramente nei boschi di latifoglia cresce Rhodocollybia maculata, specie di notevole taglia con il cappello biancastro maculato di bruno rossastro, le lamelle molto fitte, il gambo striato longitudinalmente e la carne di sapore amaro.

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Bellissima è Amanita crocea.
Ci aiutano nella determinazione il cappello di color aranciato e a margine striato, il gambo privo di anello è decorato con piccole scaglie concolori e alla base del gambo, non bulbosa, la presenza una volva membranosa, libera, inguainante con la superficie interna ocra chiaro.

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Varietà dell' A. crocea, ora elevata a rango di specie è Amanita subnudipes.
Si distingue per avere la superficie del gambo quasi liscia e bianca.