I FUNGHI CHE POSSIAMO TROVARE IN MARZO

[Gizeta]

Un’altra specie della retroduna che però cresce in presenza di ginepro è Helvella juniperi.
La mitra è formata da falde irregolari di colore nerastro e il gambo è solcato e cavernoso, un po’ ingrossato alla base.

[Gizeta]

Più frequente sotto pioppi, in questo periodo spuntano le prime Helvella monachella, con la mitra più regolare a forma di sella di cavallo.
Il gambo può essere qua e là compresso, ma non cavernoso.

[Gizeta]

A inizio mese troviamo anche gli ultimi Leccinellum lepidum, specie associata alle querce sempreverdi come Quercus ilex e Quercus suber.
Per la sua crescita invernale-primaverile, in alcune regioni è conosciuto anche come “porcino d’inverno”.

[Gizeta]

Marzo dovrebbe essere il mese dei marzuoli: Hygrophorus marzuolus, ma ormai è una specie che per le mutazioni climatiche chi conosce i luoghi di crescita trova già da inizio anno. (Vero Gianca? )
È difficile scorgerlo perché si presenta sempre profondamente interrato e solo una irregolarità del substrato può indicare la sua presenza.
Cresce nei boschi di faggio e abete bianco.

[Gizeta]

Ma marzo è anche il mese delle morchelle e la prima a spuntare è Morchella esculenta che troviamo prima nei boschetti litoranei, poi nei prati e lungo le siepi di pianura per arrivare ai boschi di collina ed infine nelle radure dei boschi di abete in montagna.
Fino a pochi anni fa ne esistevamo moltissime specie, forme e varietà, ma oggi sono state quasi tutte sinonimizzate con M. esculenta.

[Gizeta]

In pineta verso fine mese si può trovare Sarcosphaera coronaria, un bell’ascomicete di grosse dimensioni con l’imenio di colore violaceo più o meno intenso e la superficie esterna biancastra.

[Gizeta]

Ne esiste anche una forma albina completamente bianca descritta come forma e varietà nivea, ma ora diventata un semplice sinonimo di Sarcosphaera coronaria.

[Gizeta]

Su legno degradato di pioppo, è ancora presente Funalia trogii, una specie che degrada velocemente la pianta.
Stupendi sono la fitta peluria arruffata del cappello e il suo arrotondato bordo vellutato.

[Gizeta]

Verso fine mese su latifoglia ritornerà a fruttificare Cerioporus squamosus, una specie di grosse dimensioni tanto da raggiungere tranquillamente i 50-60 cm di diametro di cappello.
Bellissima è la decorazione a scaglie nerastre del cappello.
L’imenio è decorrente e riveste quasi completamente un corto pseudo gambo eccentrico con base nerastra.
Odore forte che ricorda il cetriolo e la farina.

Giuseppe

[Queletia mirabilis]