I FUNGHI DI APRILE .
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Re: PASEGIATA PER IL BORDO DEL FIUME AGÜERA IN GURIEZO(17/3/10)
Morchella vulgaris con una bella Veronica sp.
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Re: PASEGIATA PER IL BORDO DEL FIUME AGÜERA IN GURIEZO(17/3/10)
La verpe, Verpa bohemica
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Re: PASEGIATA PER IL BORDO DEL FIUME AGÜERA IN GURIEZO(17/3/10)
E la Verpa digitaliformis(V.conica var.conica)
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Re: PASEGIATA PER IL BORDO DEL FIUME AGÜERA IN GURIEZO(17/3/10)
Ciao Josuè la pianta è una Viola sp....non Veronica.......josuerofe ha scritto:Morchella vulgaris con una bella Veronica sp.
Complimenti per le magnifiche e suggestive foto
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Re: I FUNGHI DI APRILE
Ciao a tutti, ritaglio un pò di tempo per alimentare con qualche piccolo contributo la discussione che comunque (e mi fa piacere) inizia a vedere la partecipazione di altri amici.
Siamo ormai ad Aprile e la primavera porta il bosco risvegliarsi dall’inverno, e a colorarsi di meravigliose fioriture ed arrivano anche tante specie fungine.
Molte di queste specie sono tipiche del periodo mentre altre le troveremo anche in autunno……
Molti sono i Coprinus che crescono in questo mese, tra questi Coprinus comatus: Comunissimo ed abbondante su prati erbosi , campi, e comunque si terreni ricchi di sostanze organiche, a mio modesto modo di vedere è uno dei funghi più buoni anche se purtroppo deperisce molto rapidamente.
Un piccolo trucco per rallentare il processo di deliquescenza di questo fungo e quello di staccare immediatamente dopo la raccolta il gambo dal cappello, altrimenti questo processo sarà rapidissimo e ci impedirà spesso di avere il tempo di portare integri a casa i funghi appena raccoli…..
Io lo consumo saltato rapidamente in una padella antiaderente con una noce di burro e sale…. Veramente buonissimo.
Siamo ormai ad Aprile e la primavera porta il bosco risvegliarsi dall’inverno, e a colorarsi di meravigliose fioriture ed arrivano anche tante specie fungine.
Molte di queste specie sono tipiche del periodo mentre altre le troveremo anche in autunno……
Molti sono i Coprinus che crescono in questo mese, tra questi Coprinus comatus: Comunissimo ed abbondante su prati erbosi , campi, e comunque si terreni ricchi di sostanze organiche, a mio modesto modo di vedere è uno dei funghi più buoni anche se purtroppo deperisce molto rapidamente.
Un piccolo trucco per rallentare il processo di deliquescenza di questo fungo e quello di staccare immediatamente dopo la raccolta il gambo dal cappello, altrimenti questo processo sarà rapidissimo e ci impedirà spesso di avere il tempo di portare integri a casa i funghi appena raccoli…..
Io lo consumo saltato rapidamente in una padella antiaderente con una noce di burro e sale…. Veramente buonissimo.
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Re: I FUNGHI DI APRILE
Un altro Coprinus abbastanza frequente in questo periodo è C. atramentarius
Tale intossicazione è detta “effetto antabuse” e consiste in vomito, nausea, rossore e sensazione di calore al volto e alla parte superiore del torace e agli arti,tachicardia, difficoltà respiratorie,ipotensione e collasso cardiocircolatorio… un simpatico quadretto di sintomi!!!!
Personalmente non l’ho mai consumato anche se ho letto che, con l’attenzione di cui sopra, è un fungo molto buono e delicato…..
Condivide l’habitat di crescita con la specie precedente, ed ha la “simpatica” caratteristica di diventare tossico se ingerito insieme a sostanze alcoliche.Tale intossicazione è detta “effetto antabuse” e consiste in vomito, nausea, rossore e sensazione di calore al volto e alla parte superiore del torace e agli arti,tachicardia, difficoltà respiratorie,ipotensione e collasso cardiocircolatorio… un simpatico quadretto di sintomi!!!!
Personalmente non l’ho mai consumato anche se ho letto che, con l’attenzione di cui sopra, è un fungo molto buono e delicato…..
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Re: I FUNGHI DI APRILE
Continua anche questo mese la crescita dei piopparelli (Agrocybe argerita) e compaiono anche altri funghi dello stesso genere quali ad esempio A. praecox qui raffigurato in una foto di Enzo.
E’ un fungo terricolo che è abbastanza frequente in questo periodo, spesso la sua cuticola tende a spaccarsi in areole a tempo secco, cresce in prati ed orti e pur essendo commestibile è considerato piuttosto mediocre.Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: I FUNGHI DI APRILE
Un altro piacevole incontro che si può fare in questo periodo e Lyophyllum decastes, qui rappresentato in una bella foto di Olly.
Ha una consistenza cartilaginea che lo rende particolarmente indicato per la conservazione sott’olio ed è veramente buono.
Spesso purtroppo lo si trova invaso di larve…….
Non è sempre semplice la distinzione con altre specie simili dello stesso genere quale ad esempio il L. loricatum.
Cresce in boschi di conifere e latifoglie, spesso su spiazzi bruciati ed in cespi fascicolati anche di numerosi esemplari.Ha una consistenza cartilaginea che lo rende particolarmente indicato per la conservazione sott’olio ed è veramente buono.
Spesso purtroppo lo si trova invaso di larve…….
Non è sempre semplice la distinzione con altre specie simili dello stesso genere quale ad esempio il L. loricatum.
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Re: I FUNGHI DI APRILE
Abbastanza frequente in questo periodo e il Pluteus cervinus (foto di Enzo)
Ha le lamelle rosate come tutti i Pluteus ed un distinto odore rafanoide
Viene dato per commestibile scadente in letteratura ma sinceramente non mi ha mai ispirato l’idea di consumarlo….
Cresce su tronchi e ceppaie di diverse piante ma è facile trovarlo anche su residui vegetali ( a me veniva in giardino su resti di corteccia di pino), può diventare piuttosto robusto anche se mediamente non supera i 12 cm di diametro del cappello.Ha le lamelle rosate come tutti i Pluteus ed un distinto odore rafanoide
Viene dato per commestibile scadente in letteratura ma sinceramente non mi ha mai ispirato l’idea di consumarlo….
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Re: I FUNGHI DI APRILE
Per concludere ecco Psatyrella candolleana (ancora foto di Enzo)
Si tratta di una specie fortemente igrofana che era data per commestibile anche se scadente.
Sembrerebbe invece possedere una certa tossicità legata al contenuto di sostanze psicotrope (psilocibina).
La bella stagione è arrivata e le passeggiate all’aria aperta sono davvero un piacere, e se proprio non troviamo funghi…..vabbè, ne varrà comunque la pena perché la natura sa offrire spettacoli straordinari come queste piccole orchidee selvatiche!!!!! Un saluto a tutti voi…..
Piuttosto frequente, anche in numerosissimi esemplari è un funghetto estremamente gracile.Si tratta di una specie fortemente igrofana che era data per commestibile anche se scadente.
Sembrerebbe invece possedere una certa tossicità legata al contenuto di sostanze psicotrope (psilocibina).
La bella stagione è arrivata e le passeggiate all’aria aperta sono davvero un piacere, e se proprio non troviamo funghi…..vabbè, ne varrà comunque la pena perché la natura sa offrire spettacoli straordinari come queste piccole orchidee selvatiche!!!!! Un saluto a tutti voi…..
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