I FUNGHI DI NOVEMBRE .

[-michelangelo-]

Ciao

fermo restando che mancano ancora diversi giorni all'inizio del mese di Novembre , per cui potremmo trovarci a visionare altri contributi, voglio espressamente rivolgere un plauso alla correttezza e alla voglia di partecipazione messe in mostra da Maurp/Ktenea che , con precisione svizzera e con grande maestria , da tempo ci sta deliziando con immagini e descrizioni da plauso.

Grazie Mauro !!

Non mi permetto di aggiungere altro.........ma credo di poter dire che è l'unico ad aver preso e mantenuto un impegno.

Enzo.

E noi tutti gli siamo grati perchè ci aiuta a conoscere meglio le specie che fruttificano nella nostra terra. Grazie Mauro Sandro

[Gizeta]

Riprendo questa carrellata di funghi di novembre prendendo spunto dal recente post di Boletomboy intitolato “è tempo di morette” e vi presento una serie di Tricholoma con cuticola su toni grigiastri più o meno scuri.

Quello forse più conosciuto è Tricholoma terreum, ma tanto conosciuto, quanto difficile da separare dalle specie vicine.
Sue particolarità sono:
- Cuticola feltrata non “arruffata” di colore grigio anche molto scuro.
- Lamelle fitte, bianche con filo intero.
- Gambo bianco senza resti di velo anche in esemplari giovani.
- Carne inodore con sapore dolce.
E’ specie associata alle aghifoglie: pini, abeti ma anche cedri.

[Gizeta]

Tricholoma terreum è spesso confuso con Tricholoma gausapatum, altra bella specie legata alle aghifoglie (Riva la dà esclusiva di questo habitat, altri dicono che cresca anche sotto latifoglia).
Si distingue per:
- Cuticola arruffata, lanosa al bordo, cosparsa di scagliette scure.
- Lamelle poco fitte, color cenere con filo irregolare.
- Gambo con resti di velo nella zona centrale di color cenere.
- Carne inodore con sapore dolce.

[Gizeta]

Tricholoma myomyces cresce invece con preferenza sotto le latifoglie (salici, noccioli, carpini).
In Index fungorum è ricondotto a T. terreum (per il DNA?).
Riva, nella sua celebre monografia, dice: <…questo tricoloma si stacca nettamente dal più noto T. terreum per la sua statura più ridotta ed esile, per le lamelle quasi sempre bianche e per i resti di velo sericei…>.

[Gizeta]

Conclude la “stirpe del terreum” Tricholoma triste, una specie assolutamente non comune, molto controversa e che si colloca tra T. terreum e T. gausapatum.
Sue caratteristiche sono:
- Superficie pileica finemente squamettata.
- Lamelle grigio chiaro con filo più scuro.
- Gambo bianco con fibrille scure che si arrestano nella parte alta in modo netto.
- Carne con odore erbaceo e sapore dolce non farinoso.
Lo troviamo in piccoli gruppi nei boschi misti.

[Gizeta]

Altre bella specie che possiamo trovare in questo periodo nelle abetaie, nei boschi misti di pino e abete e in faggeta è Tricholoma atrosquamosum.

…dalla descrizione di Vincenzo:

Tra i tanti Tricholoma similari , questa specie può essere facilmente riconosciuta per l’odore aromatico di pepe e per la presenza (però non costante) del filo lamellare tipicamente punteggiato di nero.
Il cappello, di dimensioni massime fino a 7-8 centimetri, si presenta all’inizio semigloboso poi convesso ed infine piano-convesso. Il margine è involuto. La cuticola presenta una iniziale feltratura che, con la maturità, si trasforma in una fitta sequenza di piccole squame di colore grigio, grigio-marroni, grigio-nerastre che lasciano intravedere la sottostante carne bianca.
Le lamelle uncinate e ventricose sono bianche, bianco-grigiastre, grigio chiare ed evidenziano, almeno a maturità, un filo continuo o con punteggiature di colore ardesia o nero. La carne è bianco-grigiastra, l’odore è quello di aromi o di pepe mentre il sapore è grato e dolciastro. Il gambo, di dimensioni pari a 4-8 x 1-1.5 centimetri, è cilindraceo, bianco e coperto da poche fibrille di colore bruno o bruno-grigio.
E’ necessario prestare attenzione a non confonderlo con Tricholoma pardinum caratterizzato da un gambo claviforme ingrossato alla base e da un odore debolmente farinoso.

[Gizeta]

Tricholoma squarrulosum, attualmente ricondotto in IF a T. atrosquamosum, è ritenuta dal Riva specie valida e ben caratterizzata. Ricordo la sua soddisfazione quando ne trovò alcuni esemplari in occasione del comitato scientifico autunnale dell’AMB che avevamo organizzato anni fa a Verona.
Si distinguibile per:
- Cuticola squamosa-feltrata, arruffata, con peluria debordante al margine.
- Lamelle bianche poi grigiognole con filo spesso seghettato e scuro.
- Gambo decorato da fibrille e sqamette scure.
- Carne con leggero odore di farina e di sapore mite.
E’ specie non comune che troviamo alle basse quote nei boschetti misti di latifoglie, pini e nei boschi lungo i litorali.

[Gizeta]

L’arrossamento delle lamelle e della carne, che diventa più evidente dopo alcune ore dalla raccolta, e spesso una sfumatura bluastra presente alla base del gambo ci aiutano a determinare con sicurezza Tricholoma orirubens. La sua carne ha un odore di farina con sfumature floreali e sapore dolciastro.
Cresce sotto latifoglia.

[Gizeta]

Specie molto rara e da proteggere è Tricholoma basirubens, che ha lamelle non arrossanti, carne con odore e sapore farinoso e una caratteristica determinante: una tipica sfumatura rossa alla base del gambo.

[Gizeta]

Una specie tra le più comuni e diffusa è Tricholoma scalpturatum che troviamo nei boschi misti, nei parchi e che compare già dalla tarda primavera.
Sue caratteristiche sono:
- Cuticola fibrillosa-lanosa decorata da squamette concentriche-radiali.
- Lamelle molto fragili, bianche che tendono ad ingiallire con lo sviluppo.
- Gambo con resti di velo.
- Carne che ingiallisce per l’età e con forte odore e sapore di farina.