I FUNGHI DI DICEMBRE .
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Re: I FUNGHI DI DICEMBRE
Eccoci arrivati a Dicembre……. Questa è davvero una stagione stranissima, praticamente estate sino a Novembre quando è finalmente arrivata la pioggia.
Le precipitazioni sono state abbondanti anche da noi anche se per fortuna non hanno fatto i guai che sono purtroppo accaduti in Liguria e Toscana prima ed in Sicilia, Calabria e Campania poi.
La temperatura è stata sempre molto mite e le “buttate” dei porcini stanno arrivando,terribilmente in ritardo proprio in questi giorni come dimostrano le foto di questi meravigliosi Boletus reticulatus . Non sono mai stato un “porcinaro” ma davvero questi erano meravigliosi e sanissimi.
L’esemplare nella foto che segue pesava 746 grammi!!!
Le precipitazioni sono state abbondanti anche da noi anche se per fortuna non hanno fatto i guai che sono purtroppo accaduti in Liguria e Toscana prima ed in Sicilia, Calabria e Campania poi.
La temperatura è stata sempre molto mite e le “buttate” dei porcini stanno arrivando,terribilmente in ritardo proprio in questi giorni come dimostrano le foto di questi meravigliosi Boletus reticulatus . Non sono mai stato un “porcinaro” ma davvero questi erano meravigliosi e sanissimi.
L’esemplare nella foto che segue pesava 746 grammi!!!
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Re: I FUNGHI DI DICEMBRE
Sotto i pini è abbastanza frequente trovare il Tricholoma bathscii (=Tricoloma fracticum)
Nella fattispecie però siamo avvantaggiati dallo pseudo anello in rilievo e glutinoso, molto ben visibile anche nella foto. Si tratta di una specie probabilmente innocua ma non commestibile perché decisamente amara.
Si tratta di un fungo di taglia abbastanza massiccia che fa parte di una sezione (Albobrunnea) dalle tinte piuttosto monotone e abbastanza difficili da differenziare.Nella fattispecie però siamo avvantaggiati dallo pseudo anello in rilievo e glutinoso, molto ben visibile anche nella foto. Si tratta di una specie probabilmente innocua ma non commestibile perché decisamente amara.
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Re: I FUNGHI DI DICEMBRE
Un altro fungo che è possibile trovare in questo periodo è senz’altro il Sarcodon laevigatum
La specie non è commestibile proprio per il sapore amaro della sua carne.
E’ una specie che può essere davvero imponente che ha la caratteristica di avere il cappello liscio (inde nomen) che al più tende a screpolarsi a tempo secco. Il colore può variare dal bruno al grigio con sfumature violacee (come negli esemplari proposti in foto). Ha aculei decorrenti sul gambo, brunastri con punte violacee e carne soda e compatta molto amara. Sono legati ad habitat di conifere, questi li ho raccolti sotto cedro.La specie non è commestibile proprio per il sapore amaro della sua carne.
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Re: I FUNGHI DI DICEMBRE
Proseguiamo la nostra carrellata con il bellissimo Lyophyllum decastes (= Lyophillum aggregatum)
Il colore del cappello è grigio brunastro più o meno scuro, con un basso umbone piatto. Le lamelle diventano grigiastre a maturità. La carne è tenace è di odore e sapore gradevoli.
La caratteristica di avere gli esemplari appressati e non riuniti in un unico cespo lo distingue abbastanza agevolmente da Lyophyllum conglobatum (=Lyophyllum fumosum, anche se questa sinonimia non è da tutti accettata). Come si vede anche dalla foto i cappelli hanno delle tinte più chiare rispetto alla specie precedente.
Si tratta in entrambi i casi di ottimi commestibili, per fortuna ancora abbastanza trascurati dai “cercatori della domenica”.
La consistenza della loro carne li rende eccezionali per la conservazione sott’olio.
Si tratta di un fungo che cresce cespitoso in gruppi anche di numerosi esemplari appressati tra loro in prossimità di latifoglie. Ho notato che sembra avere una predilezione per il terreno bruciato. Il colore del cappello è grigio brunastro più o meno scuro, con un basso umbone piatto. Le lamelle diventano grigiastre a maturità. La carne è tenace è di odore e sapore gradevoli.
La caratteristica di avere gli esemplari appressati e non riuniti in un unico cespo lo distingue abbastanza agevolmente da Lyophyllum conglobatum (=Lyophyllum fumosum, anche se questa sinonimia non è da tutti accettata). Come si vede anche dalla foto i cappelli hanno delle tinte più chiare rispetto alla specie precedente.
Si tratta in entrambi i casi di ottimi commestibili, per fortuna ancora abbastanza trascurati dai “cercatori della domenica”.
La consistenza della loro carne li rende eccezionali per la conservazione sott’olio.
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Re: I FUNGHI DI DICEMBRE
Un altro bel funghetto non troppo comune è il Cantharellus cinereus .
In entrambi i casi si tratta di specie commestibili. Anche se C. cinereus è meno buono e profumato.
Si tratta di una specie di latifoglia dalle tinte grigio nerastre a forma di “cornetto acustico”, dalla carne esigua ed elastica che non ha il profumo gradevole e fruttato della specie più simile ad esso, il Createrellus cornucopioides.
Come si nota dalle foto, la prima specie ha l’imenoforo decisamente più pliciforme della seconda che invece lo presenta praticamente liscio.In entrambi i casi si tratta di specie commestibili. Anche se C. cinereus è meno buono e profumato.
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Re: I FUNGHI DI DICEMBRE
Un altro funghetto piuttosto comune anche in questo periodo è Inocybe geophylla.
Nella specie tipo il cappello è bianco e questa caratteristica la differenzia agevolmente dalla sua varietà lilacina, in cui il cappello ha dei cromatismi lilla-voletti.
Ecco la foto di Inocybe geophylla var. lilacina. Sono specie tossiche per l’elevato contenuto di muscarina, responsabile di avvelenamenti di tipo neurotropico.
Si tratta di una specie minuta, che cresce sia sotto conifere che latifoglie. Ha un piccolo cappello di pochi cm di diametro, inizialmente conico poi convesso ma con un umbone piuttosto evidente. Le lamelle sono inizialmente biancastre e diventano brune a maturità.Nella specie tipo il cappello è bianco e questa caratteristica la differenzia agevolmente dalla sua varietà lilacina, in cui il cappello ha dei cromatismi lilla-voletti.
Ecco la foto di Inocybe geophylla var. lilacina. Sono specie tossiche per l’elevato contenuto di muscarina, responsabile di avvelenamenti di tipo neurotropico.
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Re: I FUNGHI DI DICEMBRE
Una specie interessante a diffusione mediterranea che cresce preferibilmente lungo i litorali sabbiosi è Scleroderma meridionale.
Si tratta di un gasteromicete spesso piuttosto robusto che cresce abbastanza profondamente infisso nel terreno per mezzo di uno pseudogambo robusto. Ha una gleba inizialmente compatta e di colore nero-violaceo che a maturazione diventa bruna ed infine pulverulenta. Il peridio è giallo oro e si apre in lacinie irregolari quando invecchia per poter liberare le spore, che vengono diffuse per agenti meccanici quali il vento o la pioggia. Tutti gli Scleroderma sono da considerare tossici e responsabili di avvelenamenti di natura gastrointestinale anche violenti. È importante verificare il fungo in sezione per evitare di confonderli con specie commestibili dei generi Lycoperdon, Calvatia o Bovista, che però hanno gleba bianca in gioventù.Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: I FUNGHI DI DICEMBRE
Per concludere ecco il Coprinus picaceus
Cresce in boschi misti ed è abbastanza comune.
Non è specie commestibile e si presume possa contenere coprina, una sostanza che se ingerita insieme ad alcolici è responsabile di avvelenamenti noti come sindrome coprinica. Tale avvelenamento provoca cefalea, tachicardia, nausea, ipotensione,e difficoltà respiratorie un mix di effetti noti come “effetto antabuse”. L’antabuse è un farmaco che viene utilizzato per la dissuasione al consumo di alcol negli alcolisti, ed i cui effetti durano diversi giorni, così come nel caso della coprina.
Detto questo vi saluto tutti con affetto e vi aspetto al prossimo mese…..

Si tratta di un Coprinus piuttosto “spilungone” , la sua altezza arriva infatti ad oltre 15 cm. Ha un cappello campanulato di colore massone scuro, fuligginoso , ricoperto di placche bianche facilmente asportabili, residuo del velo generale. La carne è praticamente assente ed infatti le lamelle, inizialmente bianco grigiastre poi nere, sembrano attaccate direttamente sulla cuticola. È un fungo deliquescente, come tutti i Coprinus a maturazione si “scioglie” in un liquido nerastro.Cresce in boschi misti ed è abbastanza comune.
Non è specie commestibile e si presume possa contenere coprina, una sostanza che se ingerita insieme ad alcolici è responsabile di avvelenamenti noti come sindrome coprinica. Tale avvelenamento provoca cefalea, tachicardia, nausea, ipotensione,e difficoltà respiratorie un mix di effetti noti come “effetto antabuse”. L’antabuse è un farmaco che viene utilizzato per la dissuasione al consumo di alcol negli alcolisti, ed i cui effetti durano diversi giorni, così come nel caso della coprina.
Detto questo vi saluto tutti con affetto e vi aspetto al prossimo mese…..




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Re: I FUNGHI DI DICEMBRE
salve a tutti
ed eccoci qua con l'anno che sta giungendo al termine ! Effettivamente, Novembre si è rivelato un ottimo mese per quanto riguarda la crescita dei funghi e se le temperature dovessero reggere, anche Dicembre potrebbe essere molto interessante...
come sempre, molte sono le specie già mostrate. Posterò una carrellata di specie diverse per dare un idea di quanto possa essere fruttuosa e varia la crescita dei funghi a Dicembre...
Tutte le immagini sono di Vincenzo !
inizio con Agaricus bitorquis
ed eccoci qua con l'anno che sta giungendo al termine ! Effettivamente, Novembre si è rivelato un ottimo mese per quanto riguarda la crescita dei funghi e se le temperature dovessero reggere, anche Dicembre potrebbe essere molto interessante...
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Re: I FUNGHI DI DICEMBRE
inizio con Agaricus bitorquis
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