Lactarius zugazae G. Moreno, Montoya, Bandala-Muñoz & Heykoop

[Queletia mirabilis]

Mi fa piacere condividere con gli amici di FeM la conoscenza di un lattario poco noto in Italia, il Lactarius zugazae.

La raccolta che presento è opera dell’amico Gabriele Cacialli (31/10/2019) e proviene dal parco di Villa Fabbricotti a Livorno, sotto leccio. La determinazione della specie è di Maria Teresa Basso, che ringrazio per avermi dato la possibilità di eseguire la foto.

1 - Lactarius zugazae_foto M. Bacci.JPG

[Queletia mirabilis]

Il protologo della specie è pubblicato sulla rivista del GEMA Micologia e Vegetazione Mediterranea XV (2): 91÷100 (2000) [2001], “Lactarius zugazae, una nuova specie per la Spagna”.

Etimologia del nome: dedicato al primo ritrovatore della specie, il micologo Dr. Álvaro Zugaza, presidente della Sociedad Micològica de Madrid.

La raccolta del typus di questa specie fu effettuata nell’autunno del 1999 da Gabriel Moreno in Spagna in località “Sierro” de Almaraz (Cáceres), che vi trovò più di cinquanta esemplari su terreno calcareo ricco di humus sotto Quercus ilex ssp. ballota, ma erano già 25 anni che questa entità veniva raccolta da Zugaza senza che venisse, per una serie di concause, studiata approfonditamente.

[Queletia mirabilis]

E’ un lattario dal portamento robusto (diametro del cappello fino a 10 cm), carnoso, sodo, con crescita anche fascicolata da 3 a 10 carpofori, dal colore-rossastro-vinoso e carne arrossante e mite, senza sapore acre, piccante o amaro. Lamelle da adnate a leggermente decorrenti. Con lamellule e pieghe irregolari più o meno anastomosate. Con toni giallastri in gioventù e poi rossicce e concolori al cappello a maturità. Gambo alto fino a 10 cm e 2,5 cm di diametro. Concolore al pileo. All’apice si forma un circolo con toni rosati, rosato-porpora. Base con colori rosso-fegato. Lattice acquoso o biancastro, poco abbondante, che vira al crema giallognolo poco intenso se isolato su carta o vetro. Ha un forte odore caratteristico che ricorda quello di Lactarius quietus (Fr. : Fr.) Fr. Le spore sono largamente ellittiche e reticolate. La carne diventa crema-verdastra se a contatto con KOH 10%.

Questa la diagnosi latina.

2 - L. zugazae - diagnosi latina 1.jpg

3 - L. zugazae - diagnosi latina 2.jpg

[Queletia mirabilis]

La specie più vicina è sicuramente L. quietus che differisce per il portamento più esile, la carne più pallida, rossastro-vinosa solamente alla base del gambo, cappello zonato e lattice da bianco a crema. Le spore hanno una ornamentazione crestato-subreticolata, con creste più alte rispetto a quelle di L. zugazae.

Inserisco una tavola tratta dal protologo dove è evidenziata la differenza dell’ornamentazione sporale fra L. zugazae e L. quietus.

4 - L. zugazae_spore (dal protologo).jpg

[Queletia mirabilis]

In diverse mostre micologiche spagnole è stato determinato come L. rubrocinctus Fr. probabilmente a causa dei colori porpora-vinacei che talvolta si ritrovano all’apice dello stipite, vicino all’inserzione delle lamelle. L. rubrocinctus ha comunque una subpellis epitelioide e una diversa ornamentazione sporale che tende ad essere zebroide.

L’habitat della specie è quello tipico di lecceta, su suolo ricco di humus, a matrice sabbiosa, sia acido che calcareo. E’ stato raccolto anche sotto sughera.

Il typus della specie è conservato nell’erbario dell’Università di Alcalà. Isotipi sono depositati nell’erbario privato del micologo francese Marcel Bon e in quello del Real Jardin Botànico de Madrid.

L. zugazae è tassonomicamente inserito nel sottogenere Russularia (Fr.) Kauffman, sezione Russularia (Fr.) per il suo pileo asciutto, la struttura della pileipellis, l’odore e il colore dei basidiomi e la presenza di macrocistidi.

Non risultano molti ritrovamenti certi per l’Italia.
Nell’ erbario del G.M. Saccardo di Treviso è conservata un exsiccata di una raccolta del 16/10/2011 ad opera di Livio Lorenzon, proveniente da Gonnosfanadiga/Sibari (VS).
Un’altra raccolta è data dalla Sardegna.

[Queletia mirabilis]

e una tavola di microscopia tratta dal protologo.

7 - L. zugazae_microscopia (dal protologo).jpg

[Queletia mirabilis]

Da ora in poi amici di FeM che frequentate le leccete, occhio ai Lactarius quietus: potrebbero essere degli zugazae.


a cura di M. Bacci, MMXIX

[Queletia mirabilis]

Dimenticavo:

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA CONSULTATA
MORENO G., HEYKOOP M., MONTOYA L. & BANDALA V.M. (2000) [2001] – “Lactarius zugazae, a new species from Spain”. Micologia e Vegetazione Mediterranea Vol. XV, n° 2: 91-100.
MORENO G. & HEYKOOP M. (2001) – “Adiciones a la micobiota de la Penìnsula Iberica: Lactarius zugazae, una nueva especie de las encinares ibericos”. Boletìn de la Sociedad Micologica Extremeña 2001: 23-26.
BASSO M.T. (2010) – “Il genere Lactarius. Specie descritte dopo il 1999, aggiornamento della monografia”. Bollettino AGMT (Associazione Gruppi Micologici Toscani) 3-2010: 24-29 “Atti del XXV Comitato Scientifico Regionale, Sillano (LU) 4-7/09/2008”.

http://www.fichasmicologicas.com/?micos ... L&art=1299
http://micoex.org/2016/09/17/lactarius-zugazae/
http://www.mycobank.org/name/Lactarius% ... e&Lang=Eng
http://www.gruppomicologicosaccardo.org ... gazae.html
http://www2.muse.it/russulales-news/tx_ ... ?index=549
http://www.pharmanatur.com/Mycologie/La ... ugazae.htm
http://www.plantasyhongos.es/herbarium/ ... ugazae.htm