Vincenzo ha scritto:Ho qualche dubbio sulla sinonimia.
Speriamo che passi Alessio a dirci la verità.
Enzo.

Vedo soltanto ora, nell'ordine l'Archivio dei lattari...spero che la risposta sia interessante per farmi perdonare del ritardo !
L. lacunarum è stato validato da Hora nel 1960 [Trans. Brit. Mycol. Soc. 43: 444]. Scrivo validato, perché iin realtà la combinazione
L. lacunarum era già stata presentata nel 1940 da Lange [Fl. agaric. danic. 5: iv (taxonomic consepctus)]: si trattava però di una combinazione non valida perché basata su una specie,
L. decipiens var.
lacunarum Romagnesi del 1938 [Bull. Soc. Mycol. France 54: 223], pubblicata senza diagnosi latina e quindi invalida ai sensi dell'Art. 36.1 ICBN. Se la materia nomenclaturale è complessa, altrettano non si può dire della materia tassonomica. La specie di Hora, coincidente ovviamente con quella di Romagnesi e Lange, può essere così brevemente caratterizzata:
Cappello 15-60 mm, inizialmente convesso, poi progressivamente disteso, fino a depresso nella parte centrale; rivestimento liscio, asciutto, di colore variabile da mattone a bruno arancio. Lamelle da adnate a decorrenti, mediamente spaziate, da carnicine a bruno arancio. Gambo 15-70 x 3-10 mm, cilindrico, liscio, arancio ocraceo, bruno arancio. Lattice bianco, generalmente immutabile a contatto con le lamelle, lentamente (fino a 15’ !) ingiallente se isolato si carta. Sapore da mite a leggermente acre; odor indistinto oppure leggero di scleroderma. Specie associata a latifoglie che predilige luoghi umidi; in ambiente medieterraneo presente sotto querce in zone soggette ad allagamenti.
La sinonimia con
L. decipiens Quélet è un errore di Index Fungorum...la specie queletiana è ben distinta per la colorazione rosata, da ocra rosato a bruno rosato, l'odore forte e distinto di pelargonio ed il lattice inizialmente sieroso, rapidamente ingiallente sia a contatto con la carne che isolato su carta o vetro.
