Pyrgi

[Masi]

Qualcuno nell' occasione nasconde tre lamine d' oro ritrovate poi dagli archeologi ripiegate sotto un blocco di tufo.
Sulle lamine è incisa un'iscrizione bilingue in Etrusco e Fenicio,con dedica alla Dea Uni-Astarte(LA Giunone dei Latini)
Una copia delle lamine è esposta nel piccolo museo della navigazione antica all'interno del castello.

[Masi]

A quanto pare le scardotesse di Astarte si dedicavano alla prostituzione sacra,una pratica diffusa in antichita',accumulando ricchezze nel santuario.
Una mentalita' davvero incomprensibile per noi moderni.
Comunque visto che il porto era tanto frequentato,chissa' quante ricchezze conteneva il tempio!!
Nella foto,resti di mura ciclopiche.

[Masi]

Per concludere,uno sguardo alle amate colline boscose,il Monte Tolfaccia che domina la valle del torrente Rio Fiume.
Sperando di non aver annoiati gli amici micologi e "fungaroli",un saluto a tutti.

[NonnoGiorgio]

Giorgio

[Gianca]

Bello e storico , topic da non perdere

Gianca

[Evely]

Grazie per aver condiviso con noi questo antico mondo.



Evely

[Paola R.]

Molto interessante davvero, il tuo post. Che fortuna avere vicino a casa tutti questi reperti archeologici, quasi ci si cammina sopra.
Grazie per aver condiviso questo sguardo nei secoli passati.
Paola

[miabamba]

molto interessante

[piigi]

l'italia è piena di bei posti, ma non li valorizza sempre bene
gianni

[fuscoruber]

Bellissimo reportage storico-naturalistico!

di cuore



Marco