La via Amerina presso Civita Castellana

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Bella passeggiata nel giorno della Befana.Mordendo un po' il freno perche' ancora sarei andato per funghi volentieri,ma subisco il veto familiare:basta co' sti fungacci!!
Con una giornata cosi' bella meglio lasciare i miei boschi oscuri e intricati per una campagna luminosa.
Al km 12.500 della Nepesina,verso Civita Castellana,un tratto dell' antica via Amerina è stata recuperata dal lavoro degli archeologi.
Lasciando l'auto,con una breve camminata si arriva al primo ponte,in blocchi di tufo a secco,ancora percorribile.

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Il ponte visto da sotto,e i primi "colombari" che conservavano le urne cinerarie.

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Ai lati della via,come usavano gli antichi all'ingresso delle citta',numerose sepolture,di epoca romana.
Il soffitto di una tomba mostra i resti delle decorazioni.

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Come ancora oggi sulle nostre strade si trovano ogni tanto delle edicolette con la Madonnina,gli antichi le facevano per i loro Dei protettori dei viandanti.
Questa oggi contiene le piante dei ciclamini.

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La strada fu costruita dai romani per controllare il territorio dei Falisci,conquistato con la sconfitta di Faleri Vetreres,l'odierna Civita Castellana,circa nel 241 a.C.
Con la costruzione della strada inoltre,con una tecnica classica della conquista romana,decretavano la morte economica dell'antica Faleri,costringendo gli abitanti a spostarsi nella pianura,in posizione molto meno difendibile,nel nuovo centro chiamato appuno Faleri Novi.
Decorazioni difficili da interpretare.
Si passa un altro fosso per un evidente sentiero,che aggira il ponte antico ormai crollato.

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Sicuramente anche dopo la conquista romana,le famiglie dei Falisci mantengono i loro usi antichi.Chi ha visto altre necropoli non ha dubbi nel riconoscere il sepolcro di una famiglia di origini etrusche.

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Particolari della decorazione.

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il tratto piu' suggestivo.

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Tombe scavate nel tufo

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L'interno di alcune tombe