Alberobello

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Messaggio da Valter » 02 apr 2010, 11:09

Siamo in primavera e si comincia a pensare a viaggiare.
Un itinerario da non mancare per chi si reca nella splendida Puglia.

Alberobello è un pittoresco centro agricolo e turistico formato in gran parte da trulli che gli conferiscono, oltre ad una vaga aria fiabesca, notevole interesse architettonico riconosciuto nel 1996 Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO.
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Messaggio da Valter » 02 apr 2010, 11:11

La città dei trulli, occupa un terreno ricco di rocce calcaree stratificate, che offrono il materiale di costruzione che rende unica non solo l'immagine della stessa Alberobello ma tutto il territorio prettamente limitrofo ad Alberobello.
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Messaggio da Valter » 02 apr 2010, 11:12

L'immagine del trullo, costruzione rurale senza tempo, è da sempre associata alla Puglia come una delle espressioni più tipiche della sua anima contadina.
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Messaggio da Valter » 02 apr 2010, 11:13

Presentandosi nelle province di Bari, Brindisi e Taranto, i trulli trovano la consacrazione assoluta e monumentale nella città di Alberobello.
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Messaggio da Valter » 02 apr 2010, 11:13

Nella sola Alberobello ci sono circa 1.500 trulli di vario tipo.
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Messaggio da Valter » 02 apr 2010, 11:15

Dal greco "tholos", il trullo è una costruzione a pianta centrale circolare o quadrata realizzato a secco. Alla sua sommità c'è una cupola a forma di cono realizzata in "chiancarelle", pietre calcaree posate anch'esse a secco in cerchi concentrici e bloccate all'apice da una pietra (serraglia) e da un pinnacolo.
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Messaggio da Valter » 02 apr 2010, 11:16

Spesso sui coni si ritrovano, tracciati con latte di calce, disegni sacri e profani, stelle, croci, mezzelune, simboli astrali.
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Messaggio da Valter » 02 apr 2010, 11:17

La diffusione del trullo nel territorio di Alberobello risale al XVII secolo, durante il dominio del conte di Conversano Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona, detto il "Guercio di Puglia", il quale mirava a sviluppare un feudo indipendente dalla Corte di Napoli senza chiedere l'autorizzazione al Re.
A questo scopo, oltre ad erigere nel 1635 una dimora per sé tutt'ora esistente ad Alberobello, fece trasferire un gruppo di coloni cui era concesso coltivare la terra e costruirsi un'abitazione, purché questa fosse realizzata a secco e non con calce.
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Messaggio da Valter » 02 apr 2010, 11:19

La tradizione vuole che, in occasione delle visite regie di verifica, il conte facesse abbattere nottetempo le casedde costruite a secco e sgomberare gli abitanti per ricostruirle con altrettanta velocità non appena il pericolo fosse cessato.
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Messaggio da Valter » 02 apr 2010, 11:20

Le stradine dei rioni Monti e Aia Piccola si diramano tra una moltitudine di trulli che esaltano lo splendore della semplicità.
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