Re: Uno dei 100 più comuni . Clitopilus prunulus (Scop.) P. Kumm.
Inviato: 26 lug 2022, 15:16
Da una nota sull'etimologia del binomio latino della specie registrata dall'accurato P. O'Reilly, sembra che qualcuno (in AMINT) fa risalire la scelta di Scopoli, quando attribuì questo specifico epiteto al fungo (per lui 1508. Agaricus Prunulus), anziché alla presunta associazione con alberi di prugni (in effetti Scopoli lo localizza in "Pineto") piuttosto a un refuso di stampa per un presunto inteso "pruinoso" -> pruinulus.
Per quanto Scopoli nella sua nomenclatura effettivamente sceglie molti aggettivi descrittivi come complemento di Agaricus, questa ipotesi mi sembra peregrina, più che altro perché nella sua diagnosi non accenna in alcun modo ad una qualche pruinosità, come sarebbe da aspettarsi, nel caso.
Mi chiedo se la sua scelta non fosse dipesa invece da un'altra sua tendenza, di eleggere come complemento di nomenclatura di una specie il suo vernacolare diffuso, se esiste, come fa p. es. nel caso del suo Agaricus gallinaccius. Certo, qui sarebbe un ricorso "di secondo grado", essendo questo fungo conosciuto (da secoli) invero come falso prugnolo, prugnolo bastardo o prugnolo d'estate, per sua somiglianza (di odore, colorito principale, e portamento, mas o menos) a quello vero, C. gambosa (questo sì da sempre osservato associato ai prugni & Co.). Domanda a chi conosce meglio il testo di Scopoli: vi compare il fungo di S. Giorgio? Lui come lo chiama? Essendo entrambe le altre due ipotesi piuttosto insoddisfacenti...
Voi che ne pensate: possibile che Scopoli intendesse... prunulaster (per così dire)?
Per quanto Scopoli nella sua nomenclatura effettivamente sceglie molti aggettivi descrittivi come complemento di Agaricus, questa ipotesi mi sembra peregrina, più che altro perché nella sua diagnosi non accenna in alcun modo ad una qualche pruinosità, come sarebbe da aspettarsi, nel caso.
Mi chiedo se la sua scelta non fosse dipesa invece da un'altra sua tendenza, di eleggere come complemento di nomenclatura di una specie il suo vernacolare diffuso, se esiste, come fa p. es. nel caso del suo Agaricus gallinaccius. Certo, qui sarebbe un ricorso "di secondo grado", essendo questo fungo conosciuto (da secoli) invero come falso prugnolo, prugnolo bastardo o prugnolo d'estate, per sua somiglianza (di odore, colorito principale, e portamento, mas o menos) a quello vero, C. gambosa (questo sì da sempre osservato associato ai prugni & Co.). Domanda a chi conosce meglio il testo di Scopoli: vi compare il fungo di S. Giorgio? Lui come lo chiama? Essendo entrambe le altre due ipotesi piuttosto insoddisfacenti...
Voi che ne pensate: possibile che Scopoli intendesse... prunulaster (per così dire)?