Parliamo della annosa questione delle mostre micologiche organizzate dai vari Gruppi.
La discussione è infinita: sull'opportunità o meno di mettere in mostra dei "cadaverini", se sia più utile l'azione divulgativa, o dannoso invogliare sempre più gente a invadere i nostri tanto amati boschi. Non è ancora chiaro se la Mostra, quella "bella" che si fa una volta all'anno, venga meglio come manifestazione a se stante (col rischio di avere 20 visitatori, in genere amici e parenti prossimi, in 3 giorni), oppure nell'ambito di una fiera paesana o di quartiere (e qui arriva un sacco di gente... alla quale peraltro dei funghi non frega una cippa), se debba essere una manifestazione gratuita, oppure a pagamento, con ricerca di sponsor e via dicendo.
Insomma, le mostre sono spesso causa di violenti litigi all'interno dei Gruppi micologici, perchè ciascuno ha un suo modo di vedere le cose.

Ma vorrei parlare qui di un particolare aspetto delle mostre micologiche.
Non so se succeda anche altrove, ma dalle nostre parti, fino a un po' di tempo fa, c'era da parte di qualcuno il terrore di metter fuori una specie in una mostra, senza la matematica certezza che il cartellino col nome corrispondesse alla specie in mostra.
Questo perché c'era qualche "illustre tuttologo" che si dilettava a visitare le varie mostre e a contestare certe determinazioni, dall'alto della sua grande sapienza.

Spesso questi "grandi scienziati" lo facevano in pubblico, davanti ai visitatori, e la cosa non era piacevole.

D'altro canto, certi "pionieri" della micologia dilettantistica, che hanno avuto il grande merito di fondare e far funzionare i gruppi micologici alcuni decenni or sono, non si sono mai adeguati alla nuova nomenclatura e spesso e molti di loro non hanno mai raggiunto livelli eccelsi nella determinazione dei funghi.
Ma come fai, quando uno si fà in quattro per tutto l'anno, correndo, spendendo del suo, organizzando e "dandoci della pelle" a dirgli: "lascia stare, che a determinare ci pensiamo noi perché tu non capisci niente"?

Quindi succedeva che qualche specie andasse a finire sui tavoli con un nome che non era propriamente il suo.
Molte specie non sono determinabili se non con l'ausilio del microscopio, ma il microscopio, si sa, durante la preparazione di una mostra micologica non si riesce a utilizzare facilmente, visti i tempi ristretti, la confusione che regna e la difficoltà di trovare spazi adeguati.
Abbiamo tentato diverse soluzioni, come ad es. il far determinare direttamente dagli "Esperti" ogni esemplare, prima di metterlo in mostra, o contrassegnare ogni cartellino con genere, specie, autori e firma del determinatore.
Tutto questo può andar benissimo in un Comitato Scientifico, dove ciascuno esamina non più di due o tre specie in qualche giornata di lavoro, ma in una mostra decisamente no, perchè richiede tempi biblici, ogni cartellino va riscritto ogni volta e, alla fine, vanno in mostra pochissimi esemplari... e ai visitatori la cosa non piace.

Succedeva anche che qualcuno dei "grandi esperti", nel dubbio, non mettesse in mostra certe specie, perchè "se arriva pinco pallino e me la contesta, ci faccio una figuraccia".
Noi da qualche anno abbiamo adottato una politica diversa.
In tre o quattro facciamo la determinazione "di massa", cioè di quegli esemplari facili, che si possono con buona probabilità assegare a una specie.
Quelli "più difficili" li accantoniamo.
Poi arrivano i due o tre più esperti micologi, fanno una revisione generale delle specie già determinate da noi "bassa manovalanza", quindi si occupano degli esemplari dubbi. Dove non arrivano neanche loro, mettono il cartellino "Genere sp.", e arrivederci e grazie.

Durante la mostra, se passa il "Grande Esperto" e ci contesta qualcosa, ne possiamo parlare, ma con calma e senza preconcetti.
La cosa generalmente finisce lì... ma devo dire che da qualche anno a questa parte difficilmente riceviamo critiche di questo tipo.
Se l'Esperto non è d'accordo, ce lo dice magari in un orecchio, oppure se lo tiene per sè, perché il rischio di prendersi un "vaffa..." è concreto.

Mi piacerebbe sapere: voi come vi comportate?

G.