Russula integra (L.) Fr. (1838)
Fu descritta nel 1753 da Carl Linnaeus come Agaricus integer, prima che Elias Magnus Fries la collocasse nel genere Russula nel 1838, dandogli il nome attuale.
Schaeffer, 1800 (Agaricus ruber)
Russula integra
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Russula integra
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Re: Russula integra
È la specie tipo della sottosezione Integrinae, che è una sottosezione della sezione Russulinae.
I membri della sottosezione sono per lo più specie robuste, con colori vari ma poco vivaci, da rossastro a porpora vinoso, da bronzeo a brunastro.
L'epiteto specifico latino “integra” significa intero e si riferisce al bordo del cappello che non è seghettato nei carpofori giovani.
Vittadini, 1835 (Agaricus ruber)
I membri della sottosezione sono per lo più specie robuste, con colori vari ma poco vivaci, da rossastro a porpora vinoso, da bronzeo a brunastro.
L'epiteto specifico latino “integra” significa intero e si riferisce al bordo del cappello che non è seghettato nei carpofori giovani.
Vittadini, 1835 (Agaricus ruber)
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Re: Russula integra
Ne sono state descritte diverse varietà che differiscono dalla forma tipica per dimensioni o colore del cappello, ma per la maggior parte sono state ricondotte alla specie tipo.
Sinonimi
Agaricus integer L. (1753)
Agaricus ruber Schaeff. (1774)
Krombholz, 1831 (Agaricus emeticus var. c + Agaricus emeticus var. b)
Sinonimi
Agaricus integer L. (1753)
Agaricus ruber Schaeff. (1774)
Krombholz, 1831 (Agaricus emeticus var. c + Agaricus emeticus var. b)
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Re: Russula integra
Non per quisquigliare, ma stuzzicato a capire come Linneo intendeva di preciso quel suo "integer", ho dato un occhio alle due fonti in cui lo usa. Il vocabolo compare per la prima volta nel suo Species plantarum del 1753, per ridescrivere un fungo che nella prima edizione della Flora suecica, nel 1745, aveva registrato, nella sezione "Pileo rubro", così:
1071. Agaricus caulescens, lamellis omnibus aequalibus, pileo plano-concavo purpureo, lamellis stipiteque albis e cioè: agarico con gambo, con lamelle tutte uguali, cappello viola piano-concavo, e lamelle e gambo bianchi.
Otto anni dopo lo ripensa, inserendolo in una sezione di “Stipitati, pileo orbiculato”, insieme a “Chantarellus”, un grigio “quinquepartitur”, e i vari “muscarinus”, “dentatus”, “deliciosus”, “lactifluus”, “piperatus”, “campestris”, "georgii" più tanti altri, con la seguente descrizione (incluso rimando esplicito al 1071 precedente):
3. Agaricus stipitatus, lamellis omnibus magnitudine aequalibus (integer) e cioè: agarico con gambo, con lamelle tutte di dimensioni uguali, “integer”.
È soltanto nella nuova edizione postuma, curata da Wahlenberg, della Flora suecica (1824-1826), che quell'epiteto riceve più contesto esplicativo: il fungo ora lo porta nel nome, e il vocabolo merita una sottosezione dedicata, cioè, come prima classe dei "Gymnopi: stipite semper nudo", tra i quali figurano ora gli:
*Integri (Russulae): lamellis et margine eximie integris et extensione subaequalibus (lamelle e margine perfettamente integri e subuguali in estensione)
con al secondo posto, dopo il “Cantharello” (ora “1875. Agaricus alutaceus”), finalmente l’esplicito
1876. Agaricus integer: lamellis subaequalibus candidis, pileo subdepresso margine demum sulcato rubro cioè agarico "integer" con lamelle bianche subuguali, e cappello depresso con margine solcato rosso all'estremità.
Tutto questo per dire che "integer" mi sembra forse più inteso per la compiutezza e regolarità delle lamelle nell'insieme, che non per uno specifico profilo del margine (che sia di gioventù o maturità) - o sto interpretando troppo/male (peraltro con scarsa competenza specifica in latino)?
Al di là di ciò, per corredo, un terzetto di belle tavole-ritratto dal solito Fabre:
Fabre, 1893 (R. integra)
Fabre, s.d. (R. integra)
Fabre, 1892 (R. integra)
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Re: Russula integra
Interessante disamina, in effetti la tua spiegazione mi convince un po’ di più di quella che ho riportato!progosk ha scritto: ↑14 apr 2023, 11:59Non per quisquigliare, ma stuzzicato a capire come Linneo intendeva di preciso quel suo "integer", ho dato un occhio alle due fonti in cui lo usa. Il vocabolo compare per la prima volta nel suo Species plantarum del 1753, per ridescrivere un fungo che nella prima edizione della Flora suecica, nel 1745, aveva registrato, nella sezione "Pileo rubro", così:
1071. Agaricus caulescens, lamellis omnibus aequalibus, pileo plano-concavo purpureo, lamellis stipiteque albis e cioè: agarico con gambo, con lamelle tutte uguali, cappello viola piano-concavo, e lamelle e gambo bianchi.
Otto anni dopo lo ripensa, inserendolo in una sezione di “Stipitati, pileo orbiculato”, insieme a “Chantarellus”, un grigio “quinquepartitur”, e i vari “muscarinus”, “dentatus”, “deliciosus”, “lactifluus”, “piperatus”, “campestris”, "georgii" più tanti altri, con la seguente descrizione (incluso rimando esplicito al 1071 precedente):
3. Agaricus stipitatus, lamellis omnibus magnitudine aequalibus (integer) e cioè: agarico con gambo, con lamelle tutte di dimensioni uguali, “integer”.
È soltanto nella nuova edizione postuma, curata da Wahlenberg, della Flora suecica (1824-1826), che quell'epiteto riceve più contesto esplicativo: il fungo ora lo porta nel nome, e il vocabolo merita una sottosezione dedicata, cioè, come prima classe dei "Gymnopi: stipite semper nudo", tra i quali figurano ora gli:
*Integri (Russulae): lamellis et margine eximie integris et extensione subaequalibus (lamelle e margine perfettamente integri e subuguali in estensione)
con al secondo posto, dopo il “Cantharello” (ora “1875. Agaricus alutaceus”), finalmente l’esplicito
1876. Agaricus integer: lamellis subaequalibus candidis, pileo subdepresso margine demum sulcato rubro cioè agarico "integer" con lamelle bianche subuguali, e cappello depresso con margine solcato rosso all'estremità.
Tutto questo per dire che "integer" mi sembra forse più inteso per la compiutezza e regolarità delle lamelle nell'insieme, che non per uno specifico profilo del margine (che sia di gioventù o maturità) - o sto interpretando troppo/male (peraltro con scarsa competenza specifica in latino)?
Al di là di ciò, per corredo, un terzetto di belle tavole-ritratto dal solito Fabre:
Fabre, 1893 (R. integra)
Fabre, s.d. (R. integra)
Fabre, 1892 (R. integra)
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