Xerocomus subtomentosus (L.) Quél. (1888)
Xerocomus subtomentosus fu descritto per la prima volta nel 1753 dal padre della tassonomia Carl Linnaeus come Boletus subtomentosus.
La data di inizio della tassonomia dei funghi era stata fissata al 1 gennaio 1821, in coincidenza con la data dei lavori del 'padre della micologia', il naturalista svedese Elias Magnus Fries, il che significava che il nome richiedeva l'approvazione di Fries (indicato nel nome con due punti) per essere considerato valido, in quanto il lavoro di Linneo era precedente a questa data. Quindi era scritto Boletus subtomentosus L.:Fr. Tuttavia, una revisione del 1987 del Codice internazionale di nomenclatura botanica ha fissato la data di inizio al 1 maggio 1753, la data di pubblicazione dell'opera fondamentale di Linneo, lo Species Plantarum.
Quindi il nome non richiede più la ratifica dell'autorità di Fries.
Il micologo francese Lucien Quélet ha classificato un certo numero di specie di Boletus nel genere Xerocomus, con Xerocomus subtomentosus come specie tipo. Il nome del genere deriva dal greco antico Xeros "secco" e kome "capelli" e si riferisce alla superficie vellutata del cappello.
Questa classificazione è stata contestata, con molti autoriti che non hanno riconosciuto il genere e hanno continuato a utilizzare il nome Boletus subtomentosus; tuttavia un’analisi genetica pubblicata nel 2013 ha confermato la distinzione di questa specie e dei suoi parenti stretti dal nucleo del genere Boletus sensu stricto.
Tavola 1 - Rostkovius, 1844 (Boletus eriophorus)
Xerocomus subtomentosus
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Xerocomus subtomentosus
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Re: Xerocomus subtomentosus
Tavola 2 - Rostkovius, 1844 (Boletus pannosus)
Entrambe le tavole sono state indicate da Quélet.
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Re: Xerocomus subtomentosus
Xerocomus subtomentosus e le specie geneticamente vicine, tra cui Phylloporus pelletieri, formano un clade noto informalmente come "Xerocomus Clade" all'interno di un gruppo più ampio, informalmente chiamato hypoboletus, nel sottordine Boletineae. Altri cladi all'interno del gruppo hypoboletus includono i cladi Aureoboletus e Hemileccinum, così come alcune specie tradizionalmente assegnate a Boletus sebbene non strettamente imparentate con Boletus edulis, e altre specie tradizionalmente assegnate a Boletellus, anche se non strettamente imparentate con la specie tipo, Boletellus ananas. Il clade contenente il gruppo hypoboletus ed il clade Royoungia è fratello del gruppo anaxoboletus, contenente i generi Tylopilus sensu stricto, Strobilomyces, Xanthoconium, Porphyrellus, Xerocomellus, Boletus sensu stricto, Imleria badia, alcune specie che richiedono nuovi nomi generici ed il gruppo leccinoide, comprendente i generi Leccinellum, Leccinum, Spongiforma e la specie Retiboletus griseus.
Poiché Xerocomus subtomentosus è la specie tipo del genere, esso e le specie strettamente imparentate sono rimaste Xerocomus, mentre altri ex Xerocomus sono ora collocati in generi diversi.
Il nome specifico subtomentosus viene dal latino, e significa “a pelo fine", in riferimento al cappello.
Sinonimi citati:
Boletus eriophorus Rostk. (1844)
Boletus pannosus Rostk. (1844)
Boletus subtomentosus L. (1753)
Poiché Xerocomus subtomentosus è la specie tipo del genere, esso e le specie strettamente imparentate sono rimaste Xerocomus, mentre altri ex Xerocomus sono ora collocati in generi diversi.
Il nome specifico subtomentosus viene dal latino, e significa “a pelo fine", in riferimento al cappello.
Sinonimi citati:
Boletus eriophorus Rostk. (1844)
Boletus pannosus Rostk. (1844)
Boletus subtomentosus L. (1753)