Leccinum versipelle (Fr. & Hök) Snell (1944)
Questa specie fu descritta nel 1835 da Fries e dal suo allievo Hök. Nel 1944 fu ricombinata nel genere Leccinum da Wally "Doc" Snell (all’anagrafe Walter Henry Snell), micologo americano, ex giocatore di baseball, con qualche presenza nella major league di baseball nei Boston Red Sox.
Questa specie era stata descritta anche Secretan nel 1833 come Boletus testaceoscaber, ed è stata chiamata così a lungo, ma come tutti i taxon dell’autore svizzero (che non seguiva le convenzioni tassonomiche comuni) è stato poi accantonato.
tutte le tavole seguenti sono tra quelle indicate da Snell
Peck, 1897
Michael, 1896 (come Boletus rufus)
tt
Bresadola, 1931 (come Boletus rufus)
Leccinum versipelle
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Leccinum versipelle
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Re: Leccinum versipelle
Clements, 1910
Sinonimi citati:
Boletus testaceoscaber Secr. (1833)
Boletus versipellis Fr. & Hök (1835)
Sinonimi citati:
Boletus testaceoscaber Secr. (1833)
Boletus versipellis Fr. & Hök (1835)
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Re: Leccinum versipelle
Pensare che la tavola di Potter (vedi qui https://www.funghiemicologia.com/phpBB3 ... 10#p672752) era coeva a quelle di Peck e Michael...


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Re: Leccinum versipelle
A parte il fattore iconografico di una tavola, bisognerebbe sapere quanto fosse conosciuta l’opera della Potter, e soprattutto se fosse stata parte di una raccolta organizzata. Altrimenti (soprattutto quando il mondo non era connesso come ora) era difficile per gli autori selezionare e citare tavole rare e/o note a pochissimi e non indicizzate, seppur iconograficamente ottime.progosk ha scritto: ↑29 dic 2020, 16:32Pensare che la tavola di Potter (vedi qui https://www.funghiemicologia.com/phpBB3 ... 10#p672752) era coeva a quelle di Peck e Michael...
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Re: Leccinum versipelle
No, claro, le sue tavole sono rimaste inedite fino al 1967, per cui nn potevano rientrare nel regesto di Snell. Lo trovo solo interessante di notare il riduzionismo/idealismo tendente del materiale visivo a cui il "massimo livello" di micologi si trovava a dover far ricorso...