HABITAT: X. persicolor è mediterraneo e cresce di preferenza in terreni calcarei, sotto Quercus e macchia mediterranea termofila, come i boschi da me frequentati e dove ho fatto tutti i ritrovamenti presentati
PILEO: cuticola piuttosto liscia o leggermente tomentosa, brunastra o rossastro-bruna, spesso screpolata; se contusa, la carne sottostante vira al verdastro scuro (foto # 10)
STIPITE: tendenzialmente liscio, nocciola chiaro, con apice giallastro e base leggermente ocra-rossastra
CARNE: di colore chiaro, giallo limone, giallo zolfo nella parte inferiore dello stipite che può essere anche nocciola-rossastro
NOMENCLATURA:
Come tanti altri funghi, anche questo ha avuto vari nomi. Ne cito solo alcuni, estratti da Index Fungorum
Xerocomus persicolor H. Engel, Klofac, H. Grünert & R. Grünert, in Engel, Dermek, Klofac, Ludwig & Brückner, Schmier- und Filzröhrlinge s.l. in Europa, Die Gattungen Boletellus, Boletinus, Phylloporus, Suillus, Xerocomus (Weidhausen b. Coburg): 175 (1996)
Boletus persicolor (H. Engel, Klofac, H. Grünert & R. Grünert) Assyov, Mycol. Balcanica 2(2): 80 (2005)
Rheubarbariboletus persicolor (H. Engel, Klofac, H. Grünert & R. Grünert) Vizzini, Simonini & Gelardi, in Vizzini, Index Fungorum 244: 1 (2015)
Xerocomellus persicolor (H. Engel, Klofac, H. Grünert & R. Grünert) F. Roqué, Boln Soc. Micol. Madrid 46: 81 (2022)
