Cortinarius elatior
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Cortinarius elatior
Cortinarius elatior Fr. (1838)
Questa specie fu descritta nel 1838 da Elias Magnus Fries nell’opera “Epicrisis Systematis Mycologici”.
Sinonimi
Cortinarius elatior f. griseolividus Reumaux (2000)
Cortinarius elatior f. ochraceoplicatus Bidaud (2000)
Cortinarius elatior f. trivialis Rob. Henry (1945)
Cortinarius elatior var. albipes Miyauchi (2000)
Cortinarius elatior var. microsporus Kawam. (1954)
Cortinarius elatior var. pallidifolius Peck (1902)
Gomphos elatior (Fr.) Kuntze (1891)
Myxacium elatius (Fr.) Wünsche (1877)
Tavola di Peck, 1900 (Cortinarius elatior var. pallidifolius)
Questa specie fu descritta nel 1838 da Elias Magnus Fries nell’opera “Epicrisis Systematis Mycologici”.
Sinonimi
Cortinarius elatior f. griseolividus Reumaux (2000)
Cortinarius elatior f. ochraceoplicatus Bidaud (2000)
Cortinarius elatior f. trivialis Rob. Henry (1945)
Cortinarius elatior var. albipes Miyauchi (2000)
Cortinarius elatior var. microsporus Kawam. (1954)
Cortinarius elatior var. pallidifolius Peck (1902)
Gomphos elatior (Fr.) Kuntze (1891)
Myxacium elatius (Fr.) Wünsche (1877)
Tavola di Peck, 1900 (Cortinarius elatior var. pallidifolius)
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Re: Cortinarius elatior
Eccolo dal vero.
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Re: Cortinarius elatior
Specie controversa, inserita in un gruppo abbastanza complesso, in cui ci sono divergenze di opinioni. Appena posso, condiviso un bel lavoro sulla sezione Defibulati fatto dagli spagnoli e pubblicato su JEC 2014, che ho letto da poco.
Alcuni studiosi non riconoscono qualche specie del gruppo (es. C. arvinaceus, pangloius), parlando di C. elatior come specie collettiva, in attesa di indagini molecolari (un cortinariologo mi aveva detto tempo fa che c'era difficoltà a reperire i typus, ma si stava lavorando ad una revisione della sezione).
C. elatior da alcuni viene posto in sinonimia con C. livido-ochraceus.
Io nelle mie zone trovo C.elatior s.l. sistematicamente privo di colorazioni violette (ho letto anche su FEM che non sarebbe il vero elatior, vedi B. Gasparini) e talvolta quasi con margine liscio, senza le tipiche grinzosità.
Allego un paio di foto

Alcuni studiosi non riconoscono qualche specie del gruppo (es. C. arvinaceus, pangloius), parlando di C. elatior come specie collettiva, in attesa di indagini molecolari (un cortinariologo mi aveva detto tempo fa che c'era difficoltà a reperire i typus, ma si stava lavorando ad una revisione della sezione).
C. elatior da alcuni viene posto in sinonimia con C. livido-ochraceus.
Io nelle mie zone trovo C.elatior s.l. sistematicamente privo di colorazioni violette (ho letto anche su FEM che non sarebbe il vero elatior, vedi B. Gasparini) e talvolta quasi con margine liscio, senza le tipiche grinzosità.
Allego un paio di foto

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Re: Cortinarius elatior

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Re: Cortinarius elatior
Come promesso, anche se con un po' di ritardo, allego parte del corposo studio sulla sezione Defibulati ad opera di alcuni cortinariologi spagnoli.
Inserisco solo le conclusioni, sia per risparmiarvi oltre 50 pagine in spagnolo, sia per questioni legate a possibili diritti; se qualcuno fosse interessato, può contattarmi in privato. Al di là delle conclusioni, ritenute valide o meno, credo che sia il lavoro più completo su questa sezione.
Devo dire che questo studio ha messo in dubbio le mie già poche certezze su alcune specie del gruppo: in sostanza, dimensioni del cappello, colore, grinzosità, sfumature violette sul gambo, sono ritenuti caratteri non costanti e poco utili ai fini determinativi. Così, ad esempio, possiamo trovare un C. elatior privo delle (solitamente) tipiche grinzosità, così come un C. mucifluoides col margine nettamente corrugato.
Sono distinte la Serie Elatior (in pratica con il solo C. elatior) e la Serie Mucifluus (con C. mucifluus, C. mucifluoides, C. stillatitius e una specie americana, C.vanduzerensis)
Tra le due serie riconosciute, i caratteri più utili ai fini determinativi a livello macroscopico sarebbero le lamelle corrugate o meno e la venosità, il tipo di velo del gambo (chiamato semivelo), fioccoso o meno; a livello microscopico poca importanza hanno l'esame di spore e cistidi, mentre sono ritenuti importanti la struttura della pileipellis e la misura delle ife terminali, con un indice chiamato IAE: Indice Articoli Epicutis, dato da: lunghezza media ife terminali + lunghezza media ife sottostanti/diametro medio ife terminali.
All'interno delle singole serie, assumono importanza, oltre all'ecologia, i volumi sporali.
In estrema sintesi: un gran casino!!
Inserisco solo le conclusioni, sia per risparmiarvi oltre 50 pagine in spagnolo, sia per questioni legate a possibili diritti; se qualcuno fosse interessato, può contattarmi in privato. Al di là delle conclusioni, ritenute valide o meno, credo che sia il lavoro più completo su questa sezione.
Devo dire che questo studio ha messo in dubbio le mie già poche certezze su alcune specie del gruppo: in sostanza, dimensioni del cappello, colore, grinzosità, sfumature violette sul gambo, sono ritenuti caratteri non costanti e poco utili ai fini determinativi. Così, ad esempio, possiamo trovare un C. elatior privo delle (solitamente) tipiche grinzosità, così come un C. mucifluoides col margine nettamente corrugato.
Sono distinte la Serie Elatior (in pratica con il solo C. elatior) e la Serie Mucifluus (con C. mucifluus, C. mucifluoides, C. stillatitius e una specie americana, C.vanduzerensis)
Tra le due serie riconosciute, i caratteri più utili ai fini determinativi a livello macroscopico sarebbero le lamelle corrugate o meno e la venosità, il tipo di velo del gambo (chiamato semivelo), fioccoso o meno; a livello microscopico poca importanza hanno l'esame di spore e cistidi, mentre sono ritenuti importanti la struttura della pileipellis e la misura delle ife terminali, con un indice chiamato IAE: Indice Articoli Epicutis, dato da: lunghezza media ife terminali + lunghezza media ife sottostanti/diametro medio ife terminali.
All'interno delle singole serie, assumono importanza, oltre all'ecologia, i volumi sporali.
In estrema sintesi: un gran casino!!
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Re: Cortinarius elatior
Bravi!
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Re: Cortinarius elatior
Un utile compendio Alex, molte grazie. 

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Re: Cortinarius elatior
Io ho già attintoalexlicc ha scritto: ↑29 lug 2024, 20:55Come promesso, anche se con un po' di ritardo, allego parte del corposo studio sulla sezione Defibulati ad opera di alcuni cortinariologi spagnoli.
Inserisco solo le conclusioni, sia per risparmiarvi oltre 50 pagine in spagnolo, sia per questioni legate a possibili diritti; se qualcuno fosse interessato, può contattarmi in privato. Al di là delle conclusioni, ritenute valide o meno, credo che sia il lavoro più completo su questa sezione.
Devo dire che questo studio ha messo in dubbio le mie già poche certezze su alcune specie del gruppo: in sostanza, dimensioni del cappello, colore, grinzosità, sfumature violette sul gambo, sono ritenuti caratteri non costanti e poco utili ai fini determinativi. Così, ad esempio, possiamo trovare un C. elatior privo delle (solitamente) tipiche grinzosità, così come un C. mucifluoides col margine nettamente corrugato.
Sono distinte la Serie Elatior (in pratica con il solo C. elatior) e la Serie Mucifluus (con C. mucifluus, C. mucifluoides, C. stillatitius e una specie americana, C.vanduzerensis)
Tra le due serie riconosciute, i caratteri più utili ai fini determinativi a livello macroscopico sarebbero le lamelle corrugate o meno e la venosità, il tipo di velo del gambo (chiamato semivelo), fioccoso o meno; a livello microscopico poca importanza hanno l'esame di spore e cistidi, mentre sono ritenuti importanti la struttura della pileipellis e la misura delle ife terminali, con un indice chiamato IAE: Indice Articoli Epicutis, dato da: lunghezza media ife terminali + lunghezza media ife sottostanti/diametro medio ife terminali.
All'interno delle singole serie, assumono importanza, oltre all'ecologia, i volumi sporali.
In estrema sintesi: un gran casino!!
