Qualche problemino di salute in famiglia purtroppo!
Volevamo andarci oggi, ma fa troppo troppo caldo. I posti richiedono 2 ore secche di autostrada/strada in andata auto. Idem ritorno. Al mattino tutto ok perché partiamo presto ma altrettanto presto torniamo per non trovarci nel grosso traffico (TIR, turisti, traffico pendolari). Ci becchiamo le temperature più alte. Siamo “gradicelli di età” ed un poco intimoriti dalle conseguenze climatiche in montagna, nonostante esperienze 25 anni di cacce micologiche.
Agordino e il Cadore nella scorsa settimana (proprio nelle aree papabili per noi) hanno avuto eventi meteorici improvvisi da non sottovalutare. Cadute di alberi come birilli Santo Stefano Cadore (come durante Vaja), frane in Val di Zoldo, frana detriti scarico dal Mojazza sul passo Duran. Abbiamo fatto una uscita a metà giugno in Agordino: 1 B. reticulatus, una manciata di Kuehneromyces mutabilis, 3/4 esemplari di Cantharellus cibarius, 1 Amanita vaginata: tutto secco per vento. Cantharellus assolutamente immaturi, puntini gialli - non i “giardinetti” gialli che ci si aspetta in questa stagione. Russole/Lactarius/Amanite/Cortinarius caperatus: 0 di 0. Almeno poter fare foto di altre specie: 0.
Ci si mette in più ottenimento dei permessi in Agordino: solo 2 gg di raccolta possibili in settimana piu domenica. Poi non si acquistano più nei bar, negozi, attività del luogo (aprono oltretutto tardi). Acquisto Solo esclusivamente sul sito della comunità montana, completando svariati moduli online (anche x il numero di scarpe ormai e quanti passi farai) per ricevere un pagopa (!!!). Per il Cadore va meglio: usiamo una nota app meno contorta. Spero nella prox settimana, un giorno infrasettimanale almeno. Amici ci confermano a fine giugno che in centro Cadore/Primiero (Tn) ci sono state buone infilatine di Boletus in quota e nutriti “giardinetti” di Cantharellus. Mi accontenterei di andare prox settimana, risolti gli impegni medici familiari. Report tardo, ma sicuro
