Cortinarius rubellus Cooke (1887)
Il naturalista britannico Mordecai Cubitt Cooke descrisse questa specie nel 1887 da materiale raccolto da un certo dottor Carlyle a Orton Moss vicino a Carlisle, Cumbria.
Tuttavia questo nome è stato usato raramente prima del 1980.
Cortinarius orellanoides fu descritto da Henry nel 1937 da esemplari che crescevano sotto felci e faggi in Francia, mentre Robert Kühner e Henri Romagnesi descrissero C. speciosissimus da esemplari cresciuti nel muschio tra mirtilli Vaccinium in foreste di pini e abeti rossi del Giura francese e svizzero.
Cortinarius rainierensis, descritto nel 1950 da Alex H. Smith e Daniel Elliot Stuntz da materiale raccolto nel Parco nazionale del Monte Rainier negli Stati Uniti, è considerato un altro sinonimo da alcuni autori.
Klaus Høiland ha esaminato il materiale di Cortinarius orellanoides e C. speciosissimus e ha trovato identici i carpofori e le spore.
L'unica differenza rilevata sarebbe la crescita di Cortinarius orellanoides sotto faggio e mentre quella di C. speciosissimus è sorto conifere, sebbene quest'ultima specie si stata trovata anche sotto faggio in Norvegia.
Concluse che il nome sarebbe dovuto essere Cortinarius orellanoides, poiché quello era il nome più antico.
Høiland e altri hanno notato che anche C. rubellus era probabilmente la stessa specie.
Tuttavia Bruno Gasparini ha messo in dubbio questa sinonimia, perché nella illustrazione originale di Cooke di Cortinarius rubellus, notò che le spore sono disegnate in modo non coerente con le descrizioni di C. orellanoides o C. speciosissimus.
Nel 2007 Gasparini ha proposto di conservare il nome Cortinarius speciosissimus rispetto agli altri nomi poiché la specie è stata conosciuta principalmente con questo nome tra il 1953 e il 1980, e ci sono stati alcuni dubbi su quali nomi fossero legittimi.
Sia Cortinarius rubellus che C. orellanoides mancano di un esemplare tipo ed esiste la possibilità che la descrizione di C. rubellus si possa applicare anche a Cortinarius morrisii.
Non c'è stato consenso su questa proposta.
Cortinarius rubellus è una delle specie altamente tossiche che compongono gli Orellani, una sezione del genere Cortinarius.
Sinonimi
Cortinarius orellanoides Rob. Henry (1937)
Cortinarius speciosissimus Kühner & Romagn. (1953)
Dermocybe orellanoides (Rob. Henry) M.M. Moser (1953)
Tavola di Cooke, 1886
Cortinarius rubellus
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Re: Cortinarius rubellus
La miniera dei Cortinarius è senza fondo! 

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Re: Cortinarius rubellus
Altro intrico da dipanare: con quell’umbone puntuto e le bande sul gambo concolori al cappello, lo avevo chiamato C. speciosissimus in origine, secondo gli insegnamenti.
Boschi di abete rosso, con qualche faggio
staremo in attesa…senza nominarlo invano
Boschi di abete rosso, con qualche faggio

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Re: Cortinarius rubellus
se, come fa indexfungorum, li consideri tutti sinonimi, rubellus ha la precedenza e non serve dipanareRaffaella13 ha scritto: ↑09 lug 2024, 16:27Altro intrico da dipanare: con quell’umbone puntuto e le bande sul gambo concolori al cappello, lo avevo chiamato C. speciosissimus in origine, secondo gli insegnamenti.
Boschi di abete rosso, con qualche faggiostaremo in attesa…senza nominarlo invano
se, come fa mycobank, li consideri specie separate la situazione si complica
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Re: Cortinarius rubellus
Ottimo suggerimento, grazie

mefi ha scritto: ↑09 lug 2024, 17:18se, come fa indexfungorum, li consideri tutti sinonimi, rubellus ha la precedenza e non serve dipanareRaffaella13 ha scritto: ↑09 lug 2024, 16:27Altro intrico da dipanare: con quell’umbone puntuto e le bande sul gambo concolori al cappello, lo avevo chiamato C. speciosissimus in origine, secondo gli insegnamenti.
Boschi di abete rosso, con qualche faggiostaremo in attesa…senza nominarlo invano
se, come fa mycobank, li consideri specie separate la situazione si complica![]()