Lactarius sanguifluus
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Lactarius sanguifluus
Lactarius sanguifluus (Paulet) Fr. (1838)
Fu descritto dal micologo francese Jean-Jacques Paulet come Hypophyllum sanguifluum nel 1793.
Il nome attuale gli fu datoda Elias Magnus Fries quando lo trasferì in Lactarius nella sua opera del 1838, Epicrisis Systematis Mycologici.
Nel 1891 Otto Kuntze lo chiamò Lactifluus, un genere che fino al 2010 è stato considerato sinonimo di Lactarius.
Poiché l'illustrazione della specie di Paulet del 1811 non rappresenta la morfologia tipica dei carpofori, Jorinde Nuytinck e Annemieke Verbeken hanno designato un epitipo nel 2005.
Giovanni Pacioni e Giorgio Lalli hanno descritto le forme roseus e vinosus dall'Italia nel 2003. Lactarius sanguifluus f. roseus presenta una colorazione del cappello grigiastro-biancastra, mentre Lactarius sanguifluus f. vinosus ha cappello meno chiaramente zonato, privo di sfumature verdi e lamelle con riflessi lilla-rosati.
Tuttavia, la forma vinosus, originariamente descritta da Lucien Quélet come Lactarius sanguifluus var. vinosus nel 1881, non sarebbe valida, perché il basionimo di Quélet è un sinonimo nomenclaturale illegittimo del taxon Agaricus deliciosus var. violaceus, nominato nel 1859 da Jean-Baptiste Barla.
Molti autori successivi non concordarono con la delimitazione di queste forme come taxa distinti, suggerendo che le alternanze nell'aspetto rappresentano normali variazioni morfologiche causate da differenze di età e fattori ambientali come i livelli di luce solare e umidità.
Alcuni autori invece considerano Lactarius vinosus come una varietà di Lactarius sanguifluus, secondo altri ancora le analisi morfologiche e molecolari suggerirebbero che siano specie separate.
Bresadola, 1906
Fu descritto dal micologo francese Jean-Jacques Paulet come Hypophyllum sanguifluum nel 1793.
Il nome attuale gli fu datoda Elias Magnus Fries quando lo trasferì in Lactarius nella sua opera del 1838, Epicrisis Systematis Mycologici.
Nel 1891 Otto Kuntze lo chiamò Lactifluus, un genere che fino al 2010 è stato considerato sinonimo di Lactarius.
Poiché l'illustrazione della specie di Paulet del 1811 non rappresenta la morfologia tipica dei carpofori, Jorinde Nuytinck e Annemieke Verbeken hanno designato un epitipo nel 2005.
Giovanni Pacioni e Giorgio Lalli hanno descritto le forme roseus e vinosus dall'Italia nel 2003. Lactarius sanguifluus f. roseus presenta una colorazione del cappello grigiastro-biancastra, mentre Lactarius sanguifluus f. vinosus ha cappello meno chiaramente zonato, privo di sfumature verdi e lamelle con riflessi lilla-rosati.
Tuttavia, la forma vinosus, originariamente descritta da Lucien Quélet come Lactarius sanguifluus var. vinosus nel 1881, non sarebbe valida, perché il basionimo di Quélet è un sinonimo nomenclaturale illegittimo del taxon Agaricus deliciosus var. violaceus, nominato nel 1859 da Jean-Baptiste Barla.
Molti autori successivi non concordarono con la delimitazione di queste forme come taxa distinti, suggerendo che le alternanze nell'aspetto rappresentano normali variazioni morfologiche causate da differenze di età e fattori ambientali come i livelli di luce solare e umidità.
Alcuni autori invece considerano Lactarius vinosus come una varietà di Lactarius sanguifluus, secondo altri ancora le analisi morfologiche e molecolari suggerirebbero che siano specie separate.
Bresadola, 1906
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Re: Lactarius sanguifluus
Lactarius sanguifluus è classificato nella sezione Dapetes del genere Lactarius.
Questa sezione, che comprende anche altre specie più o meno popolari, come Lactarius deliciosus e Lactarius deterrimus, è caratterizzata da funghi con lattice arancione o rosso, che spesso si colorano di verdastro sulla carne e sulle lamelle e cappello sovente.
L'epiteto specifico sanguifluus deriva dalle parole latine “sanguis”, sangue, e “fluus”, che scorre.
Sinonimi
Agaricus deliciosus var. violaceus Barla (1859)
Hypophyllum sanguifluum Paulet (1793)
Lactarius sanguifluus f. roseus Lalli & Pacioni (2003)
Lactarius sanguifluus f. vinosus (Quél.) Lalli & Pacioni (2003)
Lactarius sanguifluus var. vinosus Quél. (1881)
Lactarius vinosus (Quél.) Bataille (1908)
Lactarius vinosus Maire, Dumée & L. Lutz (1903)
Lactifluus sanguifluus (Paulet) Kuntze (1891)
Léveillé & Paulet, 1855 (Hypophyllum sanguifluum)
Questa sezione, che comprende anche altre specie più o meno popolari, come Lactarius deliciosus e Lactarius deterrimus, è caratterizzata da funghi con lattice arancione o rosso, che spesso si colorano di verdastro sulla carne e sulle lamelle e cappello sovente.
L'epiteto specifico sanguifluus deriva dalle parole latine “sanguis”, sangue, e “fluus”, che scorre.
Sinonimi
Agaricus deliciosus var. violaceus Barla (1859)
Hypophyllum sanguifluum Paulet (1793)
Lactarius sanguifluus f. roseus Lalli & Pacioni (2003)
Lactarius sanguifluus f. vinosus (Quél.) Lalli & Pacioni (2003)
Lactarius sanguifluus var. vinosus Quél. (1881)
Lactarius vinosus (Quél.) Bataille (1908)
Lactarius vinosus Maire, Dumée & L. Lutz (1903)
Lactifluus sanguifluus (Paulet) Kuntze (1891)
Léveillé & Paulet, 1855 (Hypophyllum sanguifluum)
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Re: Lactarius sanguifluus

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Re: Lactarius sanguifluus
Sempre molto interessanti le tue schede e relative tavole!


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Re: Lactarius sanguifluus
Aggiungo una vecchia foto (e si vede) di un Lactarius sanguifluus troivato un secolo fa fra l'erba, sotto Pinus pinea. Piangeva sangue subito dopo il taglio.


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Re: Lactarius sanguifluus

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Re: Lactarius sanguifluus
Ne ho visti a migliaia di questi lattari e non ho dubbi che siano diversi fra loro il sanguifluus ed il vinosus. Non so se sia giusto o meno considerarle due specie distinte ma le differenze morfologiche (e anche di sapore e di habitat) ci sono tutte, malgrado vi sia anche una scala di caratteristiche intermedie fra le due entità che si intersecano fra loro.
Re: Lactarius sanguifluus
come descriveresti i due estremi opposti? Non avendo mai incontrato nessuna delle due tipologie (se non nel mio meandro vernacolare dell'altro giorno)... m'intriga(no).Queletia mirabilis ha scritto: ↑06 lug 2023, 18:42le differenze morfologiche (e anche di sapore e di habitat) ci sono tutte