Lactifluus piperatus
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Lactifluus piperatus
Lactifluus piperatus (L.) Roussel (1806)
È una delle specie nominate da Linnaeus, che la descrisse ufficialmente nel secondo volume del suo Species Plantarum del 1753 come Agaricus piperatus, con l'epiteto specifico derivante dall'aggettivo latino “piperatus” che significa "pepato".
Per molti anni il naturalista tirolese Giovanni Antonio Scopoli è stato considerato l'autore della prima descrizione. Successivamente una revisione del Codice internazionale di nomenclatura botanica nel 1987 ha modificato le regole riguardanti la data e l’opera di inizio per i nomi dei funghi.
In precedenza la data di inizio era stata fissata al 1 gennaio 1821, data dell’opera del “padre della micologia”, il naturalista svedese Elias Magnus Fries, ma ora i nomi possono essere considerati validi fin dal 1 maggio 1753, data di pubblicazione dell'opera fondamentale di Linnaeus.
Lactifluus piperatus era la specie tipo originale del genere Lactarius.
Tuttavia, dopo la scoperta che il vecchio concetto di Lactarius comprendeva in realtà più di un genere, la specie Lactarius torminosus è stata conservata come tipo per quel genere.
Pertanto Lactifluus piperatus è ora la specie tipo di Lactifluus, genere che è stato separato da Lactarius e comprende principalmente lattari tropicali, ma anche alcune specie della zona temperata settentrionale.
La ricerca filogenetica ha mostrato che Lactifluus glaucescens, a volte considerato solo una varietà di L. piperatus, è una specie europea distinta.
Inoltre, per il gruppo intorno a Lactifluus piperatus è stata dimostrata l'esistenza di almeno dieci linee genetiche in tutto il mondo, senza sovrapposizioni tra i continenti, suggerendo che le popolazioni del Nord America siano in realtà specie distinte.
Sinonimi
Agaricus piperatus L. (1753)
Agaricus piperatus Scop. (1772)
Lactarius piperatus (L.) Pers. (1797)
Tavola di Bulliard, 1785 (Agaricus lactifluus acris)
È una delle specie nominate da Linnaeus, che la descrisse ufficialmente nel secondo volume del suo Species Plantarum del 1753 come Agaricus piperatus, con l'epiteto specifico derivante dall'aggettivo latino “piperatus” che significa "pepato".
Per molti anni il naturalista tirolese Giovanni Antonio Scopoli è stato considerato l'autore della prima descrizione. Successivamente una revisione del Codice internazionale di nomenclatura botanica nel 1987 ha modificato le regole riguardanti la data e l’opera di inizio per i nomi dei funghi.
In precedenza la data di inizio era stata fissata al 1 gennaio 1821, data dell’opera del “padre della micologia”, il naturalista svedese Elias Magnus Fries, ma ora i nomi possono essere considerati validi fin dal 1 maggio 1753, data di pubblicazione dell'opera fondamentale di Linnaeus.
Lactifluus piperatus era la specie tipo originale del genere Lactarius.
Tuttavia, dopo la scoperta che il vecchio concetto di Lactarius comprendeva in realtà più di un genere, la specie Lactarius torminosus è stata conservata come tipo per quel genere.
Pertanto Lactifluus piperatus è ora la specie tipo di Lactifluus, genere che è stato separato da Lactarius e comprende principalmente lattari tropicali, ma anche alcune specie della zona temperata settentrionale.
La ricerca filogenetica ha mostrato che Lactifluus glaucescens, a volte considerato solo una varietà di L. piperatus, è una specie europea distinta.
Inoltre, per il gruppo intorno a Lactifluus piperatus è stata dimostrata l'esistenza di almeno dieci linee genetiche in tutto il mondo, senza sovrapposizioni tra i continenti, suggerendo che le popolazioni del Nord America siano in realtà specie distinte.
Sinonimi
Agaricus piperatus L. (1753)
Agaricus piperatus Scop. (1772)
Lactarius piperatus (L.) Pers. (1797)
Tavola di Bulliard, 1785 (Agaricus lactifluus acris)
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Re: Lactifluus piperatus
Grazie Andrea, molto interessante!
Se ho capito bene, la differenza tra i due generi è solo genetica, in quanto Lactarius si è rivelato essere polifiletico?
In pratica, non esistono evidenze micro/macroscopiche che ci consentono di differenziare i 2 generi...
Correggetemi se sbaglio, o se uso impropriamente alcuni termini; ancora non mi sono addentrato in questo campo

Se ho capito bene, la differenza tra i due generi è solo genetica, in quanto Lactarius si è rivelato essere polifiletico?
In pratica, non esistono evidenze micro/macroscopiche che ci consentono di differenziare i 2 generi...
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Re: Lactifluus piperatus
Praticamente sì, ci sono alcune differenze micro ma non del tutto costantialexlicc ha scritto: ↑28 giu 2023, 08:20Grazie Andrea, molto interessante!
Se ho capito bene, la differenza tra i due generi è solo genetica, in quanto Lactarius si è rivelato essere polifiletico?
In pratica, non esistono evidenze micro/macroscopiche che ci consentono di differenziare i 2 generi...
Correggetemi se sbaglio, o se uso impropriamente alcuni termini; ancora non mi sono addentrato in questo campo![]()
![]()
- • Thick-walled elements in the pileipellis and stipitipellis, as well as lamprocystidia, are general in the genus Lactifluus and very rarely observed in the genus Lactarius.
• A hymenophoral trama composed of sphaerocytes (as in the genus Russula) is common in the genus Lactifluus but hardly observed in Lactarius.
• Pleurotoid species are so far only known in the genus Lactifluus.
• Angiocarpic species are so far only known in the genus Lactarius and originated at least three times in this group, spread over three subgenera (Piperites, Russularia, Plinthogalus).
comunque visto l’interesse di seguito lascio un po’ di bibliografia
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Re: Lactifluus piperatus

Buyck B, Hofstetter V, Eberhardt U, Verbeken A, Kauff F (2008). "Walking the thin line between Russula and Lactarius: the dilemma of Russula sect. Ochricompactae". Fungal Diversity. 28: 15–40
https://www.fungaldiversity.org/fdp/sfdp/28-2.pdf
Buyck B, Hofstetter V, Verbeken A, Walleyn R (2010). "Proposal to conserve Lactarius nom. cons. (Basidiomycota) with conserved type". Taxon. 59: 447–453
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/tax.591031
Barrie F. (2011). "Report of the General Committee: 11". Taxon. 60 (4): 1211–1214
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/tax.604026
Norvell LL. (2011). "Report of the Nomenclature Committee for Fungi: 16". Taxon. 60: 223–226
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/tax.601023
Verbeken A, Nuytinck J (2013). "Not every milkcap is a Lactarius". Scripta Botanica Belgica. 51: 162–168
http://fungi.fr/Html/VerbekenNuytinckLactarius.pdf
Verbeken A, Nuytinck J, Buyck B (2012). "New combinations in Lactifluus. 1. L. subgenera Edules, Lactariopsis, and Russulopsis". Mycotaxon. 118: 447–453
https://www.ingentaconnect.com/content/ ... 1/art00051
Stubbe D, Wang XH, Verbeken A (2012). "New combinations in Lactifluus. 2. L. subg. Gerardii". Mycotaxon. 119: 483–485
https://www.ingentaconnect.com/content/ ... ic-live-02
Verbeken A, Van de Putte K, De Crop E (2012). "New combinations in Lactifluus. 3. L. subgenera Lactifluus and Piperati". Mycotaxon. 120: 443–450
https://www.ingentaconnect.com/content/ ... 1/art00053
De Crop, E.; Nuytinck, J.; Van de Putte, K.; Wisitrassameewong, K.; Hackel, J.; Stubbe, D.; Hyde, K.D.; Roy, M.; Halling, R.E.; Moreau, P.-A.; Eberhardt, U.; Verbeken, A. (2017). "A multi-gene phylogeny of Lactifluus (Basidiomycota, Russulales) translated into a new infrageneric classification of the genus". Persoonia. 38 (1): 58–80
https://www.ingentaconnect.com/content/ ... 1/art00004
Re: Lactifluus piperatus

m'hai suggerito il perfetto titolo per un saggio sulla quæstio del nome del finferlo: “Not every prévat is a Pfifferling...”

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Re: Lactifluus piperatus
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Re: Lactifluus piperatus
Come al solito, visto che Andrea mi sopporta, inserisco foto dal vero per confronto. 

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