Lactarius torminosus
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Lactarius torminosus
Lactarius torminosus (Schaeff.) Pers. (1797)
Il naturalista tedesco Jacob Christian Schäffer descrisse la specie, inserendola nel genere Agaricus, nel 1774.
Otto Kuntze scelse di collocare la specie in Lactifluus, mentre Paul Kummer ritenne che il genere Galorrheus ne fosse la collocazione appropriata. Fino alla recente resurrezione di Lactifluus, entrambi i generi sono stati a lungo considerati segregati non necessari di Lactarius.
L'epiteto specifico torminosus significa "che tormenta" o "che provoca coliche", in riferimento al disagio gastrointestinale associato al consumo del fungo crudo.
Secondo la classificazione del genere Lactarius di Hesler e Smith del 1979, Lactarius torminosus appartiene al sottogenere Piperites, sezione Piperites, di cui è la specie tipo, sottosezione Piperites.
Le specie in questa sottosezione sono caratterizzate dall'avere lattice bianco immutabile.
Un'analisi filogenetica del 2004 delle specie di Lactarius europee ha concluso che L. torminosus rientra in un gruppo che include L. torminosulus e che queste due specie sono strettamente correlate a un gruppo che include L. tesquorum, L. scoticus e L. pubescens.
Schaeffer, 1800 (Agaricus torminosus)
Il naturalista tedesco Jacob Christian Schäffer descrisse la specie, inserendola nel genere Agaricus, nel 1774.
Otto Kuntze scelse di collocare la specie in Lactifluus, mentre Paul Kummer ritenne che il genere Galorrheus ne fosse la collocazione appropriata. Fino alla recente resurrezione di Lactifluus, entrambi i generi sono stati a lungo considerati segregati non necessari di Lactarius.
L'epiteto specifico torminosus significa "che tormenta" o "che provoca coliche", in riferimento al disagio gastrointestinale associato al consumo del fungo crudo.
Secondo la classificazione del genere Lactarius di Hesler e Smith del 1979, Lactarius torminosus appartiene al sottogenere Piperites, sezione Piperites, di cui è la specie tipo, sottosezione Piperites.
Le specie in questa sottosezione sono caratterizzate dall'avere lattice bianco immutabile.
Un'analisi filogenetica del 2004 delle specie di Lactarius europee ha concluso che L. torminosus rientra in un gruppo che include L. torminosulus e che queste due specie sono strettamente correlate a un gruppo che include L. tesquorum, L. scoticus e L. pubescens.
Schaeffer, 1800 (Agaricus torminosus)
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Re: Lactarius torminosus
Un'analisi molecolare multigenica pubblicata nel 2008 ha dimostrato che le specie allora distribuite nei generi Lactarius e Russula consistevano in realtà in quattro linee di discendenza distinte.
La successiva riorganizzazione delle specie Russulaceae, un cambiamento tassonomico necessario per rendere Russula e Lactarius monofiletici, ha richiesto la definizione di una nuova specie tipo per Lactarius, poiché il tipo precedente, Lactarius piperatus, apparteneva al clade che è stato trasferito nel genere Lactifluus.
La proposta di conservare Lactarius con L. torminosus come tipo è stata accettata dal Comitato per la nomenclatura dei funghi e approvata al Congresso botanico internazionale del 2011.
Questo cambiamento di tipo ha ridotto al minimo il “disturbo tassonomico", consentendo alla maggior parte delle specie comuni e ben note di Lactarius di mantenere i propri nomi.
Sinonimi
Agaricus torminosus Schaeff. (1774)
Galorrheus torminosus (Schaeff.) P. Kumm. (1871)
Lactarius torminosus var. sublateritius Kühner & Romagn. (1954)
Lactifluus torminosus (Schaeff.) Kuntze (1891)
Bulliard, 1792 (Agaricus necator)
La successiva riorganizzazione delle specie Russulaceae, un cambiamento tassonomico necessario per rendere Russula e Lactarius monofiletici, ha richiesto la definizione di una nuova specie tipo per Lactarius, poiché il tipo precedente, Lactarius piperatus, apparteneva al clade che è stato trasferito nel genere Lactifluus.
La proposta di conservare Lactarius con L. torminosus come tipo è stata accettata dal Comitato per la nomenclatura dei funghi e approvata al Congresso botanico internazionale del 2011.
Questo cambiamento di tipo ha ridotto al minimo il “disturbo tassonomico", consentendo alla maggior parte delle specie comuni e ben note di Lactarius di mantenere i propri nomi.
Sinonimi
Agaricus torminosus Schaeff. (1774)
Galorrheus torminosus (Schaeff.) P. Kumm. (1871)
Lactarius torminosus var. sublateritius Kühner & Romagn. (1954)
Lactifluus torminosus (Schaeff.) Kuntze (1891)
Bulliard, 1792 (Agaricus necator)
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Re: Lactarius torminosus
Schaeffer, quando ne riporta gli effetti gastrici "diarrhoeas cum torminibus excitans" e le eleva a nome di battesimo, non li associa però al consumo da crudo.
Curioso suo sbilanciamento valutativo, cmq, soprattutto considerando che i "volnushki" (L. torminosus e L. pubescens) sono tradizionalmente tra i funghi preferiti in assoluto dalle popolazioni solo poco più a est dalla sua Bavaria, sempre accuratamente brinati prima dell'uso culinario, certo. La mancanza della ricetta giusta, per così dire, ha fatto sì che questa specie si porta al collo una condanna ancor'oggi presa in maniera pregiudiziale... (Avevo già scritto della tradizione un po' rimossa relativa alla sua stretta parente qui.)
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Re: Lactarius torminosus
Nei gruppi di micologia su Facebook è abbastanza noto un chimico italiano che vive in Russia e, appassionato di tosdicologia/commestibilità dei funghi, sperimenta molti funghi della tradizione russa.progosk ha scritto: ↑21 mag 2023, 23:23Schaeffer, quando ne riporta gli effetti gastrici "diarrhoeas cum torminibus excitans" e le eleva a nome di battesimo, non li associa però al consumo da crudo.
Curioso suo sbilanciamento valutativo, cmq, soprattutto considerando che i "volnushki" (L. torminosus e L. pubescens) sono tradizionalmente tra i funghi preferiti in assoluto dalle popolazioni solo poco più a est dalla sua Bavaria, sempre accuratamente brinati prima dell'uso culinario, certo. La mancanza della ricetta giusta, per così dire, ha fatto sì che questa specie si porta al collo una condanna ancor'oggi presa in maniera pregiudiziale... (Avevo già scritto della tradizione un po' rimossa relativa alla sua stretta parente qui.)
Riguardo a torminosus dice che non è la cottura a fare la differenza ma la macerazione, con macerazione è commestibile, senza macerazione …vedi allegato
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Re: Lactarius torminosus
esatto, sono stato impreciso a dire brinato, è la fermentazione che a Schaeffer mancava (curioso perché il Sauerkraut lo si faceva anche allora proprio così). Rimane inopportuna, trovo, una nomenclatura che si stila come preventiva/normativa, e ce ne sono altri casi stridenti, come quel T. nauseosum che svaluta quanto altri esaltano come eccelso.
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Re: Lactarius torminosus
Avendo provocato coliche a chi lo aveva scambiato per deliciosus io non ci vedo tutta sta inopportunità. Ci sono nomi ben più “impropri” di questo.progosk ha scritto: ↑22 mag 2023, 06:25esatto, sono stato impreciso a dire brinato, è la fermentazione che a Schaeffer mancava (curioso perché il Sauerkraut lo si faceva anche allora proprio così). Rimane inopportuna, trovo, una nomenclatura che si stila come preventiva/normativa, e ce ne sono altri casi stridenti, come quel T. nauseosum che svaluta quanto altri esaltano come eccelso.
Ps poi fra la Baviera e la Russia ballano circa 2000km e nel 1774 non si scambiavano consigli culinari su internet…
Re: Lactarius torminosus
per non scambiare un lanoso per un deliciosus nn occorre certo un nome scientifico...
claro, ma le fermentazioni come processo erano ben conosciute per ogni sorta di alimento. non ho ancora testimonianze storiche precise riguardo all'applicazione ai funghi nel contesto tedesco, per cui rimane punto specifico aperto. Ma al di là di ciò, mi sembra sempre opportuno aggiornare le conoscenze, ricordandoci che certe osservazioni che potevano sembrare oggettive, senza contestualizzazione rischiano di finire come dogmatismi. La scienza è, dopotutto, un processo, non un costrutto immutabile :-)
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Re: Lactarius torminosus
Non capisco però il punto qual è:progosk ha scritto: ↑22 mag 2023, 10:19per non scambiare un lanoso per un deliciosus nn occorre certo un nome scientifico...
claro, ma le fermentazioni come processo erano ben conosciute per ogni sorta di alimento. non ho ancora testimonianze storiche precise riguardo all'applicazione ai funghi nel contesto tedesco, per cui rimane punto specifico aperto. Ma al di là di ciò, mi sembra sempre opportuno aggiornare le conoscenze, ricordandoci che certe osservazioni che potevano sembrare oggettive, senza contestualizzazione rischiano di finire come dogmatismi. La scienza è, dopotutto, un processo, non un costrutto immutabile :-)
ai tempi lo Schaeffer, per le sue conoscenze, ne aveva ben motivo di chiamarlo “torminosus” e il nome quello resta, stessa cosa per Gyromitra esculenta che forse così esculenta non è ma il nome resta quello… i nomi scientifici non sono soggetti a revisione che non sia motivata da motivi tassonomici
Re: Lactarius torminosus
Il punto è doppio: 1. il significato di un epiteto più è storico, più necessita contestualizzazione (fino alla letterale smentita) a corredo, e 2. la pratica nomenclaturale futura dovrebbe prendere ad insegnamento gli errori di metodo passati. L. torminosus (che tra l'altro si trova ora ad essere elevato da specie invisa a tipo dell'intero genere :-D ) può servire d'esempio di un malinteso circa il ruolo corretto del nomenclatore - almeno, al mio vedere ;-)mefi ha scritto: ↑22 mag 2023, 10:45Non capisco però il punto qual è:
ai tempi lo Schaeffer, per le sue conoscenze, ne aveva ben motivo di chiamarlo “torminosus” e il nome quello resta, stessa cosa per Gyromitra esculenta che forse così esculenta non è ma il nome resta quello… i nomi scientifici non sono soggetti a revisione che non sia motivata da motivi tassonomici