Craterellus cornucopioides
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Craterellus cornucopioides
Craterellus cornucopioides (L.) Pers. (1825)
Fu inizialmente descritto dal botanico svedese Carl Linnaeus come Peziza cornucopioides nel 1753.
Il micologo tedesco Christiaan Hendrik Persoon lo ha inserito nel genere attuale nel 1825.
Persoon, 1825
Fu inizialmente descritto dal botanico svedese Carl Linnaeus come Peziza cornucopioides nel 1753.
Il micologo tedesco Christiaan Hendrik Persoon lo ha inserito nel genere attuale nel 1825.
Persoon, 1825
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Re: Craterellus cornucopioides
Sinonimi
Helvella cornucopiae Schaeff. (1774)
Merulius cornucopioides (L.) With. (1792)
Peziza cornucopioides L. (1753)
Nees, 1816 (Merulius cornucopioides)
Helvella cornucopiae Schaeff. (1774)
Merulius cornucopioides (L.) With. (1792)
Peziza cornucopioides L. (1753)
Nees, 1816 (Merulius cornucopioides)
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Re: Craterellus cornucopioides
Schaeffer, 1800 (Helvella cornucopiae)
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Re: Craterellus cornucopioides
Sowerby, 1797 (Peziza cornucopioides)
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Re: Craterellus cornucopioides
per quanto riguarda sinonimi e tavole precedenti a Linneo, ve ne riporto quelli che mi risultano.
Cesi, 1623 (Tubi fungi)

Ray, 1696 (Peziza tubae Fallopianae aemula)
Breyne, s.d. (ante-Micheli, il quale lo cita) (Fungoides tubae acusticae forma)
Vaillant, 1727 (Fungoides nigricans, majus, cornucopiae forma, Fig. 2, 3.)

Micheli, 1729 (Fungoidaster cespitosus, "trombetta di morto", Fig. 6); è anche la prima registrazione agli atti, nel vernacolare che Micheli riporta, dell'associazione della specie con morto/morte/morti.

Cesi, 1623 (Tubi fungi)

Ray, 1696 (Peziza tubae Fallopianae aemula)
Breyne, s.d. (ante-Micheli, il quale lo cita) (Fungoides tubae acusticae forma)
Vaillant, 1727 (Fungoides nigricans, majus, cornucopiae forma, Fig. 2, 3.)
Micheli, 1729 (Fungoidaster cespitosus, "trombetta di morto", Fig. 6); è anche la prima registrazione agli atti, nel vernacolare che Micheli riporta, dell'associazione della specie con morto/morte/morti.
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Re: Craterellus cornucopioides
Un
a entrambi. Che belle tavole!

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Re: Craterellus cornucopioides

gli stessi, ma riescono a stupire. Tecniche e “artisti” diversi, in epoche diverse portano a risultati singolari. Chapeau a chi ci propone queste meraviglie
Re: Craterellus cornucopioides
la cosa che più m'intriga del divenire del nome (ufficiale/scientifico) della specie, è la scelta a cosa paragonarla, ricostruire com'è variata nel tempo, e... perché?
Quando Cesi scrive "tubi" forse sono strumenti sonori. Ma Ray opta per focalizzare le sue conoscenze da anatomista: notando la spiccata somiglianza con una parte dell'apparato riproduttore femminile, non ci pensa due volte: i tubi di Falloppio, sono quelli l'imagine più adatta! Breyne*... fa il pudico: si torna al corno che usano i sordi (interpretando il suo "tubo acustico" come quelli usati per potenziare il sonoro in entrata, non ancora mutuati per diventare quelli in uscita, da grammofono). Vaillant, da colto francese... opta per l'allusione classica, il riferimento aulico, la "cornucopia", oggetto né fisiologico, né protesico, ma addirittura mitico. E ci azzecca: nulla vale, sul piano ufficiale, il tentativo di Micheli di riportare le cosa a terra - com'è sto fungoidastro? cespitoso, punto - ma avrà successo, almeno nella sfera vernacolare, il suo registrare quell'allusione addirittura sotto terra: il fungo rimarrà, ai posteri occidentali, corncupioides, con Vaillant; ma parallelamente "di morto", con Micheli....
*Ho avuto gran difficoltà a risalire al testo a cui Micheli accenna come "D. Breynii [...] Ex libro depicto ejusdem Cl. V. saepe memorato"... Sarebbe Jacob (aka Breynius] o il figlio Johann Philipp, questo clarissimo viri a cui si riferisce? E in quale loro "libro illustrato" comparirebbe sto benedetto "Fungoides tubae acusticae forma"?? Per caso la citazione è meno criptica a qualcuno di voi?
Quando Cesi scrive "tubi" forse sono strumenti sonori. Ma Ray opta per focalizzare le sue conoscenze da anatomista: notando la spiccata somiglianza con una parte dell'apparato riproduttore femminile, non ci pensa due volte: i tubi di Falloppio, sono quelli l'imagine più adatta! Breyne*... fa il pudico: si torna al corno che usano i sordi (interpretando il suo "tubo acustico" come quelli usati per potenziare il sonoro in entrata, non ancora mutuati per diventare quelli in uscita, da grammofono). Vaillant, da colto francese... opta per l'allusione classica, il riferimento aulico, la "cornucopia", oggetto né fisiologico, né protesico, ma addirittura mitico. E ci azzecca: nulla vale, sul piano ufficiale, il tentativo di Micheli di riportare le cosa a terra - com'è sto fungoidastro? cespitoso, punto - ma avrà successo, almeno nella sfera vernacolare, il suo registrare quell'allusione addirittura sotto terra: il fungo rimarrà, ai posteri occidentali, corncupioides, con Vaillant; ma parallelamente "di morto", con Micheli....
*Ho avuto gran difficoltà a risalire al testo a cui Micheli accenna come "D. Breynii [...] Ex libro depicto ejusdem Cl. V. saepe memorato"... Sarebbe Jacob (aka Breynius] o il figlio Johann Philipp, questo clarissimo viri a cui si riferisce? E in quale loro "libro illustrato" comparirebbe sto benedetto "Fungoides tubae acusticae forma"?? Per caso la citazione è meno criptica a qualcuno di voi?
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Re: Craterellus cornucopioides
Philip, sei eccezionale con queste tue ricerche.
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Re: Craterellus cornucopioides
ho seguito varie “piste” su entrambi i Breynius senza giungere a nullaprogosk ha scritto: ↑17 dic 2022, 23:59
*Ho avuto gran difficoltà a risalire al testo a cui Micheli accenna come "D. Breynii [...] Ex libro depicto ejusdem Cl. V. saepe memorato"... Sarebbe Jacob (aka Breynius] o il figlio Johann Philipp, questo clarissimo viri a cui si riferisce? E in quale loro "libro illustrato" comparirebbe sto benedetto "Fungoides tubae acusticae forma"?? Per caso la citazione è meno criptica a qualcuno di voi?