Paxillus involutus
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Paxillus involutus
Paxillus involutus (Batsch) Fr. (1838)
Questo fungo fu descritto dal micologo francese Pierre Bulliard nel 1785 come Agaricus contiguus, ma la combinazione del 1786 Agaricus involutus di August Batsch viene considerata la prima descrizione valida.
Agaricus contiguus (Bulliard, 1785)
Questo fungo fu descritto dal micologo francese Pierre Bulliard nel 1785 come Agaricus contiguus, ma la combinazione del 1786 Agaricus involutus di August Batsch viene considerata la prima descrizione valida.
Agaricus contiguus (Bulliard, 1785)
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Re: Paxillus involutus
Agaricus involutus (Batsch, 1786)
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Re: Paxillus involutus
James Bolton pubblicò una descrizione di quello che chiamò Agaricus adscendibus nel 1788, attualmente considerato sinonimo di Paxillus involutus.
Agaricus adscendibus (Bolton, 1788)
Agaricus adscendibus (Bolton, 1788)
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Re: Paxillus involutus
Ulteriori sinonimi includono Omphalia involuta, descritto da Samuel Frederick Gray nel 1821, e Rhymovis involuta, pubblicato da Gottlob Ludwig Rabenhorst nel 1844.
La specie ottenne il suo attuale nome binomiale nel 1838 quando il "padre della micologia", il naturalista svedese Elias Magnus Fries, eresse il genere Paxillus, impostandola come specie tipo.
La data di inizio della tassonomia dei funghi era stata fissata al 1 gennaio 1821, in coincidenza con la data dei lavori di Fries, il che significava che i nomi coniati prima di questa data richiedevano l'approvazione di Fries (indicati nel nome da due punti) per essere considerati validi. Veniva così scritto Paxillus involutus (Batsch: Fr.) Fr. Una revisione del 1987 del Codice internazionale di nomenclatura botanica ha fissato la data di inizio al 1 maggio 1753, la data di pubblicazione dell'opera fondamentale di Linneo, la Specie Plantarum.
Quindi il nome non richiede più la ratifica dell'autorità di Fries.
Agaricus contiguus (Sowerby, 1797)
La specie ottenne il suo attuale nome binomiale nel 1838 quando il "padre della micologia", il naturalista svedese Elias Magnus Fries, eresse il genere Paxillus, impostandola come specie tipo.
La data di inizio della tassonomia dei funghi era stata fissata al 1 gennaio 1821, in coincidenza con la data dei lavori di Fries, il che significava che i nomi coniati prima di questa data richiedevano l'approvazione di Fries (indicati nel nome da due punti) per essere considerati validi. Veniva così scritto Paxillus involutus (Batsch: Fr.) Fr. Una revisione del 1987 del Codice internazionale di nomenclatura botanica ha fissato la data di inizio al 1 maggio 1753, la data di pubblicazione dell'opera fondamentale di Linneo, la Specie Plantarum.
Quindi il nome non richiede più la ratifica dell'autorità di Fries.
Agaricus contiguus (Sowerby, 1797)
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Re: Paxillus involutus
Il genere fu successivamente inserito in una nuova famiglia, Paxillaceae, dal micologo francese René Maire che lo ritenne imparentato sia con gli agarici che con i boleti.
Sebbene abbia lamelle invece che pori, è da lungo tempo riconosciuto come appartenente all'ordine Boletales piuttosto che agli agarici tradizionali.
Il nome generico deriva dal latino per "piolo" o "tappo" e l'epiteto specifico involutus, si riferisce al margine del cappello.
Agaricus lateralis (Schaeffer, 1774)
Sebbene abbia lamelle invece che pori, è da lungo tempo riconosciuto come appartenente all'ordine Boletales piuttosto che agli agarici tradizionali.
Il nome generico deriva dal latino per "piolo" o "tappo" e l'epiteto specifico involutus, si riferisce al margine del cappello.
Agaricus lateralis (Schaeffer, 1774)
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Re: Paxillus involutus
Studi sull'ecologia e la genetica di Paxillus involutus indicano che si tratterebbe di un complesso di più specie dall'aspetto simile.
In uno studio sul campo vicino a Uppsala, in Svezia, condotto dal 1981 al 1983, il micologo Nils Fries ha scoperto tre popolazioni di Paxillus involutus incapaci di riprodursi tra loro. Una è stato trovata sotto conifere e in boschi misti, mentre le altre due sono state trovate in parchi, associate a betulle. Ha scoperto inoltre che il primo gruppo tendeva a produrre singoli carpofori isolati con gambo più sottile e cappello meno arrotolato ai margini, mentre i carpofori delle altre due popolazioni tendevano ad apparire in gruppi e avevano gambo più spesso e cappello con margine più arrotolato e talvolta ondulato. Si trattava comunque di tendenze generali e l’autore non fu in grado di rilevare alcuna caratteristica macroscopica o microscopica coerente che differenziasse stabilmente le popolazioni.
Uno studio molecolare che ha confrontato le sequenze di DNA di esemplari di Paxillus involutus raccolti da vari habitat in Baviera ha scoperto che quelli raccolti da parchi e giardini mostravano una stretta relazione con la specie nordamericana Paxillus vernalis, mentre quelli provenienti dalle foreste erano vicini a Paxillus filamentosus. Gli autori hanno suggerito che le popolazioni del parco potrebbero essere state introdotte dal Nord America.
Un'altra analisi multi-gene di esemplari europei ha mostrato che Paxillus involutus sensu lato potrebbe essere separato in quattro lignaggi distinti, geneticamente isolati, corrispondenti a Paxillus obscurisporus, Paxlillus involutus sensu stricto, Paxillus ammoniavirescens (nello studio chiamato Paxillus validus, ma ammoniavirescens sarebbe prioritario) e una quarta specie ancora non identificata.
Si notano variazioni delle piante ospiti frequentemente e indipendentemente tra i ceppi all'interno di questo complesso di specie.
Agaricus contiguus (Bulliard, 1790)
In uno studio sul campo vicino a Uppsala, in Svezia, condotto dal 1981 al 1983, il micologo Nils Fries ha scoperto tre popolazioni di Paxillus involutus incapaci di riprodursi tra loro. Una è stato trovata sotto conifere e in boschi misti, mentre le altre due sono state trovate in parchi, associate a betulle. Ha scoperto inoltre che il primo gruppo tendeva a produrre singoli carpofori isolati con gambo più sottile e cappello meno arrotolato ai margini, mentre i carpofori delle altre due popolazioni tendevano ad apparire in gruppi e avevano gambo più spesso e cappello con margine più arrotolato e talvolta ondulato. Si trattava comunque di tendenze generali e l’autore non fu in grado di rilevare alcuna caratteristica macroscopica o microscopica coerente che differenziasse stabilmente le popolazioni.
Uno studio molecolare che ha confrontato le sequenze di DNA di esemplari di Paxillus involutus raccolti da vari habitat in Baviera ha scoperto che quelli raccolti da parchi e giardini mostravano una stretta relazione con la specie nordamericana Paxillus vernalis, mentre quelli provenienti dalle foreste erano vicini a Paxillus filamentosus. Gli autori hanno suggerito che le popolazioni del parco potrebbero essere state introdotte dal Nord America.
Un'altra analisi multi-gene di esemplari europei ha mostrato che Paxillus involutus sensu lato potrebbe essere separato in quattro lignaggi distinti, geneticamente isolati, corrispondenti a Paxillus obscurisporus, Paxlillus involutus sensu stricto, Paxillus ammoniavirescens (nello studio chiamato Paxillus validus, ma ammoniavirescens sarebbe prioritario) e una quarta specie ancora non identificata.
Si notano variazioni delle piante ospiti frequentemente e indipendentemente tra i ceppi all'interno di questo complesso di specie.
Agaricus contiguus (Bulliard, 1790)
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Re: Paxillus involutus
Sinonimi e altre specie citate:
Agaricus adscendibus Bolton (1788)
Agaricus contiguus Bull. (1785)
Agaricus involutus Batsch (1786)
Agaricus lateralis Schaeff. (1774)
Omphalia involuta (Batsch) Gray (1821)
Paxillus ammoniavirescens Contu & Dessì (1999)
Paxillus filamentosus (Scop.) Fr. (1838)
Paxillus obscurisporus C. Hahn (1999)
Paxillus validus C. Hahn (1999)
Paxillus vernalis Watling (1969)
Rhymovis involuta (Batsch) Rabenh. (1844)
Hypophyllum scyphus (Léveillé & Paulet, 1855)
Agaricus adscendibus Bolton (1788)
Agaricus contiguus Bull. (1785)
Agaricus involutus Batsch (1786)
Agaricus lateralis Schaeff. (1774)
Omphalia involuta (Batsch) Gray (1821)
Paxillus ammoniavirescens Contu & Dessì (1999)
Paxillus filamentosus (Scop.) Fr. (1838)
Paxillus obscurisporus C. Hahn (1999)
Paxillus validus C. Hahn (1999)
Paxillus vernalis Watling (1969)
Rhymovis involuta (Batsch) Rabenh. (1844)
Hypophyllum scyphus (Léveillé & Paulet, 1855)
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Re: Paxillus involutus
Hypophyllum infundibuliforme (Léveillé & Paulet, 1855)
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Re: Paxillus involutus
“Fungus crassus, oris introflexis” (Buxbaum, 1733)
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Re: Paxillus involutus
Giusto per aggiungere qualche bella tavola storica della specie tra quelle che sfuggirono alla pubblicazione:
Node-Véran, 1831 "Paxillus involutus"

Fabre, 1893 "Paxillus"

(in qualità massima qui)
Node-Véran, 1831 "Paxillus involutus"
Fabre, 1893 "Paxillus"
(in qualità massima qui)