Ricerche e tavole micologiche (1887-1897) di H. B. Potter
Ricerche e tavole micologiche (1887-1897) di H. B. Potter
Una ricostruzione adeguata del lavoro micologico compiuto da H. B. Potter, generalmente poco conosciuto, ha senso che parta dalla sua ricerca presentata all’augusta Linnean Society, fulcro dell’attività di scienziati dedicati alla botanica nella Londra dell’800, “On Germination of the Spores of Agaricinea”, nell’aprile del 1897. Preparato in allineamento con il responsabile di crittogamia al dipartimento di botanica dei Kew Gardens, George Massee, e l’eminente chimico Sir Henry Roscoe, suo zio, la di ricerca di Potter documentava per la prima volta, e con debito dettaglio scientifico, il processo di germinazione di spore di macromiceti, fornendo anche una serie di illustrazioni delle accurate osservazioni microscopiche del fenomeno da parte di Potter.
Questa ricerca, della quale purtroppo è stato perso il manoscritto, rappresentava in qualche modo il compimento di un decennio di sue indagini dedicato a funghi e licheni. Quel che resta delle osservazioni effetuate sono le estese note relative, contenute nella sua corrispondenza con il noto naturalista scozzese Charles McIntosh, e un corpus di oltre 350 illustrazioni micologiche, conservate nel suo lascito al piccolo Armitt Museum and Library ad Amberside (Cumbria, UK), nelle collezioni del museo di Perth (Scozia), e nel lascito Lindner al Victoria & Albert Museum di Londra.
Sappiamo che la sua attività, autodidatta ma via via sempre più scientificamente compiuta, nacque da un’interesse già sveglio nei sui primi anni, a giudicare degli accurati disegni di bruchi, insetti e fiori di quando aveva appena nove anni. Più avanti si dedicò allo studio di fossili e paleontologia, anche qui documentando le sue osservazioni con note, disegni e ipotesi di indagine. Oltre alla corrispondenza con McIntosh, gran parte delle sue riflessioni scientifiche sono contenute in un diario che tenne dai 15 fino ai 30 anni, scritto in un codice rigorosamente cifrato, e decriptato soltanto mezzo secolo dopo (vedi Linder, 1966). Rimane traccia anche di sue comunicazioni con l’eminente micologo J. Stevenson, e delle sue frequentazioni assidue del Museum of Natural History e del dipartimento di botanica ai Kew Gardens.
La sua dedizione alla micologica fu sospesa a metà del primo decennio del 1900 a causa di altre attività che divennero via via semrpe più impegnative e fruttuose, e così rimase disattesa la sua stessa speranza di ritornarvi un giorno: “The funguses will come up again and the fossils will keep. I hope I may go back again some day when I am old, unless I happen to become a fossil myself, which would save trouble.”
Un riassunto dei punti principali del suo operato micologico, lo fornisce R. Watling, capo micologo del Royal Botanic Garden di Edinburgo:
- localizzazione ed identificazione di una specie rara (Strobylomyces strobilaceus), determinanzione di cui J. Stevenson, tiene conto nella sua copia di lavoro del “British Hymenomycetes”;
- identificazione e studio della forma fungina fossile Boletus luvidus;
- speculazione ed indagini sul nesso tra il cancro del larice e Lachnella wilkommii;
- generazione e studio di forme “etiolate” di Flammulina velutipes;
- intuizioni sulla possibile derivazione di cure per patologie neoplastiche umani derivabili dal marciume secco e da alcune specie lignicole;
- descrizione del fungo gelatinoso Tremella come micoparassita (caratteristica che non verrà confermata che 5 decenni più tardi), fornendone la prima illustrazione che si conosca;
- primo esperimento che riesce a far germinare del micelio dalle spore di basidiomiceti, registrando la loro estensione a precisi intervalli, generando così alcune specie nel loro stato di “riposo” (stato del quale pochissimi contemporanei erano a conoscenza);
- riflessioni sull’eventualità di ibridi fungini, indagando in particolare su L. scabrum e L. versipelle;
- indagini sulle ipotesi più avanzate di lichenologia, testando l’ipotesi del loro simbiontismo ipotizzato pochi anni prima da Schwendener;
- osservazioni rigorose in condizione di “fortuna”, compensando la sua mancanza di mezzi da laboratorio con cura e ingegnosità;
- convincimento del responsibile di crittogami ai Kew Gardens della fondatezza delle sue ipotesi sulla sporulazione dei macromiceti, e anche di alcune intuizioni sulla natura dei licheni
- sostanziale contributo, con le sue osservazioni su sporulazione e miceli, alla realizzazione dell’esistenza di una gamma molto più vasta di muffe fino a quanto all’epoca ipotizzato, e alla verifica di queste come stato asessuato dell’organismo anziché specie a sé.
La validità del suo lavoro micologico trovò finalmente un primo avvallo nel volume “Woodland and Wayside Fungi” del 1967 per il quale l’autore, W.K.P. Findlay, presidente della British Mycological Society, scelse 59 delle tavole di Potter per l’apparato iconographico. Da allora una lenta opera di riabilitazione del suo profilo scientifico, in parte ad opera della stessa Linnean Society - che ritenne di dover porgere delle formali scuse per aver a suo tempo osteggiato la sua partecipazione alle loro riunioni. Più recenti sono le ricostruzioni di R. Watling della preziosità ed accuratezza delle sue documentazioni micologiche, e della precocità delle intuizioni ed apporti alle indagini in merito a licheni e relative fitopatologie.
Qui di seguito allego le immagini delle tavole micologiche che ho potuto trovare online - circa un terzo della sua opera complessiva, in ordine alfabetico di genere (per nomenclatura dell’epoca, o laddove manca, tra parentesi quadre, nome corrente); per ognuna delle immagini vi riporto anche il link d’origine. (Per contesto di eventuali riferimenti stilistici, sappiamo che era in possesso inizialmente dei repertori illustrati naturalistici di Blackburn “Birds drawn from Nature”, J. Sowerby “British Wild Flowers”, e più tardi di una propria copia del “Hymenomycetes Britannici” di J. Stevenson e perfino dei 12 volumi delle “Botanische Untersuchungen über Schimmelpilze” di O. Brefeld, mentre al Natural History Museum ha avuto occasione di consultare tra vari volumi naturalistici, quello di tavole micologiche di J. Sowerby “Coloured figures of English fungi or mushrooms”. Curiosamente non sembra aver conosciuto il lavoro di A. M. Hussey “Illustrations of British Mycology”, di qualche decennio precedente.)
In chiusura, prima di una breve bibliografia relativa alle attività micologiche di H. B. P. (come firma le sue tavole), giusto una nota di chiarimento: si tratta, se non fosse già noto/evidente, della stessa persona che inventò, scrisse ed illustrò ognuno dei numerosi piccoli volumi di avventure di creature di un’ampia gamma di specie, a partire dall’indimenticabile “Storia di Peter Coniglio” - l’inimitabile autrice ed artista Beatrix Potter.
Bibliografia relativa all’attività scientifica di H.B. Potter:
R. Watling, 2019: “The fundamentals of science: What can we learn from Beatrix Potter?” in MiSAC matters, 2019, 50th Anniversary Articles
http://www.misac.org.uk/article-downloa ... g-2019.pdf
M. E. Goldschmidt, 2018: “Beatrix Potter: An Early Mycologist” in R. Whitaker, H. Barton (ed), “Women in Microbiology”
https://www.asmscience.org/content/book ... 545.chap26
https://www.asmscience.org/content/book ... 1555819545
(download epub qui: https://vn.b-ok.cc/book/6034396/6b4831)
I. Flatow & L. Lear, 2016: “The scientific tale of author Beatrix Potter”, episodio radiofonico di Science Friday
https://www.sciencefriday.com/segments/ ... ix-potter/
L. Lear (2014) "Natural history: A scientist's eye" in Nature, 508, pp. 454–455
https://www.nature.com/articles/508454a
https://www.britmycolsoc.org.uk/applica ... n_2013.pdf https://archive.is/w0PXI
Linnean Society, 2012: “Beatrix Potter: The Mycologist”, e "Beatrix Potter (1866–1943)", pagine web
https://www.linnean.org/news/2012/08/06 ... rix-potter
https://www.linnean.org/the-society/his ... an-society
J. Murray, 2012: “Beatrix Potter and mycology research”, episodio radiofonico di BBC Woman’s Hour, con A. Murfitt e E. Rollinson
https://www.bbc.co.uk/programmes/b01g65gq (a 33:00)
H. Lepp, 2012: “Case Study: Beatrix Potter”, pagina web del Australian National Botanic Gardens / Center for Australian National Biodiversity Research
https://www.anbg.gov.au/fungi/case-stud ... otter.html
L. Lear, 2007: “Beatrix Potter: A Life in Nature”, St. Martin's Press, New York
https://books.google.it/books?id=lXG5bFER1FoC
(disponibile in prestito online, registrandosi ad archive.org, qui: https://archive.org/details/isbn_9780312369347)
http://www.bpotter.com/Default.aspx (pagina web dedicata)
N. Money, 2006: “Miss Potter’s First Love”, in The Mycophile, April 2007, p.9
https://namyco.org/docs/MycoMarApr07.pdf
R. Watling, 2000: “Helen Beatrix Potter”, in The Linnean vol.16, 2000, pp. 24-31
https://ca1-tls.edcdn.com/documents/Lin ... n-2000.pdf
R. Schmid, 1999: “Bamboozled by botany, Beatrix bypasses bigoted biology, begins babying bountiful bunnies: OR Beatrix Potter [1866–1943] as a mycologist: The period before Peter Rabbit and friends.” in Taxon 48: 438–443.
http://rudischmid.com/articles/Schmid19 ... ozled.html
G. Findlay, 1997: lettera su H.B.P., in The Linnean vol. 13, n°2 p.19
https://ca1-tls.edcdn.com/documents/Lin ... _-1997.pdf
M. Noble, 1987: “Beatrix Potter, Naturalist & Mycologist and Charles (Charlie) McIntosh, the ‘Perthshire Naturalist’”, in Notes from the Royal Botanic Gardens Edinburgh, 44, 607-627
https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id= ... 4052079104
https://books.google.it/books?vid=Corne ... 4052079104
M. Noble, R. Watling, 1986: “Cup-fungus — or basidiomycete, and potterism”, in Bulletin of the British Mycological Society, Volume 20, Issue 2, October 1986, Pages 145-147
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 2886800438
R.J. Bevan, 1981: “Aspects of mycological history”, in Bulletin of the BMS, vol. 15 (1981), p.20-25
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 288180003X
M. Noble, 1980: “Beatrix Potter, the Mycologist and Some of her Scottish Contemporaries”
W. P. K. Findlay, 1967: “Wayside & Woodland Fungi (with 59 illustrations by B. Potter)”, Frederick Warne & Co., London
L. Linder, 1966: “The Journal of Beatrix Potter from 1881–1897”, Frederick Warne & Co., London
“On Germination of the Spores of Agaricinea”, (1897)dai verbali della Linnean Society
https://ca1-tls.edcdn.com/_660xAUTO_cro ... book-3.jpg
Questa ricerca, della quale purtroppo è stato perso il manoscritto, rappresentava in qualche modo il compimento di un decennio di sue indagini dedicato a funghi e licheni. Quel che resta delle osservazioni effetuate sono le estese note relative, contenute nella sua corrispondenza con il noto naturalista scozzese Charles McIntosh, e un corpus di oltre 350 illustrazioni micologiche, conservate nel suo lascito al piccolo Armitt Museum and Library ad Amberside (Cumbria, UK), nelle collezioni del museo di Perth (Scozia), e nel lascito Lindner al Victoria & Albert Museum di Londra.
Sappiamo che la sua attività, autodidatta ma via via sempre più scientificamente compiuta, nacque da un’interesse già sveglio nei sui primi anni, a giudicare degli accurati disegni di bruchi, insetti e fiori di quando aveva appena nove anni. Più avanti si dedicò allo studio di fossili e paleontologia, anche qui documentando le sue osservazioni con note, disegni e ipotesi di indagine. Oltre alla corrispondenza con McIntosh, gran parte delle sue riflessioni scientifiche sono contenute in un diario che tenne dai 15 fino ai 30 anni, scritto in un codice rigorosamente cifrato, e decriptato soltanto mezzo secolo dopo (vedi Linder, 1966). Rimane traccia anche di sue comunicazioni con l’eminente micologo J. Stevenson, e delle sue frequentazioni assidue del Museum of Natural History e del dipartimento di botanica ai Kew Gardens.
La sua dedizione alla micologica fu sospesa a metà del primo decennio del 1900 a causa di altre attività che divennero via via semrpe più impegnative e fruttuose, e così rimase disattesa la sua stessa speranza di ritornarvi un giorno: “The funguses will come up again and the fossils will keep. I hope I may go back again some day when I am old, unless I happen to become a fossil myself, which would save trouble.”
Un riassunto dei punti principali del suo operato micologico, lo fornisce R. Watling, capo micologo del Royal Botanic Garden di Edinburgo:
- localizzazione ed identificazione di una specie rara (Strobylomyces strobilaceus), determinanzione di cui J. Stevenson, tiene conto nella sua copia di lavoro del “British Hymenomycetes”;
- identificazione e studio della forma fungina fossile Boletus luvidus;
- speculazione ed indagini sul nesso tra il cancro del larice e Lachnella wilkommii;
- generazione e studio di forme “etiolate” di Flammulina velutipes;
- intuizioni sulla possibile derivazione di cure per patologie neoplastiche umani derivabili dal marciume secco e da alcune specie lignicole;
- descrizione del fungo gelatinoso Tremella come micoparassita (caratteristica che non verrà confermata che 5 decenni più tardi), fornendone la prima illustrazione che si conosca;
- primo esperimento che riesce a far germinare del micelio dalle spore di basidiomiceti, registrando la loro estensione a precisi intervalli, generando così alcune specie nel loro stato di “riposo” (stato del quale pochissimi contemporanei erano a conoscenza);
- riflessioni sull’eventualità di ibridi fungini, indagando in particolare su L. scabrum e L. versipelle;
- indagini sulle ipotesi più avanzate di lichenologia, testando l’ipotesi del loro simbiontismo ipotizzato pochi anni prima da Schwendener;
- osservazioni rigorose in condizione di “fortuna”, compensando la sua mancanza di mezzi da laboratorio con cura e ingegnosità;
- convincimento del responsibile di crittogami ai Kew Gardens della fondatezza delle sue ipotesi sulla sporulazione dei macromiceti, e anche di alcune intuizioni sulla natura dei licheni
- sostanziale contributo, con le sue osservazioni su sporulazione e miceli, alla realizzazione dell’esistenza di una gamma molto più vasta di muffe fino a quanto all’epoca ipotizzato, e alla verifica di queste come stato asessuato dell’organismo anziché specie a sé.
La validità del suo lavoro micologico trovò finalmente un primo avvallo nel volume “Woodland and Wayside Fungi” del 1967 per il quale l’autore, W.K.P. Findlay, presidente della British Mycological Society, scelse 59 delle tavole di Potter per l’apparato iconographico. Da allora una lenta opera di riabilitazione del suo profilo scientifico, in parte ad opera della stessa Linnean Society - che ritenne di dover porgere delle formali scuse per aver a suo tempo osteggiato la sua partecipazione alle loro riunioni. Più recenti sono le ricostruzioni di R. Watling della preziosità ed accuratezza delle sue documentazioni micologiche, e della precocità delle intuizioni ed apporti alle indagini in merito a licheni e relative fitopatologie.
Qui di seguito allego le immagini delle tavole micologiche che ho potuto trovare online - circa un terzo della sua opera complessiva, in ordine alfabetico di genere (per nomenclatura dell’epoca, o laddove manca, tra parentesi quadre, nome corrente); per ognuna delle immagini vi riporto anche il link d’origine. (Per contesto di eventuali riferimenti stilistici, sappiamo che era in possesso inizialmente dei repertori illustrati naturalistici di Blackburn “Birds drawn from Nature”, J. Sowerby “British Wild Flowers”, e più tardi di una propria copia del “Hymenomycetes Britannici” di J. Stevenson e perfino dei 12 volumi delle “Botanische Untersuchungen über Schimmelpilze” di O. Brefeld, mentre al Natural History Museum ha avuto occasione di consultare tra vari volumi naturalistici, quello di tavole micologiche di J. Sowerby “Coloured figures of English fungi or mushrooms”. Curiosamente non sembra aver conosciuto il lavoro di A. M. Hussey “Illustrations of British Mycology”, di qualche decennio precedente.)
In chiusura, prima di una breve bibliografia relativa alle attività micologiche di H. B. P. (come firma le sue tavole), giusto una nota di chiarimento: si tratta, se non fosse già noto/evidente, della stessa persona che inventò, scrisse ed illustrò ognuno dei numerosi piccoli volumi di avventure di creature di un’ampia gamma di specie, a partire dall’indimenticabile “Storia di Peter Coniglio” - l’inimitabile autrice ed artista Beatrix Potter.
Bibliografia relativa all’attività scientifica di H.B. Potter:
R. Watling, 2019: “The fundamentals of science: What can we learn from Beatrix Potter?” in MiSAC matters, 2019, 50th Anniversary Articles
http://www.misac.org.uk/article-downloa ... g-2019.pdf
M. E. Goldschmidt, 2018: “Beatrix Potter: An Early Mycologist” in R. Whitaker, H. Barton (ed), “Women in Microbiology”
https://www.asmscience.org/content/book ... 545.chap26
https://www.asmscience.org/content/book ... 1555819545
(download epub qui: https://vn.b-ok.cc/book/6034396/6b4831)
I. Flatow & L. Lear, 2016: “The scientific tale of author Beatrix Potter”, episodio radiofonico di Science Friday
https://www.sciencefriday.com/segments/ ... ix-potter/
L. Lear (2014) "Natural history: A scientist's eye" in Nature, 508, pp. 454–455
https://www.nature.com/articles/508454a
https://www.britmycolsoc.org.uk/applica ... n_2013.pdf https://archive.is/w0PXI
Linnean Society, 2012: “Beatrix Potter: The Mycologist”, e "Beatrix Potter (1866–1943)", pagine web
https://www.linnean.org/news/2012/08/06 ... rix-potter
https://www.linnean.org/the-society/his ... an-society
J. Murray, 2012: “Beatrix Potter and mycology research”, episodio radiofonico di BBC Woman’s Hour, con A. Murfitt e E. Rollinson
https://www.bbc.co.uk/programmes/b01g65gq (a 33:00)
H. Lepp, 2012: “Case Study: Beatrix Potter”, pagina web del Australian National Botanic Gardens / Center for Australian National Biodiversity Research
https://www.anbg.gov.au/fungi/case-stud ... otter.html
L. Lear, 2007: “Beatrix Potter: A Life in Nature”, St. Martin's Press, New York
https://books.google.it/books?id=lXG5bFER1FoC
(disponibile in prestito online, registrandosi ad archive.org, qui: https://archive.org/details/isbn_9780312369347)
http://www.bpotter.com/Default.aspx (pagina web dedicata)
N. Money, 2006: “Miss Potter’s First Love”, in The Mycophile, April 2007, p.9
https://namyco.org/docs/MycoMarApr07.pdf
R. Watling, 2000: “Helen Beatrix Potter”, in The Linnean vol.16, 2000, pp. 24-31
https://ca1-tls.edcdn.com/documents/Lin ... n-2000.pdf
R. Schmid, 1999: “Bamboozled by botany, Beatrix bypasses bigoted biology, begins babying bountiful bunnies: OR Beatrix Potter [1866–1943] as a mycologist: The period before Peter Rabbit and friends.” in Taxon 48: 438–443.
http://rudischmid.com/articles/Schmid19 ... ozled.html
G. Findlay, 1997: lettera su H.B.P., in The Linnean vol. 13, n°2 p.19
https://ca1-tls.edcdn.com/documents/Lin ... _-1997.pdf
M. Noble, 1987: “Beatrix Potter, Naturalist & Mycologist and Charles (Charlie) McIntosh, the ‘Perthshire Naturalist’”, in Notes from the Royal Botanic Gardens Edinburgh, 44, 607-627
https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id= ... 4052079104
https://books.google.it/books?vid=Corne ... 4052079104
M. Noble, R. Watling, 1986: “Cup-fungus — or basidiomycete, and potterism”, in Bulletin of the British Mycological Society, Volume 20, Issue 2, October 1986, Pages 145-147
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 2886800438
R.J. Bevan, 1981: “Aspects of mycological history”, in Bulletin of the BMS, vol. 15 (1981), p.20-25
https://www.sciencedirect.com/science/a ... 288180003X
M. Noble, 1980: “Beatrix Potter, the Mycologist and Some of her Scottish Contemporaries”
W. P. K. Findlay, 1967: “Wayside & Woodland Fungi (with 59 illustrations by B. Potter)”, Frederick Warne & Co., London
L. Linder, 1966: “The Journal of Beatrix Potter from 1881–1897”, Frederick Warne & Co., London
“On Germination of the Spores of Agaricinea”, (1897)dai verbali della Linnean Society
https://ca1-tls.edcdn.com/_660xAUTO_cro ... book-3.jpg
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Re: Ricerche e tavole micologiche (1887-1897) di H. B. Potter
Agaricus sylvaticus (Perth)
https://docplayer.net/docs-images/63/49 ... es/9-0.jpg
[Agaricus sp.] (Armitt)
https://pbs.twimg.com/media/CDIE-gXWgAAS9_P.jpg
https://docplayer.net/docs-images/63/49 ... es/9-0.jpg
[Agaricus sp.] (Armitt)
https://pbs.twimg.com/media/CDIE-gXWgAAS9_P.jpg
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Re: Ricerche e tavole micologiche (1887-1897) di H. B. Potter
Amanita excelsa 1 (Armitt)
https://ychef.files.bbci.co.uk/1600x900/p03jnc3p.jpg
Amanita excelsa 2 (Armitt)
https://i0.wp.com/www.brainpickings.org ... fungi6.jpg
Amanita asper [Amanita excelsa] (V&A)
http://www.ericandleandra.com/wp-conten ... tra-11.jpg
http://collections.vam.ac.uk/item/O1315 ... r-beatrix/
https://ychef.files.bbci.co.uk/1600x900/p03jnc3p.jpg
Amanita excelsa 2 (Armitt)
https://i0.wp.com/www.brainpickings.org ... fungi6.jpg
Amanita asper [Amanita excelsa] (V&A)
http://www.ericandleandra.com/wp-conten ... tra-11.jpg
http://collections.vam.ac.uk/item/O1315 ... r-beatrix/
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Re: Ricerche e tavole micologiche (1887-1897) di H. B. Potter
[Amanita crocea, Amanita muscaria] (V&A)
https://vanda-production-assets.s3.amaz ... 82/960.jpg
[Amanita phalloides] (Armitt)
http://armitt.com/armitt_website/wp-con ... 73-650.jpg
[Amanita rubescens] (Armitt)
https://pbs.twimg.com/media/C9tGHVCXkAA ... name=small
https://vanda-production-assets.s3.amaz ... 82/960.jpg
[Amanita phalloides] (Armitt)
http://armitt.com/armitt_website/wp-con ... 73-650.jpg
[Amanita rubescens] (Armitt)
https://pbs.twimg.com/media/C9tGHVCXkAA ... name=small
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Re: Ricerche e tavole micologiche (1887-1897) di H. B. Potter
[Amanita vaginatus] (Armitt)
http://armitt.com/armitt_website/wp-con ... 51-650.jpg
[Amanitopsis fulva] (Armitt)
https://www.charmofthecarolines.com/.a/ ... 200b-800wi
[Amanita citrina, Coprinus comatus] (V&A)
https://media.vam.ac.uk/media/thira/col ... _jpg_l.jpg
http://armitt.com/armitt_website/wp-con ... 51-650.jpg
[Amanitopsis fulva] (Armitt)
https://www.charmofthecarolines.com/.a/ ... 200b-800wi
[Amanita citrina, Coprinus comatus] (V&A)
https://media.vam.ac.uk/media/thira/col ... _jpg_l.jpg
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Re: Ricerche e tavole micologiche (1887-1897) di H. B. Potter
Boletus badius (Armitt)
https://womenyoushouldknow.net/wp-conte ... fungi2.jpg
Boletus chrysenteron (Armitt)
https://pbs.twimg.com/media/DPK3EroW0AA ... =4096x4096
Boletus granulatus (Armitt)
https://ychef.files.bbci.co.uk/1600x900/p03jn8qk.jpg
https://womenyoushouldknow.net/wp-conte ... fungi2.jpg
Boletus chrysenteron (Armitt)
https://pbs.twimg.com/media/DPK3EroW0AA ... =4096x4096
Boletus granulatus (Armitt)
https://ychef.files.bbci.co.uk/1600x900/p03jn8qk.jpg
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Re: Ricerche e tavole micologiche (1887-1897) di H. B. Potter
Boletus luridus [Boletus erythropus] (Perth)
https://live.staticflickr.com/7450/1195 ... f7_o_d.jpg
Boletus variabilis [Suillus bovinus] 1 (Perth)
https://live.staticflickr.com/5475/1195 ... b6_o_d.jpg
Boletus variabilis [Suillus bovinus] 2 (Armitt)
https://pictures.abebooks.com/inventory ... 7129_3.jpg
https://live.staticflickr.com/7450/1195 ... f7_o_d.jpg
Boletus variabilis [Suillus bovinus] 1 (Perth)
https://live.staticflickr.com/5475/1195 ... b6_o_d.jpg
Boletus variabilis [Suillus bovinus] 2 (Armitt)
https://pictures.abebooks.com/inventory ... 7129_3.jpg
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Re: Ricerche e tavole micologiche (1887-1897) di H. B. Potter
Boletus flavus (Armitt)
https://pbs.twimg.com/media/CsKRbsgWEAA ... name=large
[Caloboletus calopus] (Armitt)
https://pbs.twimg.com/media/DlySsnHXsAM ... name=large
[Suillus luteus] (Armitt)
https://pbs.twimg.com/media/ChD-nCQWYAA ... ame=medium
https://pbs.twimg.com/media/CsKRbsgWEAA ... name=large
[Caloboletus calopus] (Armitt)
https://pbs.twimg.com/media/DlySsnHXsAM ... name=large
[Suillus luteus] (Armitt)
https://pbs.twimg.com/media/ChD-nCQWYAA ... ame=medium
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Re: Ricerche e tavole micologiche (1887-1897) di H. B. Potter
Boletus scaber [Leccinum scabrum] 1 (Perth)
https://live.staticflickr.com/5535/1195 ... f7_o_d.jpg
Boletus scaber [Leccinum scabrum] 2 (Armitt)
https://files.shroomery.org/files/08-31 ... otter3.jpg
Boletus scaber [Leccinum scabrum] 3, [Leccinum melaneum] (V&A)
https://media.vam.ac.uk/media/thira/col ... _jpg_l.jpg
https://live.staticflickr.com/5535/1195 ... f7_o_d.jpg
Boletus scaber [Leccinum scabrum] 2 (Armitt)
https://files.shroomery.org/files/08-31 ... otter3.jpg
Boletus scaber [Leccinum scabrum] 3, [Leccinum melaneum] (V&A)
https://media.vam.ac.uk/media/thira/col ... _jpg_l.jpg
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Re: Ricerche e tavole micologiche (1887-1897) di H. B. Potter
Boletus versipellis [Leccinum versipelle] (Armitt)
https://64.media.tumblr.com/bc1bcdc9143 ... 1_1280.jpg
Boletus sp. [Leccinum aurantiacum] (Armitt)
http://i2.wp.com/painterskeys.com/wp-co ... fungi2.jpg
[Xerocomus subtomentosus] (Armitt)
https://pbs.twimg.com/media/DBpika6XcAI ... name=small
https://64.media.tumblr.com/bc1bcdc9143 ... 1_1280.jpg
Boletus sp. [Leccinum aurantiacum] (Armitt)
http://i2.wp.com/painterskeys.com/wp-co ... fungi2.jpg
[Xerocomus subtomentosus] (Armitt)
https://pbs.twimg.com/media/DBpika6XcAI ... name=small
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