I FUNGHI DI FEBBRAIO .

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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO .

Messaggio da Gizeta » 31 gen 2018, 07:16

Molto simile gli è la Cibora caucus che troviamo sugli amenti di ontano.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO .

Messaggio da Gizeta » 31 gen 2018, 07:17

Sulle scaglie degli strobili sgretolati di abete cresce Ciboria rufofusca, facilmente determinabile per l'habitat di crescita.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO .

Messaggio da Gizeta » 31 gen 2018, 07:19

Se il gelo non è stato intenso, protette dalle foglie possiamo trovare ancora qualche Ciboria batschiana. che cresce sulle castagne marcescenti
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO .

Messaggio da Gizeta » 31 gen 2018, 07:20

Sulle radici di Anemone nemorosa, fruttifica Dumontinia tuberosa, un ascomicete parassita.
Se le raccogliamo con cura possiamo osservare alla base del gambo uno sclerozio molto duro di color nerastro mentre l'interno è bianco.
Questo sclerozio è collegato ai peli radicali dell'anemone.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO .

Messaggio da Gizeta » 31 gen 2018, 07:21

Molto appariscenti nel bruno del sottobosco sono gli ascocarpi di Sarcoscypha coccinea.
Questa bellissima specie si presenta con delle coppette anche di 5-6 cm di diametro, peduncolate e con la superficie esterna di color biancastro mentre l'imenio è di un bel rosso acceso.
La troviamo sui rametti di varie latifoglie.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO .

Messaggio da Gizeta » 31 gen 2018, 07:23

Specie vicina con identico habitat e periodo di crescita è Sarcoscypha austriaca, che si distingue a livello microscopico da S. coccinea per avere
spore più corte e un po’ più larghe solitamente troncate all’estremità e per altre caratteristiche microscopiche.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO .

Messaggio da Gizeta » 31 gen 2018, 07:26

Forse una delle più eleganti specie è Plicaturopsis crispa che si presenta in dense aggregazioni di cappelli a forma di conchiglia, fissati al substrato per un corto piede.
La superficie esterna è feltrata, zonata, di color ocra bruno con bordo chiaro.
Il margine è sinuoso, crenulato e spesso arrotolato.
La faccia inferiore è biancastra e presenta delle pliche sinuose, forcate con numerose anastomosi.
La consistenza è molle ed elastica quando idratata, dura e fragile allo stato secco.
Cresce su rami di varie latifoglie: faggio, nocciolo e ontano.
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Messaggio da Gizeta » 31 gen 2018, 07:30

Alla base di Evonimus europaeus troviamo Philloporia ribis.
Questa specie si presenta con fruttificazioni concresciute molto irregolari a forma di mensola con orlo acuto che spesso abbracciano tutto il tronco dell'arbusto.
La superficie superiore è tomentosa-irsuta, zonata, tubercolosa, di color bruno rugginoso fin quasi a nerastro e spesso è invasa da muschi e alghe. L'imenio presenta dei pori molto piccoli, è vellutato e di color bruno-cannella.
E' un fungo parassita agente di carie bianca, ma non deve essere molto aggressivo perché lo trovo da diversi anni sullo stesso arbusto di evonimo.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO .

Messaggio da Gizeta » 31 gen 2018, 07:32

Dai che ci siamo anche con i funghi "tradizionali"! xfghkcggcj xfghkcggcj

Già dalla metà del mese, chi conosce le giuste fungaie, può trovare i primi Hygrophorus marzuolus.
Questa buona e bella specie, più rara al nord, ma abbastanza diffusa sull'appennino, cresce nascosta nello strato di foglie ed aghi nei boschi misti di abete bianco, abete rosso, castagno e faggio.
E' una specie inconfondibile e facilmente determinabile soprattutto per il periodo di crescita e i caratteri macroscopici tipici del genere Hygrophorus.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO .

Messaggio da Gizeta » 31 gen 2018, 07:33

In questo mese troviamo anche Entoloma saundersii.
Un bel fungo di discreta taglia che cresce a gruppi sotto gli olmi.
La sua carne ha un forte odore di farina ed è di sapore dolce.

-5327 -5327 Giuseppe
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