Come promesso e come premesso nell’introduzione alla nuova sezione fotografica, il mio linguaggio sara’ puramente discorsivo, diciamo cosi” terra terra”, i sofisti della tecnica ed i puristi della meccanica che si troveranno a passare di qua proveranno brividi di disappunto, ma io sono un amante della semplicita’ e del linguaggio comprensibile quindi cerchero’ di spiegare le cose nel modo piu lineare e chiaro possibile.
Allora , visto che nel primo articolo sulla tecnica di scatto vi ho suggerito di inziare a scattare in modalita “ priorita’ di diaframmi” cerchiamo di approfondire e capire cosa significa un pochino piu’ nel dettaglio.
Nei prossimi articoli cerchero’ di spiegare le altre impostazioni di scatto ( manuale,priorita’ tempi,posa etc etc)
Partiamo da una semplice definizione di diaframma o diaframmi che dir si voglia:
I diaframmi non sono null’altro che quel sistema che determina l’apertura di un obiettivo fotografico e di conseguenza la quantita’ di luce che entra e che andava ad impressionare la pellicola quando si usava e che oggi viene registrata dal sensore nelle digitali moderne.
Per capire:voi fate conto di parlare dei nostri occhi..
Se vi viene la malaugurata idea di guardare diretto il sole, , la pupilla si stringe al massimo per impedire che l’eccesso di luce entri nell’occhio e vi faccia probabilmente diventare ciechi ;al contrario se entrate in una stanza buia, la pupilla si dilatera’ al massimo nel tentativo di far entrare quel minimo di luce che vi impedisca di prendere una testata sullo spigolo della credenza e finire al pronto soccorso.

Ecco, i diaframmi di un obiettivo ( o di un obiettivo fisso di una compatta) funzionano esattamente nello stesso modo..se settate la macchina totalmente in automatico, essa, in base alla luce dell'ambiente fotografico , regolera’ l’apertura del diaframma in modo da far entrare la giusta quantita’ di luce e avere quindi una foto correttamente esposta..ovviamente non fara’ solo quello ma regolera’ le altre due funzioni in base alle quali la foto sara' bene esposta e bene a fuoco; cioe’ il tempo di esposizione ( o otturazione) e gli ISO( ma gli iso per ora li lascio perdere).
Per ora basta accennare al fatto, ed e’ ovvio, che se il diaframma e’ molto aperto e quindi se entra molta luce..la macchina fotografica diminuira’ il tempo di otturazione: cosa significa ?
In altre parole significa che la macchina “ pensera’ ” : " siccome entra molta luce , allora diminuisco il tempo durante il quale la luce entra" ; al contrario se il diaframma e’ chiuso al massimo la macchina fara’ il ragionamento opposto “ se entra poca luce, dovro’ farla entrare per molto piu a lungo per ottenere il medesimo risultato”.
Quindi diaframma chiuso , tempo di esposizione lungo, viceversa diaframma aperto, tempo di esposizione breve.
L’apertura del diaframma e’ indicata nelle macchine con la lettera “ F “ segiuta da un numero che corrisponde a quanto centimetri ( o frazioni di essi) il diaframma e’ aperto..esiste una formula matematica ma io a scuola avevo 2 di matematica quindi sono allergico ai numeri ed alle formula..e poi che noia…l’importante per noi fotografi amatoriali e’ solo capire il funzionamento senza rovinarsi il fegato dietro a conti matematici..
Ho trovato in rete questo schemino per far capire meglio di cosa parliamo.

Come si vede dal disegno..a numeri f bassi corrispondono maggiori aperture di diaframma , a numeri f alti corrispondono minori aperture; quindi piu’ alto e’ il numero f , meno luce entrera’ nell’obiettivo e viceversa.
Di solito sulle compatte, ,di sicuro sugli obiettivi delle reflex; trovate un indicazione del genere( e solo un esempio):
f 2,8 – f 16 questi sono i due valori estremi dell’obiettivo, cioe’ vuol dire che a f,2,8 il diaframma e’ completamente APERTO a f16 invece e’ chiuso al MINIMO:
Le compatte di solito non fanno oltre f 3,5 da una parte e f 16 dall’altra, mentre gli obiettivi delle reflex arrivano anche a f1 e f 32 e oltre.
cio’ vuol dire che una compatta avra’ apertura massime e minime inferiori a molti obiettivi reflex.
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Spiegato il meccanismo veniamo a noi e alle nostre foto.
Cosa significa fotografare in priorita’ diaframmi ?
S
ignifica che saremo NOI, e non piu’ la macchina in automatico, a decidere l’apertura di diaframma, a scegliere se vogliamo scattare a diaframma chiuso o aperto in base alla foto che vogliamo fare..la macchina fotografica in base al diaframma che NOI scegliamo, regolera’ in automatico il tempo di otturazione.( ricordate prima?)
pero', oltre alla quantita di luce che entra, il diaframma regola un'altra cosa, che per noi e’ fondamentale, ovverosia la PROFONDITA’ DI CAMPO, cioe’ quella porzione di fotogramma che rimarra’ bene a fuoco
Anche in questo caso ci sono astruse formule matematiche che mi fanno venire la nausea per calcolare l'esatta profondita' di campo ( che varia pure a seconda della distanza focale ma non complichiamo le cose) , a noi basta sapere che :
diaframma aperto quindi numero f basso = poca profondita’ di campo
diaframma chiuso quindi numero f alto = molta profondita di campo
con tutte le vie di mezzo del caso ovviamente.cioe’ piu’ chiudete il diaframma piu aumenta la profondita' di campo e viceversa.
Per noi fotografi micologi/fungaioli saper questo e’ fondamentale perche’ avremo quasi sempre necessita’ di riprendere tutto il fungo o i gruppi di funghi bene a fuoco in tutte le loro parti; per far cio’ dovremo scegliere diaframmi abbastanza chiusi: la macchina fotografica di conseguenza, per compensare ,come detto aumentera’ il tempo di otturazione ( che magari arriva a diversi secondi), da qui nasce la necessita’ di usare il cavalletto per non avere fotografie mosse.)
In ultimo, e lo vedremo nel prossimo articolo dell’altra sezione quando parleremo dei vari tipi di fotografia micologica,nella fotografia micologica creativa invece ( che a me piace parecchio) si potra’ scegliere volutamente un diaframma molto aperto per creare appunto giochi di sfuocato molto affascinanti.
Ora posto due mie foto recenti di un Gyroporus castaneus ripreso in modo identico ma cambiando solo l'apertura dei diaframmi e potete vedere la differenza tra diaframma piu aperto e diaframma piu chiuso.
Gyroporus castaneus..diaframma chiuso a f24 come vedete tutto il fungo e tutto il sottobosco dietro e' bene a fuoco

foto creativa : stessa foto ma con diaframma aperto a f 5 ..come vedete ho scelto di mettere a fuoco solo il bordo del cappello e parte dei poi , il resto e' piacevolmente sfuocato:

Alla prossima!