I FUNGHI DI FEBBRAIO .
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I FUNGHI DI FEBBRAIO .
Ciao a tutti,
siamo arrivati al secondo appuntamento dell'anno e "quassù" stiamo uscendo da un gennaio siccitoso dove il vento e gelo non hanno lasciato scampo ai nostri amati funghi. Se vogliamo trovare qualcosa dobbiamo cercare dove un pò di umidità è rimasta: nei fondo valle lungo qualche ruscello, o in pianura lungo i fiumi dove qualche giornata di nebbia reidrata tronchi, rametti e fogliame.
In questo periodo di assenza di funghi carnosi, la nostra attenzione è attratta da altri funghi che normalmente in periodi favorevoli tralasciamo: sto parlando di tutti quei funghi lignicoli che possiamo trovare sui rami al suolo.
Molti di questi sono degli ascomiceti che appartengono alla classe Pyrenomycetes: croste o fruttificazioni stipitate o globulose di color bruno nerastro.
Nella Classe Pyrenomycetes gli aschi rivestono le pareti in una sorta di piccoli fiaschi chiamati periteci che possono essere totalmente esposti (es. Nectria) o immersi nello stroma (ex. Xylaria). I periteci di norma sono provvisti di un forellino all’apice chiamato ostiolo.
Da quest’apertura gli aschi maturi uno alla volta liberano le spore e poi collassano per lasciare il posto all’uscita del successivo asco.
In questa foto di Daldinia concetrica, fatta da Daniele, possiamo vedere i periteci: si trovano appena sotto la superficie e sono quelle palline nerastre.
siamo arrivati al secondo appuntamento dell'anno e "quassù" stiamo uscendo da un gennaio siccitoso dove il vento e gelo non hanno lasciato scampo ai nostri amati funghi. Se vogliamo trovare qualcosa dobbiamo cercare dove un pò di umidità è rimasta: nei fondo valle lungo qualche ruscello, o in pianura lungo i fiumi dove qualche giornata di nebbia reidrata tronchi, rametti e fogliame.
In questo periodo di assenza di funghi carnosi, la nostra attenzione è attratta da altri funghi che normalmente in periodi favorevoli tralasciamo: sto parlando di tutti quei funghi lignicoli che possiamo trovare sui rami al suolo.
Molti di questi sono degli ascomiceti che appartengono alla classe Pyrenomycetes: croste o fruttificazioni stipitate o globulose di color bruno nerastro.
Nella Classe Pyrenomycetes gli aschi rivestono le pareti in una sorta di piccoli fiaschi chiamati periteci che possono essere totalmente esposti (es. Nectria) o immersi nello stroma (ex. Xylaria). I periteci di norma sono provvisti di un forellino all’apice chiamato ostiolo.
Da quest’apertura gli aschi maturi uno alla volta liberano le spore e poi collassano per lasciare il posto all’uscita del successivo asco.
In questa foto di Daldinia concetrica, fatta da Daniele, possiamo vedere i periteci: si trovano appena sotto la superficie e sono quelle palline nerastre.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Altre immagini di Daldinia concentrica
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Comunissima sui ceppi marcescenti è Xylaria hypoxylon.
Molti ascomiceti hanno una forma “perfetta” con la produzione di ascospore e una forma imperfetta con la produzione di conidi.
In queste foto, X. hypoxylon è nella forma conidiofora: quella polvere bianca è formata da conidi: una forma assessuata di spora generata per gemmazione all’interno o all’estremità di particolari ife.
Nella forma ascogena, invece, tutto la fruttificazione è nera con superficie granulosa nella quale sono immersi numerosi periteci neri.
Molti ascomiceti hanno una forma “perfetta” con la produzione di ascospore e una forma imperfetta con la produzione di conidi.
In queste foto, X. hypoxylon è nella forma conidiofora: quella polvere bianca è formata da conidi: una forma assessuata di spora generata per gemmazione all’interno o all’estremità di particolari ife.
Nella forma ascogena, invece, tutto la fruttificazione è nera con superficie granulosa nella quale sono immersi numerosi periteci neri.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Altra specie è Xylaria longipes.
Si distingue dalla simile X. polimorfa per la taglia minore con fruttificazioni più slanciate e le spore di lunghezza inferiore (circa la metà).
Si distingue dalla simile X. polimorfa per la taglia minore con fruttificazioni più slanciate e le spore di lunghezza inferiore (circa la metà).
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
I rami di latifoglia sono spesso ricoperti da delle fruttificazioni globulari che erompono dalla corteccia.
Una di queste è Hypoxylon fragiforme, chiamato così perchè assomiglia ad una fragola. La sua superficie è ruvida e punteggiata per la presenza degli ostioli dei periteci.
Una di queste è Hypoxylon fragiforme, chiamato così perchè assomiglia ad una fragola. La sua superficie è ruvida e punteggiata per la presenza degli ostioli dei periteci.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Altra immagine di Hypoxylon fragiforme con microscopia di Lillo.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Simile, ma con superficie non così punteggiata è Hypoxylon fuscum.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Sui rametti di frassino possiamo trovare questo curioso pirenomicete a forma di chicco di caffè: Hysterographium fraxini
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Rovesciando qualche tronchetto, nella parte riparata a contatto del suolo è possibile trovare Bisporella citrina: un tipico ascomicete della stagione invernale.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2012
Organizzando qualche "temeraria" uscita nei boschetti di pianura come hanno fatto i nostri amici l'anno scorso, possiamo trovare ancora gli ultimi Pleurotus ostreatus
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