I FUNGHI DI MAGGIO
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO
e per finire una
Megacollybia platyphylla
foto di Vincenzo
con questa vi saluto
Daniele
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO
scusate,funghi di maggio,l'immagine della terza russula vesca?? a me' sembra la russula medullata.
lo confermerebbe la foglia in alto a destra,di pioppo tremulo.
dalle mie parti e' molto comune, val taro ALBARETO ( PR )
scusate, grazie. Giorgio Guasti
lo confermerebbe la foglia in alto a destra,di pioppo tremulo.
dalle mie parti e' molto comune, val taro ALBARETO ( PR )
scusate, grazie. Giorgio Guasti
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO
Ci siamo….arriva Maggio!!!!
È un mese che può essere assai proficuo per la crescita fungina se Giove pluvio si ricorda di fare il suo dovere….. il bosco si anima e si ha spesso la sensazione di avere un assaggio d’autunno. Le specie che potremo trovare, a parte quelle ancora tipicamente primaverili, sono in molti casi le stesse che troveremo ad Ottobre……….
Ma andiamo con ordine…
Tipicamente primaverile, bellissima e LETALE è Amanita verna var. decipiens La differenza con la specie tipo è facilmente verificabile con una goccia di KOH sulla superficie pileica, la var. decipiens ha infatti una reazione gialla molto intensa e rapida, cosa che non avviene con la specie tipo.
È un mese che può essere assai proficuo per la crescita fungina se Giove pluvio si ricorda di fare il suo dovere….. il bosco si anima e si ha spesso la sensazione di avere un assaggio d’autunno. Le specie che potremo trovare, a parte quelle ancora tipicamente primaverili, sono in molti casi le stesse che troveremo ad Ottobre……….
Ma andiamo con ordine…
Tipicamente primaverile, bellissima e LETALE è Amanita verna var. decipiens La differenza con la specie tipo è facilmente verificabile con una goccia di KOH sulla superficie pileica, la var. decipiens ha infatti una reazione gialla molto intensa e rapida, cosa che non avviene con la specie tipo.
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO
Ecco Amanita verna var. verna, questi esemplari erano totalmente indolenti al KOH....
Lo scorso anno è stato eccezionale per la quantità di ritrovamenti delle tre specie e spero di ritrovarle e di poter fare uno studio più serio insieme a Salvatore Curreli che di Amanite è un grande esperto.
Non semplice la distinzione con A. phalloides var .alba che ha reazione negativa al KOH e che dovrebbe avere un gambo non liscio come in A verna, ma screziato.
A. Verna dovrebbe essere inoltre caratterizzata da un cappello più emisferico e da un anello più alto sul gambo (sub-apicale). Non sono chiare in letteratura ulteriori differenze, come ad esempio la reazione con reagenti di tipo diverso (ad es. il fenolo). Anche la microscopia è assai simile.Lo scorso anno è stato eccezionale per la quantità di ritrovamenti delle tre specie e spero di ritrovarle e di poter fare uno studio più serio insieme a Salvatore Curreli che di Amanite è un grande esperto.
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO
Altra Amanita primaverile non comune ma “affezionata” alle sue stazioni di crescita è A. eliae, si tratta di un fungo davvero bello che cresce sotto latifoglie, piuttosto slanciato ama anche abbastanza robusto.
Si tratta di una specie presumibilmente non commestibile.
Ha dei colori abbastanza tenui, dal biancastro al crema, al nocciola chiaro, sovente con sfumature anche rosate. Ha una volva friabile di colore chiaro (ma grigia nella var. griseovelata) e poco persistente.Si tratta di una specie presumibilmente non commestibile.
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO
Ancora una Amanita che però cresce regolarmente anche in autunno, si tratta di A. lividopallescens.
È una specie molto bella e abbastanza robusta, non molto comune e spesso nei suoi estremi cromatici di non facile interpretazione.
Il colore del cappello varia infatti dal grigio-nocciola al beige al crema pur se sempre con toni molto chiari.
Eccola in due foto dai differenti cromatismi. ancora Fa parte della sezione Vaginatae e come le altre specie della stessa sezione è commestibile SOLO dopo cottura, anzi è piuttosto buona e delicata.
È una specie molto bella e abbastanza robusta, non molto comune e spesso nei suoi estremi cromatici di non facile interpretazione.
Il colore del cappello varia infatti dal grigio-nocciola al beige al crema pur se sempre con toni molto chiari.
Eccola in due foto dai differenti cromatismi. ancora Fa parte della sezione Vaginatae e come le altre specie della stessa sezione è commestibile SOLO dopo cottura, anzi è piuttosto buona e delicata.
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO
Un bel fungo che mi capita di trovare in questo periodo è il Lactarius azonites fo azonites, si caratterizza per il cappello con toni grigastri, cinerei…. È molto vicino al Lactarius fuliginosus dal quale si differenzia macroscopicamente per il gambo bianco e non concolore al cappello come in quest’ultimo.
È specie da ritenersi non commestibile.
ancora
Possiede un lattice abbastanza abbondante che inizialmente è bianco ma diventa di un bel rosa mattone, caratteristica comune a tutti i Lattari della sezione Plinthogalus cui appartiene.È specie da ritenersi non commestibile.
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO
Nei prati ai margini del bosco, ma spesso anche nel bosco fa bella mostra di se Bolbitius vitellinus= Bolbitius titubans.
È un funghetto estremamente fragile,molto comune ed anche se non è commestibile è un bellissimo soggetto fotografico, non trovate?
ancora
Quando c’è non passa inosservato……. Col suo bel colore giallo uovo si vede da lontano e per di più è sovente abbondantissimo. Non è specifico solo di questo periodo primaverile ma è infatti possibile trovarlo anche in autunno, predilige terreni concimati letame ma non disdegna residui legnosi, specie dopo piogge abbondanti.È un funghetto estremamente fragile,molto comune ed anche se non è commestibile è un bellissimo soggetto fotografico, non trovate?
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO
In questo mese fanno la loro comparsa anche i Boleti.
Molto comune è lo Xerocomus subtomentosus eccolo ancora È una specie che cresce sia sotto conifere che latifoglie, spesso abbondante.
È caratterizzata da un cappello dai cromatismi abbastanza variabili dal bruno all’ocra, al verde, dall’aspetto vellutato.Ha il gambo percorso da profonde costolature che ricordano un grossolano reticolo.
Alla sezione vira solo leggermente all’azzurro e la sua carne è gialla, caratteristica che lo differenzia macroscopicamente dal vicino Xerocomus ferrugineus.
È specie commestibile anche se non di grande pregio, tutto sommato però, se gli esemplari sono giovani e sodi non è poi così male……
Molto comune è lo Xerocomus subtomentosus eccolo ancora È una specie che cresce sia sotto conifere che latifoglie, spesso abbondante.
È caratterizzata da un cappello dai cromatismi abbastanza variabili dal bruno all’ocra, al verde, dall’aspetto vellutato.Ha il gambo percorso da profonde costolature che ricordano un grossolano reticolo.
Alla sezione vira solo leggermente all’azzurro e la sua carne è gialla, caratteristica che lo differenzia macroscopicamente dal vicino Xerocomus ferrugineus.
È specie commestibile anche se non di grande pregio, tutto sommato però, se gli esemplari sono giovani e sodi non è poi così male……
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Re: I FUNGHI DI MAGGIO
Una specie davvero bella è Boletus queletii
La carne è gialla nel cappello e nel gambo ad eccezione della base di colore tipicamente rosso barbabietola, vira al blu alla sezione e al contatto.
È una specie commestibile SOLO dopo adeguata cottura, e sinceramente, al pari dei vicini Boletus luridus e Boletus erythopus, lo trovo davvero buono………
eccolo ancora
Si tratta un Boleto della sezione dei Luridi caratterizzato da un cappello vellutato dal colore variabile dal giallo olivaceo al bruno ma con una tonalità rossiccia piuttosto evidente (matotalmente e più uniformemente rosso mattone nella varietà lateritius= B. queletii var. rubicundus), ha gambo giallo con punteggiature che, inizialmente concolori tendono a diventare rossicce.La carne è gialla nel cappello e nel gambo ad eccezione della base di colore tipicamente rosso barbabietola, vira al blu alla sezione e al contatto.
È una specie commestibile SOLO dopo adeguata cottura, e sinceramente, al pari dei vicini Boletus luridus e Boletus erythopus, lo trovo davvero buono………
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