In questo articolo d’esordio vorrei partire dalle basi, ovvero da quei piccoli accorgimenti di preparazione allo scatto, il minimo indispensabile per scattare una foto appagante; non conta quale sia l’attrezzatura, poco importa per adesso sapere se avete una vecchia compatta con le funzioni base o una reflex con molti obiettivi abbinati; questi sono accorgimenti indispensabili , in mancanza dei quali una foto sarebbe probabilmente da cestinare anche se scattata con sofisticatissime attrezzature da migliaia di euro.
Un premessa:
L’universo dei cercatori di funghi e’ variegato; troviamo infatti chi rivolge le proprie attenzioni alle sole specie commestibili trascurando tutto il resto, chi ha interesse più specificatamente scientifico, chi ancora considera i funghi come un soggetto fotografico al pari di una farfalla o di un fiore,e chi ancora vede nei funghi un piacevole contorno ad una piu spiccata passione escursionistica; molti invece sono un po tutte queste cose messe insieme.
Bene ,la fotografia, da ora la potremo chiamare micologica, e’ naturalmente influenzata dalla tipologia di appassionato che la mette in opera. Ed anch’essa necessita di approcci e tecniche diverse.
Esiste piu di un tipo di fotografia micologica a mio avviso: la fotografia creativa, la fotografia didattico-divulgativa e la fotografia ambientata. Entrero’ piu nei dettagli di ciascun tipo di fotografia nei prossimi articoli, per adesso sara’ sufficiente sapere che esse, come detto ,necessitano di tecniche e approcci diversi, ma hanno una cosa in comune: per eseguirle bene, necessitano di quegli accorgimenti base di cui parlavo all’inizio e che cerchero' di elencare qui di seguito :
Come detto in un mio post di qualche giorno fa in risposta ad una domanda, gli errori piu grossolani , quelli che rendono una foto inservibile sono tre principalmente : il mosso, il fuori fuoco e la sovraesposizione.
Cerchiamo di capire come evitarli:
Innanzi tutto un paio di consigli di carattere molto generale ma importanti:
1) controllate il settaggio della vostra macchina prima di mettervi in marcia nel bosco..noi fungaioli sappiamo bene come siamo fatti; quando vediamo un bel fungo ci sale l’adrenalina e non pensiamo ad altro..ci viene la fretta e la voglia di fotografarlo e magari non pensiamo al fatto che la macchina e’ ancora settata per la gita al mare della settimana prima, o per il compleanno dei figli o dei nipotini del giorno prima..risultato..foto compromessa; a me e' capitato molte volte
2)Non c’e’ nulla di male a voler scattare con la macchina settata completamente in automatico,in fondo la tecnologia ci viene incontro proprio per essere sfruttata..pero’ tenete in considerazione una cosa..il bosco e’ un posto al quanto difficile per i sensori di una digitale : spesso c’e’ buio,ancor peggio contrasti di luce molto accentuati,lo sfondo e’ quasi sempre molto vicino al soggetto..sono tutte cose che possono mandare in tilt i sensori anche della piu sofisticata macchina..
Dicono che la tecnologia moderna e’ intelligente..io ci credo poco perche se a una macchina fotografica faccio compiere lo stesso errore per migliaia di volte lei lo fara’ senza porsi domande..neppure l’essere umano piu’ gnucco farebbe una cosa del genere;quindi la tecnologia ha bisogno dell’intervento dell’uomo per dare i risultati sperati.
Cio premesso entriamo un po piu nel dettaglio delle cose,e di come evitare in modo semplice e senza perdere troppo tempo i tre grandi errori :
1)Il mosso: per evitare il mosso,a maggior ragione in ambienti poco luminosi come i boschi occorre che soggetti e macchina siano perfettamente fermi..ora l’unico aspetto certo della fotografia micologica e’ che i funghi non scappano via e non si muovono.
Occorre quindi fare in modo che anche la macchina sia ferma..lo scatto totalmente in automatico non vi aiuta perche’per compensare alla probabile scarsita’ di luce la macchina scegliera’ tempi di esposizione abbastanza lunghi; le mani non sono mai totalmente ferme quindi la foto risultera’ mossa ( o micromossa).si potrebbe ovviare parzialmente a cio’ con l’uso del flash ma io lo sconsiglio sempre perche i flash automatici sono poco gestibili, il soggetto e’ sempre vicino quindi si creeranno ombre innaturali ed inoltre i colori originali del fungo vengono quasi sempre alterati.Ci sono altre possibilita’ ma si entrerebbe troppo nel tecnico .
Unica soluzione e’ l’uso del cavalletto..ne basta uno da tavolo(per le compatte), che pesa pochi grammi e ha un ingombro di 10 centimetri al massimo, costano pochi euro e si infilano in qualunque tasca..se proprio non vi va di portarvelo dietro,portatevi un sacchettino di tela o di stoffa vuoto; lo potete riempire solo quando vi serve con un po di terra o con qualche pietra in modo da usarlo come piedistallo e proteggere la macchina dagli urti.(io ne porto uno dietro con del riso dentro ma ovviamente se vi da fastidio l’ingombro del cavalletto, sara' la medesima cosa)
Una volta che la macchina e’ ben ferma,usate SEMPRE l’autoscatto cosi’ non correte il rischio di muoverla schiacciando il pulsante ed usate SEMPRE( anche per funghi grandi) la funzione MACRO che da piu nitidezza di per se.
2) Messa a fuoco : con la macchina perfettamente ferma e con l’uso dell’autoscatto potrete settare la macchina in priorita’ diaframmi (io scatto quasi sempre cosi’ e anche tutte le compatte ormai hanno questa funzione nella ghiera di scelta della funzione di scatto, solitamente e’ indicato con AV) e lasciate che lei scelga il tempo di esposizione ( che sara’ spesso lungo per questo e’ obbligatorio che la macchina sia ferma)..in parole semplici e senza entrare nel tecnico ,l’apertura di diaframmi determina la profondita’ di campo, ovvero sia la porzione di foto che sara’ bene a fuoco¨
In tutte le macchine,di solito vicino all’obiettivo, ci sono dei numerini preceduti dalla lettera “ f “ , ad esempio ( f4,5 , f8 etc etc) , di nuovo senza entrare nel tecnico, piu’ alto e’ quel numerino piu sara’ ampia la parte di foto che restera' a fuoco..scegliete pure un numero alto( quindi f alto).
Come detto i sensori nel bosco non sempre sono precisi quindi sarebbe meglio regolare il punto di messa a fuoco manualmente..io di solito metto a fuoco sul bordo del cappello del fungo,di quello piu’ vicino a me nel caso di piu’ funghi,comunque anche in automatico con un “f alto” dovrebbe andare bene.
3)Esposizione..la cosa piu’ importante e’ evitare e’ la luce del sole diretta sul fungo o peggio i giochi di luci ed ombre..per far cio’ il fungo andrebbe schermato ;se non si fa questo di rischia di avere una foto totalmente o con parti di fungo bruciate e parti di fungo al buio..senza portarsi dietro pannelli se non si vuole e’ sufficiente fare ombra al fungo con il proprio corpo, o chiedere al vostro amico di farlo.Se il fungo e’ gia’ completamente all’ombra tanto meglio.
Un ultimo consiglio, accertatevi che davanti al fungo non ci siano elementi di disturbo..e’ difficile vedere nel piccolo display i fili d’erba , i rametti, le pietroline che potrebbero coprire il fungo e foto splendide verrebbero compromesse ( capitato spessissimo ed e’ una cosa molto fastidiosa)
Con questi tre/quattro piccoli semplici accorgimenti, vi renderete presto conto che che le vostre foto cambieranno gia’ in modo sostanziale, quindi recapitolando:
Settaggio macchina( da controllare prima di entrare nel bosco)e accorgimenti :
Modalita macro
Priorita diaframmi
Flash disattivato
Numero “f” alto
Cavalletto ( o equivalente)
Autoscatto
Schermatura del fungo dalla luce, con pannello o con il corpo.
Accertarsi che non ci siano oggetti tra voi e il fungo.
Ora vi mostro alcuni esempi , la stessa foto corretta e sbagliata ( non fate caso alla qualita' generale, concentratevi sugli errori) perché al di la delle parole la vista e' sempre la cosa migliore.
1) : messa a fuoco..la prima foto scattata con fuoco automatico e' evidente che il fuoco e' caduto sulle foglie in primo piano ( che ho cerchiato di nero) mentre il fungo e' rimasto fuori fuoco.
la seconda foto, con fuoco manuale, il fuoco e' cadut dove volevo, sui tubuli Del Boleto.


2) sovraesposizione : nella prima foto non ho schermato il porcino..una parte del cappello e del gambo ( cerchiata da me) e' completamente bruciata
nella seconda foto ho schermato il fungo e la stesse parti sono esposte correttamente


3) mosso : nella prima foto ho scattato senza cavalletto, nella seconda con cavalletto..la differenza e' evidente/ e ci sono anche problemi di fuoco)


4) oggetto tra macchina e fungo : fotografando questo bel Pluteus non ho fatto caso al rametto davanti..foto potenziamente valida, da cestinare ( a meno di perdite di tepo con programmi di fotoritocco che a me non piacciono molto)

Tutte le cose di cui ho accennato in questo articolo, tipo diaframmi, tempo di esposizione etc ,cechero di spiegarle voce per voce nella sezione sulla funzionalita’ della macchina fotografica.
Il prossimo articolo vorrei parlare piu nel dettaglio dei vari tipi di fotografia micologica e delle relativa problematiche e tecniche.
Essendo il mio primo articolo della sezione, attendo vostri suggerimenti/consigli/critiche in modo da migliorare fin dal prossimo.
Ciao a tutti