18.
Amanita rubescens Pers.
Luglio2110 010-1.JPG
Cappello convesso, poi più o meno piano, ottuso, con pellicola umida ma non appiccicosa in caso di pioggia; variante di colore da rosso opaco o fulvo a rosso pallido o rosa (sporco), a volte quasi alutaceo, coperto di verruche biancastre, sordide, polverose, delebili, irregolari e senza forma da umide, dure e talvolta poliedriche e sfaccettate da asciutte;
margine liscio e substriato solo quando il cappello è vecchio e umido.
Gambo pieno, fibro-carnoso, midollare, attenuato a partire dalla base ispessita; superficie
fibro-lanuginosa, rossastra chiara; finisce al di sotto in un bulbo ovoidale,
ruvido, bruno-rossastro; in una forma fessurato circolarmente, fornito di verruche decidue alto, di un rosso cupo, tracce della bordatura cancellata; in alto velo, poi anello ascendente, bianco membranoso, striato sopra, spesso punteggiato di rosso smorto sul bordo frangiato; carne fibro-carnosa, abbastanza morbida.
Lamelle piuttosto ampie, con colorazione bianca, ma arrossanti abbastanza velocemente per sfregamento, sottili, morbide; lamelle attenuate ed adnate ed strianti persino la cime del gambo; lamellule a terminazione inclinata.
Carne bianca anche sotto la pellicola del cappello, ma se rotta o sfregata
assume tonalità rossastra immutabile.
Diametro e altezza 10-14 cm; diametro del gambo 20-25 mm; spessore del cappello 10-12 mm.
Nei boschi, estate e autunno.
Odore insignificante, sapore prima mite, poi acre e molto sgradevole.
Bisogna evitare la confusione con Amanita aspera nella
forma rossastra.
Buon commestibile cotto, velenoso crudo, il fungo crudo contiene un veleno che viene distrutto da cottura ad oltre 60°, non va cotto alla piastra perchè rimarrebbero parti crude; sconsigliato ai principianti per i motivi di cui sopra e per la possibile confusione con specie tossiche.
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