Yarchagumba. ossia OLIMPIADI e FUNGHI

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Valter
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Yarchagumba. ossia OLIMPIADI e FUNGHI

Messaggio da Valter » 05 ago 2008, 09:09

Si chiama yarchagumba ed è l'ultimo asso nella manica per aumentare le prestazioni degli atleti cinesi in vista delle prossime Olimpiadi. Dopo la polemica dei giorni scorsi sul doping invisibile basato sull’utilizzo di cellule staminali somministrate per endovena agli atleti cinesi , ora sono i funghi dopanti a far crescere i sospetti sulla regolarità nella preparazione degli atleti di Pechino. Yarchagumba , infatti è il nome che viene comunemente dato al fungo prodotto dai bruchi di una larva che cresce prevalentemente sull’altopiano del Tibet e sui monti dell’ Himalaya, ad una altezza compresa tra i tremila e i cinquemila metri.
Il fungo , il cui nome scientifico e Cordyceps sinesis, si trova prevalentemente su territorio indiano e da qui viene contrabbandato in Cina . Grazie alle sue qualità rigeneranti è stato usato per 1500 anni nella medicina tradizionale cinese e tibetana. Gli effetti del fungo sono noti da tempo alle popolazioni che vivono nel Tibet e nella provincia cinese del Qinghai : una zuppa o un tè contenente estratti di Yarchagumbaaiuta a migliorare la resistenza, la capacità polmonare e la funzionalità dei reni, con benefici effetti anche sull’attività sessuale.

Estratto dal “IL GIORNALE “ del 27 luglio 2008
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Vincenzo Migliozzi
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Re: Yarchagumba. ossia OLIMPIADI e FUNGHI

Messaggio da Vincenzo Migliozzi » 05 ago 2008, 11:14

Ho trovato questo in Internet , ripreso da :

http://www.fainotizia.it/2007/07/10/cor ... a-virilita



CORDYCEPS SINENSIS: IL FUNGO DELLA SALUTE E DELLA VIRILITA’

Cordyceps sinensis: il nome latino non vi dirà niente, ma questa radice, o fungo, che cresce abbondante nel Tibet detiene l’invidiabile primato di essere funzionale a curare tutti i mali dei polmoni, enfisema e tumori compresi, e essere allo stesso tempo un ottimo tonico della vita sessuale. Molto più sano del viagra e molto meno pericoloso. Questa pianta che è molto usata nella medicina tradizionale cinese da millenni adesso è stata studiata scientificamente anche dalla medicina tradizionale che ha confermato per via empirica le sue proprietà.

In particolare si è parlato di essa alcuni giorni fa durante un importante convegno tenutosi a Roma dove si sono incontrati cattedratici italiani e cinesi, alcuni dei quali esperti nell’ago puntura e nella cura con le medicine tradizionali cinesi, come il Professor He Jialang. Docente al Zhejiang chinese medical university in Cina e noto agopuntore in Italia.

Jialang, insieme a un cattedratico italiano, il noto immunologo professor Samuele Paparo, della seconda facoltà di Medicina de La Sapienza a Roma, e insieme ad altri due accademici cinesi, padre e figlio (Yueai Ke e Chuaiti Ke) dell’Institute of mediacl reserach dell’Univesità di San Diego in California e al professor Yong Sheng Fan della Zhejiang medical chinese University, hanno lavorato insieme su questa radice per dimostrarne le sorprendenti proprietà.

Negli scorsi anni questa pianta dal nome difficile da ricordare ha ricevuto costanti e sempre maggiori attenzioni da parte dei chimici e dei biologi oltre che dei medici veri e propri.

Il segreto di questa radice sta nel riuscire a bilanciare perfettamente i linfociti Th1 e Th2 che sono molto importanti per le risposte immunitarie dell’organismo.

Polmoni di animali di laboratorio ridotti molto male per cause di vario tipo hanno riottenuto la loro elasticità dopo trattamenti con il cordyceps. E la chimica non ha fatto altro che confermare quanto i medici che curano i pazienti con le piante classiche della medicina tradizionale cinese sanno da millenni. Inoltre questa pianta potrebbe avere effetti benefici preventivi contro molte forme di tumore. Naturalmente, come su accennato, il piatto forte per la commercializzazione consiste anche nell’ essere da sempre apprezzata come un tonico vagamente afrodisiaco. Ma non da “one shot a time”, come le pastiglie blu della Pfizer, bensì come un farmaco che migliora stabilmente la vita sessuale aiutando la salute.

C’è da dire che l’eccessiva domanda di questa radice, che è venduta in Italia soprattutto via internet o in erboristerie molto specializzate, sta ponendo seri problemi ambientali al Tibet dove prevalentemente si trova.

Si vende anche una forma di parassita fungino di questa pianta che in pratica avrebbe gi stessi effetti e si spera in futuro di potere produrre il suo principio attivo in laboratorio. Così si potrà continuare a usufruire dei suoi incredibili effetti senza che i tibetani debbano lamentare troppi danni ambientali.

Dimitri Buffa


Ultimo bump di Vincenzo Migliozzi effettuato il 05 ago 2008, 11:14.

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