Hebeloma birrus Gillet

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GAcquaviva
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Hebeloma birrus Gillet

Messaggio da GAcquaviva » 20 set 2009, 12:33

Mi chiedo quale nome sia corretto.
Se è vero, com'è vero, che Hebeloma (genus) in latino è di genere neutro, ogni aggettivo (species) ad esso correlato dovrebbe essere declinato come tale, cioè come neutro.
E in Latino le parole di genere neutro al nominativo hanno la desinenza "e" o con "um", mentre quelle di genere maschile "is" o "us".
Abbiamio infatti, solo per fare qualche esempio, H.crustuliniforme, H.radicosum, H.ochroalbidum ecc., tutti regolarmente di genere neutro.
Hebeloma birrus Fr., invece, è chiaramente di genere maschile, ed è universalmente accettato da tutti gli Autori come tale: nessuno si è mai sognato di farlo diventare Hebeloma birrum... a parte Bruno Cetto (vol.1 sch.64).

A questo punto, le spiegazioni possono essere diverse.
Innanzitutto la scarsa conoscenza del Latino Classico da parte di Fries, ma soprattutto di Gillet e soci, che hanno validato, illustrato e ripubblicato le sue determinazioni.
Nell'opera del Gillet "Les Champignons qui Croissent en France" del 1878 troviamo infatti, oltre a Heeloma birrus, Hebeloma crustuliniformis Fr., Hebeloma crustuliniformis Bull., Hebeloma longicaudus Pers., Hebeloma subcollariatus B Br.
Ma allora, perchè tutti questi nomi sono stati corretti in crustuliniforme, longicaudum, subcollariatum, mentre birrus è rimasto sempre birrus?

Il termine birrus, birri in Latino significa "mantello con cappuccio", ma mi riesce difficile associare questo indumento alla specie in questione.
Secondo Cetto quel "birrum" significherebbe "bruno scuro" in Latino tardo: mai sentito.

Altra spiegazione, secondo me più probabile, è che il termine "birrus" non sia usato come aggettivo, ma come sostantivo.
A questo punto, con un piccolo sforzo di fantasia ed esulando dal Latino, il termine "birro" a me ricorda tanto il nome dialettale dato in varie parti d'Italia al "caprone".
Sì, quel simpatico animale, che sarebbe poi il maschio della capra, dotato di corna (e pronto a usarle senza economia), che puzza, appunto, come un caprone... e come un Hebeloma birrus.
Quindi, "Hebeloma caprone" sarebbe, secondo logica, la definizione giusta per questa maleodorante specie.

Attendo pareri, insulti e quant'altro. :-)))

ciao
G.A.

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Re: Hebeloma birrus o birrum?

Messaggio da mefi » 20 set 2009, 13:42

gacquaviva ha scritto:
Hebeloma birrus Fr., invece, è chiaramente di genere maschile, ed è universalmente accettato da tutti gli Autori come tale: nessuno si è mai sognato di farlo diventare Hebeloma birrum... a parte Bruno Cetto (vol.1 sch.64).

... e Saccardo in Sylloge Fungorum V: 794 (1887)

...e secondo me hanno ragione... -5178

per Fries era Agaricus birrus, quindi lui è promosso in latino classico :mm:

chissà perchè questa svista del Gillet si è protratta fino ad oggi

GAcquaviva
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Re: Hebeloma birrus o birrum?

Messaggio da GAcquaviva » 20 set 2009, 20:14

mefi ha scritto:
gacquaviva ha scritto:
... e Saccardo in Sylloge Fungorum V: 794 (1887)
Questo mie era sfuggito.

...e secondo me hanno ragione... -5178
Dipende: se "birrus" è aggettivo hanno ragione, se è sostantivo no!

per Fries era Agaricus birrus, quindi lui è promosso in latino classico :mm:
Giusto.

chissà perchè questa svista del Gillet si è protratta fino ad oggi
Insisto per il sostantivo, ma ci vorrebbe il Georges, che ho passato ai miei figli quando facevano il Liceo, e che questi hanno regolarmente venduto alla fine dello stesso. :-(((
Aspetta... la mia amica professoressa... lei ce l'ha di sicuro... FATTO!
Allora, sul Georges birrus (um) = "mantello con cappuccio" (Aug.)
Quindi esiste sia come SOSTANTIVO maschile che neutro, con lo stesso significato, e il termine è di epoca augustea.

A questo punto, hanno ragione sia Gillet (birrus) che Cetto e Saccardo (birrum).

Resta solo da capire cosa c'entra un "mantello con cappuccio" con una qualsiasi caratteristica attribuibile a un fungo e resta da spiegare il tipo di collegamento fatto a suo tempo dal buon Elias Magnus Fries. :-)))

ciao
G.A.

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Re: Hebeloma birrus o birrum?

Messaggio da mefi » 20 set 2009, 20:41

La teoria del sostantivo potrebbe essere giusta, ma mi rimane il sospetto che Gillet abbia messo al maschile erroneamente ciò che sarebbe stato neutro... (cfr. le altre specie da te citate), cercando un po' ho notato che nelle opere antiche, Gillet escluso, Hebeloma birrum viene preferito

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Re: Hebeloma birrus o birrum?

Messaggio da GAcquaviva » 21 set 2009, 00:17

mefi ha scritto:La teoria del sostantivo potrebbe essere giusta, ma mi rimane il sospetto che Gillet abbia messo al maschile erroneamente ciò che sarebbe stato neutro... (cfr. le altre specie da te citate), cercando un po' ho notato che nelle opere antiche, Gillet escluso, Hebeloma birrum viene preferito
Solo per puro spirito speculativo, e per una ricerca etimologica che nulla c'entra con la Micologia...

La nomenclatura binomiale dei vegetali e dei funghi si compone di un nome di genere (con l'iniziale maiuscola) e di un nome di specie: giusto?
Il nome della specie deriva generalmente dal Latino, dal Greco, o da nomi propri (di luoghi, di persone ecc.) più o meno latinizzati.

A questo punto, tralasciando l'ultima categoria, quella dei nomi derivati da nomi propri (ma potrei citare ad es. Tricholoma bresadolanum), troviamo due fondamentali categorie di nomi di specie: quelle espresse con un aggettivo (es. Tricholoma acerbum) e quelle espresse con un sostantivo (es. Tricholoma columbetta).

Notiamo subito che Tricholoma è neutro, quindi l'aggettivo acerbum (acerbo, aspro, acre) viene ugualmente declinato come neutro. Questa è una regola fondamentale della Lingua Latina: l'aggettivo assume lo stesso genere del sostantivo a cui si riferisce.
Nessuno si è mai sognato, infatti, di scrivere "Tricholoma acerbus".

Nel caso di Tricholoma columbetta, invece, accanto al genere Tricholoma (sempre neutro), troviamo un altro sostantivo: columbetta (colombina, piccola colomba) che è, vedi caso, femminile e non neutro.
Altro caso: Tricholoma colossus, dove evidentemente il termine colossus (colosso, oggetto molto grande) è usato come sostantivo, infatti è maschile, e non come aggettivo, perchè in tal caso dovrebbe assumere lo stesso genere del sostantivo (Tricholoma) a cui si riferisce.

Venendo quindi al "nostro" Hebeloma birrus, a parte il fatto che non esiste in Latino l'aggettivo birrus (e neanche birrum), mentre esiste solo il sostantivo birrus/um, penso proprio che ci troviamo di fronte a una specie definita con un sostantivo, quindi a questo punto la denominazione valida sembra essere proprio la prima riconosciuta, cioè quella del Fries di Agaricus birrus, poi ricombinato in Hebeloma birrus, ma senza cambiare il genere perchè si trattava di un sostantivo.

Quel che continuo a chiedermi è cosa volesse esprimere Fries con "Hebeloma (o Agaricus, a scelta) a forma di mantello con cappuccio". Non ha molto senso!

Vabbè... chiacchiere notturne in libertà...
Non prendermi sul serio!
Approposito... quant'era buono quel Gewurz Traminer... peccato che facciano delle bottiglie così piccole! :-)))

ciao
G.A.

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