FORUM FUNGHI E MICOLOGIA

1878 - C.C.Gillet - Les Champignons qui croissent en France (scusate la pessima pronuncia...)
Tav. (senza numero) (allegata)
Amanita pellita Secr.

Da <http://www.mycobank.org>
Result of query (click on items for details; 2 record(s) found):

1. Amanita pellita Paulet ex Bertill. 1866 [LEG; MB450775]
2. Amanita pellita Secr. [INV; MB158091]

Il numero 1 (Paulet ex Bertill.) è ampiamente documentato e sinonimizzato con A.strobiliformis (ex solitaria)
Non abbreviated authority: Paulet ex Bertillon
Bibliography: Dechambre, 1866, Dict. Encycl. Sci. Méd. 3:500.
Year of publication: 1866
Status of the name: basionym; legitimate
MycoBank's opinion: this name is a synonym of Amanita strobiliformis (Paulet ex Vittad.) Bertill. 1866 (MB153038)

Sul numero 2, invece, Mycobank non fornisce molte spiegazioni:
Non abbreviated authority: Secretan
Year of publication: unknown
Status of the name: basionym; invalid
MycoBank's opinion: none

Siamo quindi di fronte a un basionimo invalido... ma allora, cos'è quel fungo disegnato dal buon Gillet?

Spulciando un po' per il web, ho trovato questi due siti che ne parlano, sinonimizzando A.pellita Secr. con A.pelioma Bas, anche se...
guardate i siti e giudicate voi!

<http://www.eticomm.net/~ret/amanita/spe ... lioma.html>
<http://www.mushroomexpert.com/amanita_pelioma.html>

Solo una foto in b/n nel primo sito ricorda un po' la specie disegnata da Gillet, ma per il resto non mi sembra che le somiglianze siano molte, a partire dal portamento, proseguendo con i colori (lamelle comprese), l'anello e... insomma tutto!

E allora?
Cosa voleva rappresentare Gillet con questa accurata tavola?

A voi la palla! :-)

Ecco quel che recita Index Fungorum :



Amanita strobiliformis subf. pellita (Paulet ex Bertill.) Neville & Poumarat, Docums Mycol. 26(no. 101): 65 (1996)


Basionym:
Amanita pellita Paulet ex Bertill.

Citations in published lists:
Index of Fungi 6: 705

Position in classification:
Amanitaceae, Agaricales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi




Ciao da Enzo.

Allego immagine di Amanita strobiliformis subfo. pellita.

Fin qui c'ero già arrivato... ma questa è Amanita pellita Paulet ex Bertill. sinonimizzata da tutti con Amanita strobiliformis... e siamo d'accordo.

L'oggetto misterioso, invece, è Amanita pellita Secr. (autore che peraltro risulta chiaramente riportato nella tavola del Gillet).

A quanto pare, le due specie hanno caratteristiche diverse... sempre ammesso che questa fantomatica Amanita pellita Secr. esista... :-)))

Se non ricordo male, a Sydney furono invalidate tutte le nomenclature assegnate a suo tempo dal Secretan, perchè lo stesso aveva usato spesso e volentieri nomenclature trinomiali (es. Amanita umbrino lutea) e non binomiali come dettato da Linneo.
Così il poveretto, molto dopo la sua morte, fu messo nella "black list" e gli fu negata anche la paternità di quelle specie a cui aveva validamente assegnato nome e cognome.

Ecco come lo trattarono: Louis Secretan fu il primo ad usare il nome di Amanita phalloides (prima di allora era Fungus phalloides, Amanita viridis o Agaricus phalloides), ma neanche questo gli fu riconosciuto: guarda qui:

The death cap was first described by French botanist Sébastien Vaillant in 1727, who gave a succinct phrase name "Fungus phalloides, annulatus, sordide virescens, et patulus", which is still recognizable as the fungus today (Vaillant 1727).
Though the scientific name phalloides means "phallus-shaped", it is unclear whether it is named for its resemblance to a literal phallus or the stinkhorn mushrooms Phallus. In 1821, Elias Magnus Fries described it as Agaricus phalloides, but included all white Amanitas within its description (Fries 1821).
Finally in 1833, Johann Heinrich Friedrich Link settled on the name Amanita phalloides (Link 1833), after Persoon had named it Amanita viridis thirty years earlier (Persoon 1797, Persoon 1801).
Although Louis Secretan's use of the name Amanita phalloides predates Link's, it has been rejected for nomenclatural purposes because Secretan's works did not use binomial nomenclature consistently (Donk 1962, Demoulin 1974); some taxonomists have, however, disagreed with this opinion (Singer et al. 1962, Machol 1984).

a domani
G.

Ciao,
Secretan descrive nel suo "Mycographie suisse ou description des champignons qui croissent en Suisse, particulierement dans le Canton de Vaud, aux environs de Lausanne" la stessa specie di Paulet:

Grazie!
Sto scaricando il libro dal solito sito di biodiversity, così mi vado a vedere per esteso cosa ne dice il Secretan.
Quindi posso senz'altro procedere con Amanita strobiliformis... anche se qualche dubbio rimane.

Ma probabilmente la scarsa fedeltà di questi disegni al typus era dovuta al fatto che molti, Gillet compreso, disegnavano "a memoria" o "per sentito dire", senza avere a disposizione alcun esemplare "vero", o addirittura senza averne mai visto uno. :-)))

ciao e grazie ancora
G.

gacquaviva ha scritto:Grazie!
Sto scaricando il libro dal solito sito di biodiversity, così mi vado a vedere per esteso cosa ne dice il Secretan.
Quindi posso senz'altro procedere con Amanita strobiliformis... anche se qualche dubbio rimane.

Ma probabilmente la scarsa fedeltà di questi disegni al typus era dovuta al fatto che molti, Gillet compreso, disegnavano "a memoria" o "per sentito dire", senza avere a disposizione alcun esemplare "vero", o addirittura senza averne mai visto uno. :-)))

ciao e grazie ancora
G.

Ciao, il libro del Secretan è molto interessante a mio parere, le descrizioni sono molto particolareggiate!