Lepista nuda
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Lepista nuda
Lepista nuda (Bull.) Cooke (1871)
Il micologo francese Pierre Bulliard descrisse questa specie nella sua opera “Herbier de la France” del 1790 come Agaricus nudus, riferendo che era comune nei boschi tutto l'anno.
Scrisse di due varietà: una le cui lamelle e il cappello sono inizialmente viola chiaro e maturano fino al bordeaux, l'altra con lamelle color vino che si intensifica di colore con l'età.
Aggiunse che la prima varietà era spesso confusa con Cortinarius violaceus, sebbene avesse un cappello "nudo" e nessun velo a ragnatela a differenza dell’altra specie.
Il naturalista inglese James Bolton le diede il nome Agaricus bulbosus nel suo “An History of Fungusses growing about Halifax” nel 1792.
Notò che era rara nella regione, sebbene ne avesse trovati alcuni esemplari a Ovenden.
Bulliard, 1790 (Agaricus nudus)
Il micologo francese Pierre Bulliard descrisse questa specie nella sua opera “Herbier de la France” del 1790 come Agaricus nudus, riferendo che era comune nei boschi tutto l'anno.
Scrisse di due varietà: una le cui lamelle e il cappello sono inizialmente viola chiaro e maturano fino al bordeaux, l'altra con lamelle color vino che si intensifica di colore con l'età.
Aggiunse che la prima varietà era spesso confusa con Cortinarius violaceus, sebbene avesse un cappello "nudo" e nessun velo a ragnatela a differenza dell’altra specie.
Il naturalista inglese James Bolton le diede il nome Agaricus bulbosus nel suo “An History of Fungusses growing about Halifax” nel 1792.
Notò che era rara nella regione, sebbene ne avesse trovati alcuni esemplari a Ovenden.
Bulliard, 1790 (Agaricus nudus)
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Re: Lepista nuda
Il micologo tedesco Paul Kummer la collocò nel genere Tricholoma nel 1871, lo stesso anno in cui il botanico inglese Mordecai Cubitt Cooke la collocò in Lepista.
Fu conosciuta con questi nomi per molti anni, con alcuni autori che accettarono Lepista e mentre altri mantenevano la specie in Tricholoma.
Nel 1969 Howard E. Bigelow e Alexander H. Smith esaminarono il genere Lepista e lo riclassificarono come un sottogenere di Clitocybe.
Il micologo finlandese Harri Harmaja ha appoggiato la sinonimia di Lepista con Clitocybe, con C. nebularis come specie tipo di quest'ultimo genere.
Quindi la specie è stata poi chiamata Lepista nuda oppure Clitocybe nuda.
Bolton, 1791 (Agaricus bulbosus)
Fu conosciuta con questi nomi per molti anni, con alcuni autori che accettarono Lepista e mentre altri mantenevano la specie in Tricholoma.
Nel 1969 Howard E. Bigelow e Alexander H. Smith esaminarono il genere Lepista e lo riclassificarono come un sottogenere di Clitocybe.
Il micologo finlandese Harri Harmaja ha appoggiato la sinonimia di Lepista con Clitocybe, con C. nebularis come specie tipo di quest'ultimo genere.
Quindi la specie è stata poi chiamata Lepista nuda oppure Clitocybe nuda.
Bolton, 1791 (Agaricus bulbosus)
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Re: Lepista nuda
Uno studio genetico del 2015 ha mostrato che i generi Collybia e Lepista sarebbero strettamente correlati al clade centrale di Clitocybe, ma che tutti e tre i generi sono polifiletici, con molte specie in lignaggi distanti da altre specie dello stesso genere e invece più strettamente correlate agli altri due generi.
Per complicare le cose, Lepista nuda non sarebbe strettamente correlato al gruppo centrale, comprendente la specie tipo, di Lepista.
Alvarado e colleghi hanno evitato di definire i generi ma hanno proposto diverse opzioni e hanno evidenziato la necessità di un'analisi più ampia.
Krombholz, 1831 (fig. 27-29, Agaricus nudus)
Per complicare le cose, Lepista nuda non sarebbe strettamente correlato al gruppo centrale, comprendente la specie tipo, di Lepista.
Alvarado e colleghi hanno evitato di definire i generi ma hanno proposto diverse opzioni e hanno evidenziato la necessità di un'analisi più ampia.
Krombholz, 1831 (fig. 27-29, Agaricus nudus)
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Re: Lepista nuda
In seguito, uno studio del 2023 ha riassegnato la specie al genere Collybia.
Price, 1864 (Agaricus nudus)
Price, 1864 (Agaricus nudus)
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Re: Lepista nuda
Sinonimi
Agaricus bulbosus Bolton (1792)
Agaricus nudus Bull. (1790)
Clitocybe nuda (Bull.) H.E. Bigelow & A.H. Sm. (1969)
Collybia nuda (Bull.) Z.M. He & Zhu L. Yang (2023)
Cortinarius nudus (Bull.) Gray (1821)
Gyrophila nuda (Bull.) Quél. (1886)
Hypophyllum ianthinum Paulet (1808)
Rhodopaxillus nudus (Bull.) Maire (1913)
Tricholoma nudum (Bull.) P. Kumm. (1871)
Tricholoma personatum var. nudum (Bull.) Rick (1961)
Léveillé & Paulet, 1855 (Hypophyllum ianthinum)
Agaricus bulbosus Bolton (1792)
Agaricus nudus Bull. (1790)
Clitocybe nuda (Bull.) H.E. Bigelow & A.H. Sm. (1969)
Collybia nuda (Bull.) Z.M. He & Zhu L. Yang (2023)
Cortinarius nudus (Bull.) Gray (1821)
Gyrophila nuda (Bull.) Quél. (1886)
Hypophyllum ianthinum Paulet (1808)
Rhodopaxillus nudus (Bull.) Maire (1913)
Tricholoma nudum (Bull.) P. Kumm. (1871)
Tricholoma personatum var. nudum (Bull.) Rick (1961)
Léveillé & Paulet, 1855 (Hypophyllum ianthinum)
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Re: Lepista nuda
Eccola dal vero.
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Re: Lepista nuda
Resta un bellissimo fungo, al di la’ dei tortuosi percorsi tassonomici. Ammiro foto e tavole, che ben colgono il suo aspetto.
Grazie Andrea e pure a Gianca!
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