Charles David Badham (27/08/1805 – 14/07/1857)
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Charles David Badham (27/08/1805 – 14/07/1857)
Charles David Badham (27/08/1805 – 14/07/1857)
Charles David Badham è stato uno scrittore, medico, entomologo e micologo inglese.
Fu uno dei primi membri della Société entomologique de France e pubblicò un opuscolo mentre si trovava in Francia affermando che gli insetti mancavano di intelligenza o sensi, essendo governati interamente dall'istinto cieco.
Recensioni contemporanee suggeriscono che gli entomologi britannici tenessero in poco conto la sua tesi.
Ebbe più successo come micologo, scrivendo “Treatise on the esculent funguses of England”, un trattato ben accolto, pubblicato nel 1847.
Sembra che si fosse interessato all'argomento dopo aver visitato i mercati dei funghi in Italia.
Mangiare funghi spontanei era considerato un passatempo eccentrico e pericoloso in Inghilterra all'epoca e il libro attirò un certo interesse popolare, anche se solo come curiosità.
L'edizione originale conteneva tavole a colori della nota illustratrice micologica Anna Maria Hussey.
Una seconda edizione postuma fu pubblicata nel 1863, curata dal micologo Frederick Currey.
Badham si interessò ai funghi in generale, così come ai mixomiceti, inviando raccolte insolite al principale micologo inglese dell'epoca, il reverendo M.J. Berkeley.
I generi di mixomiceti Badhamia e Badhamiopsis prendono il nome da lui, così come qualche specie di funghi, incluso l’attuale Leucoagaricus badhamii.
Le sue collezioni di funghi si trovano nell'erbario micologico dei Royal Botanic Gardens, Kew.
Circa 500 acquerelli di funghi dipinti da sua moglie Anna sono stati presentati al Museo Haslemere.
A treatise on the esculent funguses of England -> https://www.biodiversitylibrary.org/ite ... 9/mode/1up
Charles David Badham è stato uno scrittore, medico, entomologo e micologo inglese.
Fu uno dei primi membri della Société entomologique de France e pubblicò un opuscolo mentre si trovava in Francia affermando che gli insetti mancavano di intelligenza o sensi, essendo governati interamente dall'istinto cieco.
Recensioni contemporanee suggeriscono che gli entomologi britannici tenessero in poco conto la sua tesi.
Ebbe più successo come micologo, scrivendo “Treatise on the esculent funguses of England”, un trattato ben accolto, pubblicato nel 1847.
Sembra che si fosse interessato all'argomento dopo aver visitato i mercati dei funghi in Italia.
Mangiare funghi spontanei era considerato un passatempo eccentrico e pericoloso in Inghilterra all'epoca e il libro attirò un certo interesse popolare, anche se solo come curiosità.
L'edizione originale conteneva tavole a colori della nota illustratrice micologica Anna Maria Hussey.
Una seconda edizione postuma fu pubblicata nel 1863, curata dal micologo Frederick Currey.
Badham si interessò ai funghi in generale, così come ai mixomiceti, inviando raccolte insolite al principale micologo inglese dell'epoca, il reverendo M.J. Berkeley.
I generi di mixomiceti Badhamia e Badhamiopsis prendono il nome da lui, così come qualche specie di funghi, incluso l’attuale Leucoagaricus badhamii.
Le sue collezioni di funghi si trovano nell'erbario micologico dei Royal Botanic Gardens, Kew.
Circa 500 acquerelli di funghi dipinti da sua moglie Anna sono stati presentati al Museo Haslemere.
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Re: Charles David Badham (27/08/1805 – 14/07/1857)
Dai, si era riciclato bene dopo aver “toppato” circa gli insetti. A sua discolpa bisogna dire che l’argomento era veramente ostico perché all’epoca gli strumenti ed i metodi di indagine erano scarsi, imprecisi e c’era una diffusione probabilmente limitata su veri studi precedenti circa i sensi, risposte intellettive degli insetti. Una conoscenza ancora in divenire in cui anche la scienza era nettamente antropocentrica e tutti i viventi erano rapportati all’uomo per stabilire il loro valore nella vita sulla terra.
Bellissime le tavole della moglie Anna Maria, in compenso!
Grazie
Bellissime le tavole della moglie Anna Maria, in compenso!
Grazie
Re: Charles David Badham (27/08/1805 – 14/07/1857)
Il volume che hai linkato è la seconda edizione - questo invece è un link alla prima.
Fa differenza, perché quella del 1863 non solo non contiene le tavole di A. M. Hussey, ma neanche più quel frontespizio interessante che hai allegato.
Lo ri-riporto qui, inclusa la didascalia, per una serie di meriti:
Innanzitutto la scelta di includere un frontespizio al suo volume sui miceti inglesi che ritrae due tipologie da lui stesso specificate come non-inglesi, che è curiosa (ma lui era un tipo molto bizzarro, basta leggere il suo volume dedicato all'ittiofagia: una cornucopia di considerazioni eclettiche o arcane, per sua espressa intenzione). Finché ci si sofferma sul nome dell'esecutore di questi due ritratti di funghi, che lui stesso circostanzia nella nota sulla seconda specie (a p. 120 del testo - la specie non figura nella seconda edizione): si tratta infatti di un'artista piuttosto noto, con cui deve aver fatto amicizia nei suoi viaggi da Gran Tour: l'acquarellista Thomas Hartley Cromek, conosciuto perlopiù per le sue viste, per noi ormai quasi stereotipate, di rovine romane (domicilio elettivo confermato infatti nella firma dell'artista) - la tavola viene dunque inclusa per il suo prestigio artistico.
L'altra curiosità è che le due tipologie sono associate dal fatto di essere, come specifica la didascalia di Badham, sporofori "artificali", nati cioè in condizioni innaturali: i primi sorti dai vimini di una cesta contenente foglie di té (e non è dato sapere di quale eventuale specie di fungo si tratti, Badham si limita a ipotizzare un qualche Coprinus), e i secondi da un cioccco di "cob-nut tree", arso allo scopo di farli nascere. E questa descrizione, combinato alla localizzazione romana della tavola, ci illumina di quale specie di fungo si tratta: è il singolare "Sfogatello di Noccia" (secondo lo spelling che riporta Badham), Polyporus corylinus (Mauri), descritto come molto ambito per farne regalo in quel dei Castelli romani dell'epoca, e con i ciocchi stessi in vendita al mercato a 15 o 16 pauli l'uno.
Ma... la Hussey, illustratrice delle tavole della prima edizione, e la moglie Anna, pittrice di fungi - sono dunque la stessa persona?Raffaella13 ha scritto: ↑28 ago 2022, 14:09
Bellissime le tavole della moglie Anna Maria, in compenso!
Purtroppo gli acquerelli di cui dici non sono tra le prime collezioni di cui il museo offre tentativamente la consultazione online. Ma quelle presenti nel nella prima edizione di Badham (pubblicate senza attribuzione per il disegno) sono effettivamente più accattivanti di quelle di tale W. Fitch, creditato in quelle della seconda...
Insomma, bel post, pieno di spunti - grazie!
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Re: Charles David Badham (27/08/1805 – 14/07/1857)
Ho omesso di inserire il link: è questo.progosk ha scritto: ↑28 ago 2022, 16:56Il volume che hai linkato è la seconda edizione - questo invece è un link alla prima.
Ho risalito le fonti delle segnalazioni inserite nella scheda Wikipedia di Badham, da cui nasce l'ambiguità sull'identità di Anna, la consorte di Badham, rispetto ad Anna Maria Hussey, e: non sono la stessa persona.progosk ha scritto: ↑28 ago 2022, 16:56Ma... la Hussey, illustratrice delle tavole della prima edizione, e la moglie Anna, pittrice di fungi - sono dunque la stessa persona?Raffaella13 ha scritto: ↑28 ago 2022, 14:09
Bellissime le tavole della moglie Anna Maria, in compenso!
La Hussey non viene esplicitata nel volume di Badham come esecutrice delle 20 tavole (la cita solo come amica in procinto di pubblicare il libro suo, Illustrations of British Mycology), ma la cosa è ampiamente riferita dalle fonti coeve.
La notizia delle 500 tavole a firma della moglie di Badham viene invece dal volume di G. C. Ainsworth, Brief Biographies of British Mycologists, in cui viene riferita la donazione delle tavole al Haslemere, ma non si cita l'autrice/moglie per nome. Da altre fonti genealogiche si trova che si tratta di Anna Hume, quindi non A. M. Hussey.
(A. Hume rimane dunque illustratrice micologica tutta da scoprire...)
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Re: Charles David Badham (27/08/1805 – 14/07/1857)
Dalla lettura completa della pagina Wikipedia è evidente che non siano la stessa persona, e sinceramente anch’io davo per scontato che fossero persone diverse.
Chiedo venia per aver riportato solo una parte del testo.
Chiedo venia per aver riportato solo una parte del testo.
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Re: Charles David Badham (27/08/1805 – 14/07/1857)
hai ragione - mi sono accorto solo dopo che era WP la tua fonte primaria.
Non solo: già recensori dell'epoca si chiedevano come mai avesse scelto di sottacere l'apporto della sua "amica"... (La quale merita attenzioni al di là della sua frequentazione di Badham - a presto!)progosk ha scritto: ↑29 ago 2022, 21:51La Hussey non viene esplicitata nel volume di Badham come esecutrice delle 20 tavole (la cita solo come amica in procinto di pubblicare il libro suo, Illustrations of British Mycology), ma la cosa è ampiamente riferita dalle fonti coeve.
La scelta di Currey di sostituirle nella seconda edizione con quelle più "di servizio" di Fitch viene spiegato da lui stesso nell'introduzione: l'editore aveva richiesto di abbassare il costo di produzione del volume, e così Currey ha redatto le specie non-italiane (insieme al pregiato frontespizio di Cromek) e procurato illustrazioni più economiche.