Le lito-/xilografie micologiche di M.C. Escher (1926-1961)

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progosk

Le lito-/xilografie micologiche di M.C. Escher (1926-1961)

Messaggio da progosk » 25 mag 2021, 08:16

Conosciuto per opere che solitamente piegano situazioni osservate dal vero a composizioni dalla spettacolare (e spesso paradossale) logica grafico-geometrica, M.C. Escher prestava da sempre una grande attenzione ai fenomeni e le specie naturali. Mentre si conoscono le sue opere dedicate ad animali, insetti, conchiglie e piante, sono perlopiù sfuggite le sue illustrazioni di alcuni esemplari dal regno dei funghi. Forse perché il più delle volte gli sono riservati spazi a margine dell’opera, come in questa tavola dalle Spaventose avventure di Scholastica del 1931


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o in questo “3° Giorno della Creazione” del 1926


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Ma talvolta basta un angolo, come per esempio nel suo famosissimo “Cascata” del 1961


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per notare l'occhio dell’attento naturalista, come dimostra ancora meglio questo studio preparatorio (di vent'anni prima) di varie specie di lichene per il quadro:


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Rimane agli atti almeno un opera di Escher in cui il fungo si erge protagonista. Nella serie di immagini evocative concepite dal suo amico letterato G.J. Hoogewerff mentre erano entrambi residenti a Roma, le XXIV Emblemata, pubblicate nel 1932 e sopravissute in pochissimi esemplari, Escher riprende un format che ebbe fortuna e diffusione dalla metà del ‘500 (a partire dal capostipite celebre di Andrea Alciato), la collezioni di icone moraleggianti.


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Questi “emblemi” sono intesi far riflettere ai signicati a cui alludono, da una parte per mezzo dell’immagine, e dall’altra per un motto o una frase accompagnatoria. Hoogewerff ed Escher optano nell’immagine 16 della serie per un soggetto denominato “Paddestoel”, cioè “Agarico”:


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Il motto in latino e la breve poesia (in un fiorito, arcaiggiante olandese, di Hoogewerff, pubblicate sotto il pseudonimo A.E. Drijfhout), si traducono in:

Da umori dissolti fiorisce bellezza

Cresciuta in segreto,
riverbero notturno,
mi ergo dal marcio:
splendente abominio.


Si sa che Escher soffriva di periodi di profonda depressione durante il suo pur produttivissimo periodo di residenza in Italia (dal 1924 al 1935). Che il suo amico abbia voluto incentivare, in maniera emblematica, un suo risorgere dalla dissoluzione mentale in cui lo vedeva precipitare?


LINKS:
- E. Kersten (2017), Toadstool (Emblemata)
- D. N. Hak (2016), Story of Escher -> Emblemata
- XXIV Emblemata consultabile online
- le prove di stampa di XXIV Emblemata in vendita c/o Antiquariaat Acanthus (p.6)
- le Emblemata Nova di A. Friedrich
- De Vreeselijke Avonturen van Scholastica, all'asta c/o Venduehuis
- "Waterfall", all'asta c/o Christies

Franco Meiattini
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Re: Le lito-/xilografie micologiche di M.C. Escher (1926-1961)

Messaggio da Franco Meiattini » 25 mag 2021, 15:37

Escher è il simbolo dell'assurdo, ma disegnava veramente bene! Si vede anche in questi disegni naturalistici... cjhc

Queletia mirabilis
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Re: Le lito-/xilografie micologiche di M.C. Escher (1926-1961)

Messaggio da Queletia mirabilis » 25 mag 2021, 18:37

Ma guarda, non sapevo che questo genere letterario si chiamasse così.
Lo trovo un po' inquietante, adatto ad ambienti esoterici.
La cascata, malgrado non sapessi il nome dell'autore, è famosa e mi era già capitata di vederla.
Sempre interessante quello che ci proponi.
-5327

progosk

Re: Le lito-/xilografie micologiche di M.C. Escher (1926-1961)

Messaggio da progosk » 25 mag 2021, 20:09

Queletia mirabilis ha scritto:
25 mag 2021, 18:37
non sapevo che questo genere letterario si chiamasse così.
Lo trovo un po' inquietante, adatto ad ambienti esoterici.
Si, mi sembrano imparentate coi tarocchi, ce ne sono di essenziali, un po' come quel che tentano Escher e Hoogewerff, ma anche di molto arzigogolate/arcane; ignoravo anch'io l'esistenza di questo genere di laici "santini" (e della sua lunga fortuna pan-europea...)

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