Calocybe gambosa (Fr.) Donk (1962)
Inizialmente descritto come Agaricus gambosus da Elias Magnus Fries nella sua opera del 1821 Systema Mycologicum, con il suo epiteto specifico derivato da un termine latino per "piede clavato" in relazione al suo gambo ingombrante.
Fries prese come riferimento anche la descrizione di Carolus Clusius in Rariorum plantarum historia (1601).
Successivamente fu chiamato Tricholoma gambosum da Paul Kummer nel 1871, prima di essere riclassificato come Calocybe gambosa da Marinus Anton Donk nel 1962.
Il nome del genere deriva dai termini del greco antico kalos "grazioso" e cubos "testa".
Sinonimi citati:
Agaricus gambosus Fr. (1821)
Tricholoma gambosum (Fr.) P. Kumm. (1871)
Testo e tavola di Clusius (1601)
Calocybe gambosa
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Calocybe gambosa
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Re: Calocybe gambosa
Giusto per capire, Fries prese come riferimento il testo di Cluius per l'identificazione del fungo, oppure per la scelta dell'epiteto gambosum, intendi?
Nel caso secondo sarebbe un simpatico qui pro quo, che Fries avesse ritenuto rilevante quel "gambaia" che compare due volte nella trascrizione del nome ungherese del fungo - perché si tratta in realtà di un mero refuso :-D : Clusius sta referendo che all'epoca anche in Ungheria, come presso i tedeschi, li chiamano "fungi di San Giorgio", e nella stampa del testo, il plurale del ungherese "gomba" (= fungo), e cioè "gombaia", viene reso erroneamente [Szent Gyewrgi] gambaia...
Ho poi un'altro dubbio, relativo alle figure acquarellate che dovevano accompagnare il testo di Clusius: il foglio in cui compare il fungo in questione (come confermato in questo elenco, per esempio) dovrebbe essere il foglio 18 - ma... i due esemplari in fondo al foglio, a te sembrano riferibili a C. gambosa? Non assomiglia in nulla alle due immagini (da incisione) che figurano in quella pagina nel testo stampato... sbaglio?
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Re: Calocybe gambosa
Questo sarebbe da chiedere a Friesprogosk ha scritto: ↑19 mar 2021, 20:27Giusto per capire, Fries prese come riferimento il testo di Cluius per l'identificazione del fungo, oppure per la scelta dell'epiteto gambosum, intendi?
Nel caso secondo sarebbe un simpatico qui pro quo, che Fries avesse ritenuto rilevante quel "gambaia" che compare due volte nella trascrizione del nome ungherese del fungo - perché si tratta in realtà di un mero refuso :-D : Clusius sta referendo che all'epoca anche in Ungheria, come presso i tedeschi, li chiamano "fungi di San Giorgio", e nella stampa del testo, il plurale del ungherese "gomba" (= fungo), e cioè "gombaia", viene reso erroneamente [Szent Gyewrgi] gambaia...

che comunque considerava confusa la vera identità di Agaricus georgii.
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Re: Calocybe gambosa
Infatti non trovando corrispondenza nelle figure acquarellate ho usato l’incisione presente nel testo.progosk ha scritto: ↑19 mar 2021, 20:27Ho poi un'altro dubbio, relativo alle figure acquarellate che dovevano accompagnare il testo di Clusius: il foglio in cui compare il fungo in questione (come confermato in questo elenco, per esempio) dovrebbe essere il foglio 18 - ma... i due esemplari in fondo al foglio, a te sembrano riferibili a C. gambosa? Non assomiglia in nulla alle due immagini (da incisione) che figurano in quella pagina nel testo stampato... sbaglio?
Tra l’altro vengono citate 4 specie per la figura acquarellata in questione ma io ne vedo solo due.

Re: Calocybe gambosa
Quel foglio 18 è tutto strano... nel senso che contiene informazioni contradittorie/sconclusionate: in cima al foglio annuncia "Primi generis esculenta" e le due Gyromitra subito sotto sono numerate... 3 e 4. La numerazione negli altri fogli spesso parte da sotto, e tende ad andare da sinistra verso destra in uno zig-zag, a salire, per cui ti chiedi: OK, i numeri 1 e 2 di questo "primo genere edule", dove sono? Guardando in basso allo stesso foglio, tra gli altri due esemplari ritratti in basso si trova effettivamente un 2, mentre l'1 latita, ma... guardando le annotazioni scritte, a metà del foglio, appena sopra quella specie di vescia (?) bianca, vedo scritto "Tertii generis esc", cioè dal primo genere saltiamo al terzo (il secondo genere edule nn l'ho trovato da nessuna parte, e neanche negli elenchi), e infine sopra i due funghi (quelli segnati "2") disegnati in basso, c'è scritto "IIII • Gen", cioè dal terzo siamo già al quarto genere edule. Nel testo stampato, il fungo di S. Giorgio è specificato come terzo genere... e quindi corrisponderebbe a quella specie di pallina bianca??
A meno che... ora che ci penso/riguardo, e improvvisondo piccola ricomposizione grafica, non di pallina si tratti?
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Re: Calocybe gambosa
Nel frattempo, altre due tavole seicentesche (1623-1628) della specie (determinazione di D. Pegler), dal ritrovato Codice micologico di Cesi, a cui Fries non ebbe purtroppo accesso:
f 103-969, "Crassus Bulbipes Odore Prunoli Mense Julij - Carsolanus Carnosus" [Calocybe gambosa]

f 105-969, "Crassi Fungus alter" [Calocybe gambosa]

f 103-969, "Crassus Bulbipes Odore Prunoli Mense Julij - Carsolanus Carnosus" [Calocybe gambosa]

f 105-969, "Crassi Fungus alter" [Calocybe gambosa]

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Re: Calocybe gambosa
In effetti pare quello