Chalciporus piperatus (Bull.) Bataille (1908)
Il micologo francese Pierre Bulliard descrisse la specie come Boletus piperatus nel 1790.
Nella sua storia tassonomica, è stato trasferito ai generi Leccinum (Samuel Frederick Gray, 1821), Viscipellis (Lucien Quélet, 1886), Ixocomus (Quélet, 1888), Suillus (Otto Kuntze, 1898) e Ceriomyces (William Alphonso Murrill, 1909). Fu riclassificato e ricevette il suo attuale nome binomiale nel 1908 da Frédéric Bataille quando ne fece la specie tipo del genere Chalciporus da lui circoscritto.
Il nome della specie “piperatus” significa "pepato" in latino.
Bulliard, 1790
Chalciporus piperatus
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Chalciporus piperatus
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Re: Chalciporus piperatus
Sowerby, 1797
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Re: Chalciporus piperatus
Fries, 1861
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Re: Chalciporus piperatus
Batsch, 1786 (come Boletus ferruginatus, tavola indicata da Quélet e Murrill)
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Re: Chalciporus piperatus
Rostkovius, 1817
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Re: Chalciporus piperatus
Roques, 1841
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Re: Chalciporus piperatus
Chalciporus piperatus è una specie del genere Chalciporus, con cui il genere Buchwaldoboletus forma un gruppo di funghi che è una precoce propaggine evolutiva delle Boletaceae. Molte specie di questo gruppo sembrano essere parassite.
Sono state descritte alcune varietà di questa specie. Tra queste Chalciporus piperatus var. hypochryseus fu originariamente descritto come Boletus hypochryseus dal micologo ceco Josef Šutara nel 1993, e fu trasferito in Chalciporus un anno dopo da Regis Courtecuisse.
Wolfgang Klofac e Irmgard Krisai-Greilhuber lo hanno riclassificato come una varietà di Chalciporus piperatus nel 2006, sebbene alcuni autori continuino a considerarlo come una specie distinta.
La varietà amarellus, pubblicata per la prima volta da Quélet come Boletus amarellus nel 1883 e successivamente trasferita in Chalciporus da Bataille nel 1908, fu descritta come una varietà di Chalciporus piperatus nel 1974 da Albert Pilát e Aurel Dermek. Non c’è accordo unanime sul fatto che abbia o meno un significato tassonomico indipendente.
Specie e sinonimi citati:
Boletus amarellus Quél. (1883)
Boletus ferruginatus Batsch (1786)
Boletus hypochryseus Šutara (1993)
Boletus piperatus Bull. (1790)
Ceriomyces piperatus (Bull.) Murrill (1909)
Chalciporus amarellus (Quél.) Bataille (1908)
Chalciporus hypochryseus (Šutara) Courtec. (1994)
Chalciporus piperatus var. amarellus (Quél.) Pilát & Dermek (1974)
Chalciporus piperatus var. hypochryseus (Šutara) Klofac & Krisai (2006)
Ixocomus piperatus (Bull.) Quél. (1888)
Leccinum piperatum (Bull.) Gray (1821)
Suillus piperatus (Bull.) Kuntze (1898)
Viscipellis piperata (Bull.) Quél. (1886)
Sono state descritte alcune varietà di questa specie. Tra queste Chalciporus piperatus var. hypochryseus fu originariamente descritto come Boletus hypochryseus dal micologo ceco Josef Šutara nel 1993, e fu trasferito in Chalciporus un anno dopo da Regis Courtecuisse.
Wolfgang Klofac e Irmgard Krisai-Greilhuber lo hanno riclassificato come una varietà di Chalciporus piperatus nel 2006, sebbene alcuni autori continuino a considerarlo come una specie distinta.
La varietà amarellus, pubblicata per la prima volta da Quélet come Boletus amarellus nel 1883 e successivamente trasferita in Chalciporus da Bataille nel 1908, fu descritta come una varietà di Chalciporus piperatus nel 1974 da Albert Pilát e Aurel Dermek. Non c’è accordo unanime sul fatto che abbia o meno un significato tassonomico indipendente.
Specie e sinonimi citati:
Boletus amarellus Quél. (1883)
Boletus ferruginatus Batsch (1786)
Boletus hypochryseus Šutara (1993)
Boletus piperatus Bull. (1790)
Ceriomyces piperatus (Bull.) Murrill (1909)
Chalciporus amarellus (Quél.) Bataille (1908)
Chalciporus hypochryseus (Šutara) Courtec. (1994)
Chalciporus piperatus var. amarellus (Quél.) Pilát & Dermek (1974)
Chalciporus piperatus var. hypochryseus (Šutara) Klofac & Krisai (2006)
Ixocomus piperatus (Bull.) Quél. (1888)
Leccinum piperatum (Bull.) Gray (1821)
Suillus piperatus (Bull.) Kuntze (1898)
Viscipellis piperata (Bull.) Quél. (1886)