Monte Venere e Monte Fogliano
Località: Monte Venere e Monte Fogliano.
Comune: Caprarola.
Provincia: Viterbo.
Regione: Lazio.
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Entrambe queste due bellissime mete ,poste nel territorio della provincia di Viterbo , appartengono alla Riserva Naturale del Lago di Vico istituita già dall’anno 1982.
La Riserva , che si estende su un territorio di oltre 3.200 ettari , comprende ambienti naturali ed incontaminati di varia natura quali il lago , l’ambiente palustre che lo contorna , una parte dei Monti Cimini ed i maestosi ambienti boschivi quali quelli che coprono il Monte Fogliano ed il Monte Venere.
Il territorio è di origine vulcanica e , in particolare , quello oggetto dell’escursione , sembra essere il risultato di più processi eruttivi distinti e verificatisi in tempi ben differenti.Ripetute eruzioni vulcaniche sono state all’origine della vasta caldera che , successivamente , colmata dalle acque , ha dato origine al Lago di Vico stesso.
La cerchia di rilievi collinari è il frutto finale del processo vulcanico che si manifesta con la presenza del Monte Fogliano(metri 965 s.l.m.), Poggio Nibbio (m 896) e Monte Venere (m 865).
Per quest’ultimo è certo che si trattasse dell’ultimo vulcano spentosi oltre 70.000 anni orsono.
La vegetazione boschiva nel territorio è abbastanza omogenea ed è costituita da faggi, querce, castagni, carpini, aceri ed ornielli.
Nel sottobosco le specie presenti sono l’agrifoglio, il pungitopo, la dafne, le felci con abbondanza di orchidee spontanee, gigli, ciclamini, narcisi e scilla bifolia.
A più bassa quota è presente una vegetazione arborea da coltivazione riguardante culture di castagneti e noccioleti.
Di notevole e particolare interesse è la “ Faggeta depressa “di Monte Venere, con alberi di faggi plurisecolari di oltre 30-35 metri di altezza che si presentano già alla quota di 500 metri ,cioè a quote notevolmente più basse rispetto al limite altitudinale inferiore delle analoghe faggete presenti nell’Appennino centrale.
La presenza di Fagus sylvatica a quote altitudinali così basse non è molto comune sul territorio nazionale ed è legata alla favorevoli condizioni climatiche locali.
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Queste maestose faggete coprono una buona parte dei circa 900 ettari boschivi di Monte Venere e Monte Fogliano. I versanti che si affacciano sul lago sono invece coperti da boschi di cerro con rara presenza di leccio ed altre essenze arboree.
E’ così possibile passare, a distanza di poche centinaia di metri, dal bosco di faggio a quello di cerro,per poi passare , scendendo a quote inferiori , a quello di castagno,ai prati e ai noccioleti per arrivare infine, lungo le rive del lago, alla complessa vegetazione palustre.
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I MIEI CONSIGLI
La possibilità di poter visitare tanti ambienti diversi a poca distanza tra di loro rende molto interessante per il raccoglitore di funghi una visita a questo territorio già a partire dal mese di maggio.
L’ambiente non è particolarmente favorevole alla crescita delle spugnole nel periodo primaverile anche se sono state segnalate irregolari buttate sotto i filari di nocciolo ed al margine dei canneti lungo il lago, peraltro non particolarmente facile da prospettare.
Lungo i sentieri che dal Fontanile portano alla cima di Monte Venere sia sotto faggio che,nel versante opposto e sulla cima, sotto cerro (più scosceso) nei mesi di giugno, settembre ed ottobre, concorrenza permettendo, è relativamente facile riempire il canestro di porcini (Boletus aestivalis).
Più frequente , ma sotto cerro, Boletus aereus e Amanita caesarea, spesso seguiti dal fiorire, in abbondanza, di numerose specie di russule commestibili tra le quali primeggia, per quantità e qualità, la Russula cyanoxantha.
In autunno abbondano gli esemplari di Lepista nuda e Clitocybe gibba ( = C. infundibuliformis).
Per i più competenti raccoglitori si segnala la presenza, sotto cerro , di Hygrophorus russula e Tricholoma columbetta,entrambe ottime specie commestibili.
Nel tardo autunno e, se le temperature non sono troppo rigide , anche nel primo inverno non bisogna farsi incantare dall’abbondanza dell’ormai da respingere Lepista nebularis, mentre in compenso, abbondano i chiodini e le trombette da morto che poi lasciano il posto alla Flammulina velutipes ed ai geloni ( Pleurotus ostreatus ) .
L’ambiente , come è possibile comprendere, consente una stagione micologica abbastanza lunga (dalla primavera all’inverno ) ed abbastanza diversificata per la presenza di più essenze arboree.
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COME ESSERE AGGIORNATI
Per informazioni aggiornate sulle condizioni meteo ed altre relative al territorio della Riserva Naturale del lago di Vico ci si può rivolgere al Gestore dell’Area protetta che ha sede presso il Comune di Caprarola in Via Regina Margherita 2 oppure al recapito telefonico 0761 647444.
PERMESSI
Per effettuare la raccolta di funghi è necessario disporre del Tesserino regionale rilasciato da una qualsiasi delle province della Regione Lazio.
Per ottenerlo è indispensabile aver seguito un Corso micologico di Formazione della durata di almeno 14 ore,congiuntamente a due marche da bollo da 14.62 euro ciascuna , presentando attestato del versamento postale di euro 25.82 (C.C.P.n° 12602017 intestato alla “Provincia di Viterbo Servizio Tesoreria” indicando come causale del versamento “Autorizzazione annuale per la raccolta funghi”).
Il tesserino ha una validità di 5 anni per i residenti nella regione Lazio, effettuando il versamento di cui sopra per ciascun anno successivo alla data di rilascio.
Sono esentate le persone con più di 65 anni di età ed i ragazzi minorenni.
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REGOLAMENTO LEGGE REGIONALE LAZIO 32/98
Giorni di raccolta: martedì,venerdì,sabato e domenica.
Limite di raccolta: al pari della Legge nazionale, è consentita la raccolta massima di 3kg al giorno, salvo che il raccolto sia costituito da un unico esemplare o da esemplari concresciuti.
Dimensione minima: è pari a centimetri 3, salvo per Amanita caesarea (4 cm) , Boletus gruppo edulis, Macrolepiota gruppo procera, Russula virescens e Agaricus sp..
Divieto:è vietato raccogliere l’ovolo ancora chiuso.
Obbligo: uso del cesto o di contenitore areato in grado di disperdere le spore.
COME ARRIVARE
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Gli accessi a Monte Venere e a Monte Fogliano sono lungo le due strade che circondano il lago di Vico e che racchiudono il territorio della Riserva Naturale del lago di Vico.
Per accedere a Monte Venere è conveniente seguire i sentieri che si dipartono dal Fontanile di Canale lungo la strada comunale Valle di Sopra (Di fronte all’area pic-nic) mentre, per accedere a Monte Fogliano, è conveniente prendere uno dei sentieri che si dipartono dalla Strada Provinciale Valle di Vico.
A seguire le informazioni generali per raggiungere l’area:
Da Roma:si segue la Strada Statale 2 Cassia o Cassia bis fino a Monterosi per prendere la Cassia Cimino fino al bivio per Caprarola.Subito dopo la Chiesa di San Rocco bisogna girare a sinistra fino al Fontanile di Canale dove si può parcheggiare.
Da Firenze: si esce al Casello di Orte della A1 e ci si dirige verso Viterbo seguendo poi il sottoriportato percorso.
Da Viterbo: si percorre la Strada Provinciale 1, detta Cassia Cimino, superando il passo del Cimino con direzione Caprarola (verso Monte Venere) oppure San Martino (verso Monte Fogliano).
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NUMERI UTILI
Comune di Caprarola: 0761 64901.
Carabinieri di Caprarola: 0761 646042.
Ufficio Turistico di Caprarola: 0761 646157.
Riserva Naturale Lago di Vico: 0761 647444.
Campeggio natura: 0761 612347.
Guardiaparco: 3388662818.
A.P.T.Provincia di Viterbo: 0761 291000.
Ospedale Sant’Anna di Ronciglione: 0761 625375.
Ospedale Belcolle di Viterbo: 0761 308622.
Ciao da Vincenzo.
Ma che bello! Ho fatto un viaggetto virtuale fra le vostre cascate,sorgenti solfuree,fiumi e boschi fioriti -7428 Avete dei posti davvero magici! 
bella presentazione 
