Funghi, lo spettacolo della natura. Riccardo Mazza . 2004 .

[Vincenzo Migliozzi]

Funghi, lo spettacolo della natura
Riccardo Mazza. 2004.
Arti Grafiche Saturnia

La Casa Editrice Arti Grafiche Saturnia, ben nota in quanto produttrice dei volumi di Bruno Cetto e dei testi di Moser, Jülich e Stangl, aggiunge alle proprie edizioni micologiche l’ultima fatica di Riccardo Mazza, che per diversi anni si è dedicato con particolare dedizione alla divulgazione della micologia e soprattutto alla prevenzione delle intossicazioni, sempre con un approccio molto personale e contraddistinto da spunti originali.

Non fa eccezione quest’opera, che si inserisce perfettamente nel filone della prevenzione, fornendo una eccellente introduzione alla micologia.
Nel riassumere i contenuti del volume, che supera le 400 pagine, noteremo per prima cosa che la parte iconografica e descrittiva è suddivisa in tre parti, dedicate ai funghi commestibili, non commestibili e velenosi.
In ciascuna viene ripercorsa la sistematica dei generi fungini e pertanto specie tra loro affini si troveranno spesso in parti diverse del libro.
Questa impostazione potrà forse, all’inizio, spiazzare il lettore, che sarà tuttavia aiutato a non perdere l’orientamento dai numerosi richiami presenti nelle osservazioni in calce a ogni specie.
Risulterà d’altra parte ben chiaro che il libro di Mazza non va sfogliato velocemente, ma al contrario letto e ‘meditato’; tra i punti di forza del testo troviamo infatti le numerose notizie, spesso inedite, relative a ogni specie, nonché alcune interessanti riflessioni, concentrate nella sezione introduttiva, riguardanti l’evoluzione della forma e dei colori dei carpofori (particolarmente interessante la parte relativa alle colorazioni delle lamelle, a pag. 37-39).
Consistente è anche la chiave di orientamento (circa 30 pagine) che si propone come uno strumento per il riconoscimento dei principali generi e delle specie presentate nel libro.

Evidenziamo a questo proposito un piccolo neo del testo: alcune delle dicotomie proposte ci sembrano forse un po’ troppo articolate, e un taglio meno descrittivo e più mirato ai caratteri essenziali ai fini del riconoscimento sarebbe forse stato più funzionale nelle mani di un principiante.
Tornando alla parte centrale e più corposa del volume, va sottolineato il grande sforzo profuso dall’autore per riunire fotografie di molti autori diversi, fornendo così un’iconografia di livello davvero eccellente, che ci azzardiamo a definire inedita per i testi divulgativi italiani.
Complice una stampa di ottima qualità, è piacevole constatare come stili e tecniche diversi riescano comunque a formare un insieme gradevole e omogeneo, che permette tra l’altro di scoprire le doti fotografiche di diversi volti nuovi della micologia italiana.
Di grande impatto sono anche le tavole a colori realizzate dall’autore, tra le quali spicca un curioso collage di Amanita citrina e A. porphyria (pag. 242, qui riproposto) che ben riassume l’inventiva didattica di Mazza.
Essendo legato all’autore, oltre che da alcune collaborazioni, da un’antica amicizia, non voglio eccedere in lodi che potrebbero essere considerate poco obiettive.
Desidero solo sottolineare una volta di più un pregio che è proprio di tutti i testi di Mazza: l’originalità, intesa tanto come spirito di innovazione quanto come capacità di proporre ogni volta materiale descrittivo inedito e del tutto personale, pregio purtroppo raro nella letteratura micologica divulgativa.

Il testo può essere acquistato nelle principali librerie al prezzo di 24,80 Euro, oppure direttamente presso le Arti Grafiche Saturnia, Via L. Caneppele 46/2, 38014 Roncafort di Trento (TN), tel. 0461 822636, che riserva uno sconto ai soci del Gruppo Micologico «G. Bresadola» di Trento. (m.f.)

Recensione di Marco Floriani tratta dal Bollettino Gruppo Micologico G. Bresadola di Trento , nuova serie .

[Martinelli Bruno]

Non mi sono mai pentito di averlo comperato di fresca stampa ; insieme al "Kosmos Pilzführer di Laux" e alla collana di Bruno Cetto(le cui foto meriterebbero un aggiornamento digitale) sono e saranno ancora a lungo per me un punto di referimento