The genus Hebeloma.Fungi of Northern Europe. Vol. 3.2005.

Rispondi
Vincenzo Migliozzi
Membro FeM
Messaggi: 62744
Iscritto il: 14 apr 2007, 16:03
Nome: Vincenzo
Comune: Roma
regione: Lazio
nazione: Italia
fotocamera: Coolpix4500
Contatta:

The genus Hebeloma.Fungi of Northern Europe. Vol. 3.2005.

Messaggio da Vincenzo Migliozzi » 20 mag 2011, 10:57



The genus Hebeloma.
Fungi of Northern Europe. Vol. 3
Jan Vesterholt. 2005.
The Danish Mycological Society
http://www.mycosoc.dk


Abbiamo già avuto modo di spendere parole di lode incondizionata in occasione dell’uscita dei precedenti volumi di questa serie, dedicati ai generi Hygrocybe e Lactarius, e anche il terzo volume dedicato ai funghi del Nord Europa non delude le attese.
Attese giustificate in modo particolare dalla scarsità di letteratura di carattere monografico sul genere Hebeloma, che costringeva fino ad oggi il micologo a difficili compromessi con studi in qualche caso molto datati, in altri semplicemente compilativi, in altri ancora disseminati in riviste di scarsa reperibilità. Non è quindi arduo pronosticare un grande successo editoriale per questo volume, pur dedicato a un genere di funghi macroscopicamente monotoni e di nessun interesse dal punto di vista commestibile.

Jan Vesterholt , purtroppo immaturamente scomparso recentemente , si è occupato del genere Hebeloma per oltre vent’anni, definendo nuovi criteri per il suo studio e introducendo una notazione che oggi è divenuta lo standard per quanto riguarda la descrizione delle spore in termini di ornamentazione e amiloidia. Nelle prime pagine dell’opera i criteri adottati per la delimitazione delle specie vengono ripercorsi in modo schematico e semplice, con l’ausilio di disegni al tratto e fotografie di grande chiarezza.
La disponibilità dei risultati di alcuni studi molecolari, in parte ancora inediti, ha consentito a Vesterholt di elaborare una sistematica infragenerica piuttosto originale che ci pare comunque avere un buon riscontro anche sui caratteri morfologici.

Le chiavi di determinazione delle specie fanno ovviamente frequente ricorso ai caratteri microscopici, ma hanno il pregio di proporre delle dicotomie nette e con poche ambiguità.

La parte centrale, che illustra le 45 specie riconosciute dall’autore per l’areale indagato, propone per ciascuna un quadro nomenclaturale molto preciso, completo di sinonimie e informazioni sul typus designato per la specie.
Seguono una brevissima sintesi delle caratteristiche salienti della specie (2–3 righe), una descrizione personale completa e delle informazioni sull’ecologia e la distribuzione. Infine un paragrafo di discussione che ben sintetizza le principali problematiche tassonomiche o interpretative, con puntuali richiami alle specie affini e sui criteri di separazione dalle medesime.
Ciascuna specie è inoltre raffigurata attraverso una foto a colori realizzata con luce ambiente (in qualche caso anche due o tre) e un’illustrazione, precisa per quanto piuttosto schematica, dei caratteri microscopici fondamentali (spore e cistidi).
Le fotografie, salvo pochissime eccezioni giustificate dalla rarità delle specie, ritraggono raccolte di diversi esemplari in vari stadi di sviluppo; la resa dei colori, così come la loro riproduzione in stampa, ci pare molto accurata e precisa; del resto l’autore, oltre che come fine micologo, è noto per essere oggi uno dei migliori fotografi del settore.

Il pregio principale di questo volume, come di quelli che lo hanno preceduto, è quello di presentare tutte le informazioni essenziali in uno spazio molto contenuto (due pagine per specie, in quasi tutti i casi), senza per questo risultare lacunoso: i puntuali richiami bibliografici agli articoli che hanno influenzato la tassonomia del genere Hebeloma negli scorsi decenni aiutano del resto il lettore a reperire di volta in volta le informazioni rilevanti per lo studio delle raccolte più critiche.

Non entreremo nel merito delle scelte tassonomiche e nomenclaturali operate dall’autore, non essendo specialisti del genere, limitandoci a segnalare la descrizione di una nuova specie (Hebeloma vejlense) e di una nuova varietà (H. alvarense var. hinnuleum), oltreché la ricombinazione nel genere Hebeloma di Hebelomina domardiana, curiosa specie a spore bianche.

L’approccio dell’autore alla materia è comunque piuttosto ‘conservatore’ e molte sono le sinonimie che susciteranno le reazioni di micologi più propensi alla frammentazione dei taxa. Per nostra parte riteniamo che questo approccio possa essere vincente per avvicinare ad un genere tanto ostico la gran parte dei micologi che spesso l’hanno evitato ben consci delle difficoltà che esso nasconde.
Siamo certi che la pubblicazione sarà premiata da un grosso successo di pubblico, e non possiamo che raccomandarne l’acquisto a tutti gli appasionati, considerato anche il costo assolutamente equo.

Il volume, di 146 pagine, tutte in lingua inglese, può essere richiesto direttamente alla libreria editrice Svampetryk, Kornblomstvej 6, DK-8381 Tilst, oppure in Italia alle librerie specializzate.
Il costo supera di poco i 30,00 Euro.

Recensione di Marco Floriani tratta dal Bollettino Gruppo Micologico G. Bresadola di Trento , nuova serie .


Rispondi