I FUNGHI CHE POSSIAMO TROVARE IN SETTEMBRE

Rispondi
Gizeta
Moderatore globale
Messaggi: 6012
Iscritto il: 28 lug 2010, 20:22
Nome: giuseppe
Comune: verona
regione: veneto
nazione: italia

Re: I FUNGHI CHE POSSIAMO TROVARE IN SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 01 set 2021, 06:13

Amanita subnudipes,considerata a lungo una semplice varietà di A. crocea ora elevata a rango di specie , si distingue per il colore bianco della decorazione del gambo e della volva.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.

Gizeta
Moderatore globale
Messaggi: 6012
Iscritto il: 28 lug 2010, 20:22
Nome: giuseppe
Comune: verona
regione: veneto
nazione: italia

Re: I FUNGHI CHE POSSIAMO TROVARE IN SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 01 set 2021, 06:14

Nei boschi di latifoglia, anche se non diffuso, possiamo trovare Cortinarius bulliardii caratterizzato dal colore arancio rossastro della parte bassa del gambo.
Questa caratteristica lo distingue dalle altre specie del sottogenere Telamonia che normalmente presentano dei colori bruni uniformi ed opachi.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.

Gizeta
Moderatore globale
Messaggi: 6012
Iscritto il: 28 lug 2010, 20:22
Nome: giuseppe
Comune: verona
regione: veneto
nazione: italia

Re: I FUNGHI CHE POSSIAMO TROVARE IN SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 01 set 2021, 06:16

Nelle abetaie, in gruppi molto numerosi cresce Cortinarius varius.
Ci aiuta nella sua determinazione la cuticola vischiosa di colore ocra giallastro più chiaro al bordo, le lamelle lilla con filo bianco e finemente seghettato.
Per la sua carne dolce è uno dei pochi Cortinarius commestibili.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.

Gizeta
Moderatore globale
Messaggi: 6012
Iscritto il: 28 lug 2010, 20:22
Nome: giuseppe
Comune: verona
regione: veneto
nazione: italia

Re: I FUNGHI CHE POSSIAMO TROVARE IN SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 01 set 2021, 06:17

Nei boschi umidi di conifere possiamo trovare anche Cortinarius cumatilis, altra specie commestibile, ma poco diffusa se non rara.
Di taglia abbastanza robusta, presenta un cappello violetto, lamelle a lungo biancastre con filo irregolare e un gambo decorato da vistosi resti di velo generale sfumati di violetto.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.

Gizeta
Moderatore globale
Messaggi: 6012
Iscritto il: 28 lug 2010, 20:22
Nome: giuseppe
Comune: verona
regione: veneto
nazione: italia

Re: I FUNGHI CHE POSSIAMO TROVARE IN SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 01 set 2021, 06:18

Il Cortinarius più conosciuto e ambito è sicuramente Cortinarius praestans, la specie più robusta e massiccia del genere che troviamo nei boschi calcarei di latifoglia soprattutto sotto faggio.
Caratteristica è la cuticola del cappello corrugata verso il margine e con resti di velo viola argentati spesso visibili anche a maturità.
Le lamelle sono inizialmente grigio-violetto, poi rugginose.
Il gambo è robusto, panciuto, ingrossato alla base ma non marginato.
Spore molto grandi che superano i 17 µ di lunghezza.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.

Gizeta
Moderatore globale
Messaggi: 6012
Iscritto il: 28 lug 2010, 20:22
Nome: giuseppe
Comune: verona
regione: veneto
nazione: italia

Re: I FUNGHI CHE POSSIAMO TROVARE IN SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 01 set 2021, 06:20

Sotto betulla cresce Lactarius torminosus, bellissima specie che presenta un cappello con orlo a lungo involuto e decorato da una fitta peluria arruffata.
Il cappello è di color rosa salmone, depresso e decorato da zonature centrali.
La carne ha odore fruttato e sapore acre.
Latice bianco, non abbondante, immutabile e molto acre.
Specie tossica responsabile di sindrome gastrointestinale.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.

Gizeta
Moderatore globale
Messaggi: 6012
Iscritto il: 28 lug 2010, 20:22
Nome: giuseppe
Comune: verona
regione: veneto
nazione: italia

Re: I FUNGHI CHE POSSIAMO TROVARE IN SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 01 set 2021, 06:21

Sempre sotto betulla cresce anche Lactarius pubescens che ha colori pileici biancastri appena sfumati di rosa con il centro macchiato di bruno ocraceo e il bordo decorato da una fitta peluria come in torminosus.
Carne e latice di sapore acre.
Tossico come il precedente.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.

Gizeta
Moderatore globale
Messaggi: 6012
Iscritto il: 28 lug 2010, 20:22
Nome: giuseppe
Comune: verona
regione: veneto
nazione: italia

Re: I FUNGHI CHE POSSIAMO TROVARE IN SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 01 set 2021, 06:23

Altro lactarius che presenta ciuffi di pelo al bordo del cappello è Lactarius mairei.
Si distingue dalle specie precedenti per il portamento più slanciato e per la crescita sotto quercia (Q. cerris e Q. ilex).
La var. ilicis era distinta per la crescita sotto leccio, ma ora è considerata un semplice sinonimo.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.

Gizeta
Moderatore globale
Messaggi: 6012
Iscritto il: 28 lug 2010, 20:22
Nome: giuseppe
Comune: verona
regione: veneto
nazione: italia

Re: I FUNGHI CHE POSSIAMO TROVARE IN SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 01 set 2021, 06:24

Settembre è anche il mese delle mazze di tamburo: Macrolepiota procera, specie conosciutissima di facile determinazione che troviamo in tutti i tipi di bosco, ma anche nei prati e lungo i sentieri.
Caratteristica è la vistosa decorazione presente sul gambo con la carne bianca immutabile alla scalfittura.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.

Gizeta
Moderatore globale
Messaggi: 6012
Iscritto il: 28 lug 2010, 20:22
Nome: giuseppe
Comune: verona
regione: veneto
nazione: italia

Re: I FUNGHI CHE POSSIAMO TROVARE IN SETTEMBRE

Messaggio da Gizeta » 01 set 2021, 06:26

Ha invece gambo liscio e carne che arrossa alla scalfittura Chlorophyllum rachodes, specie traslata dal genere Macrolepiota anche per le lamelle a la sporata con sfumatura verdastra.
Consumata da sempre, oggi è considerata specie tossica perché contiene tossine che si accumulano nel nostro organismo ed è responsabile di sindrome gastroenterica incostante più o meno accentuata.
Stesso habitat di M. procera.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.

Rispondi