I FUNGHI CHE POSSIAMO TROVARE IN FEBBRAIO

[Gizeta]

Ciao a tutti!

continuando la carrellata dell'anno scorso, anche quest'anno vedremo delle bellissime specie che possiamo incontrare in febbraio.

Complice le abbondanti piogge dei giorni scorsi, su legni di latifoglia marcescenti, troviamo Auricularia auricula-judae, una specie di consistenza elastica e gelatinosa, a forma di coppa rovesciata.
La superficie sterile è apparentemente liscia, ma se la guardiamo con un lentino possiamo vedere che è tutta decorata da cortissimi peli.

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Peluria invece molto evidente in Auricularia mesenterica, altra specie di consistenza elastica e gelatinosa con imenio liscio e superficie sterile che presenta anche delle evidenti zonature spesso invase da alghe verdi.
Specie molto comune che troviamo specialmente su grossi tronchi e ceppaie di latifoglia.

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Sempre su legno marcescente di latifoglia, troviamo Exidia glandulosa, fungo che si presenta a crescita gregaria di molti esemplari tale da formare degli estesi ammassi cerebriformi.
Con la disidratazione questa massa gelatinosa si riduce ad una sottile pellicola nerastra.

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Soprattutto sui rami di faggio, cresce Exidia thuretiana, specie di aspetto cerebriforme, di consistenza gelatinosa, inizialmente di color biancastro e poi con sfumature ocra grigiastre.

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Sui rami a terra di pioppo incontriamo Schizophyllum amplum, specie che ci può trarre in inganno assomigliando ad un ascomicete per la sua forma a coppa.
Si tratta invece di un basidiomicete che ha mutato genere molte volte passando da Auriculariopsis a Cytidia ad Amplariella per approdare, dopo recenti studi molecolari nel genere Schizophyllum.
Macroscopicamente il suo imenio assomiglia a quello di una Auricularia, e la superficie sterile è biancastra e tomentosa.

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Ai margini dei sentieri, su terreno smosso e nudo, cresce un piccolo ascomicete: Melastiza chateri che si fa notare per il suo colore rosso aranciato.
Gli ascomi sono a forma di coppa aperta o subdiscoidale, con la superficie esterna apparentemente liscia, ma decorata da minutissimi peli.

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Bulgaria inquinans cresce su legno deteriorato di latifoglie varie con preferenza della quercia.
All'inizio si presenta di forma globosa con superficie piana o depressa, in seguito a forma di dischi appianati.
La superficie fertile è liscia e nera, la superficie esterna è forforacea di color nero brunastro.

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Sugli strobili molto umidi di abete, possiamo trovare Rutstroemia bulgarioides.
Si tratta di un ascomicete di consistenza ceracea e fragile, stipitato, a forma di coppa aperta con imenio bruno nerastro, ardesia.

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Nei luoghi umidi, spesso sulla parte rivolta al suolo dei rami, cresce Mollisia cinerea, un piccolo ascomicete che forma degli ascomi di qualche mm di diametro, con imenio di color grigio bluastro più o meno scuro secondo l'idratazione.
Il centro è spesso ombelicato e depresso e l'orlo ondulato.

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Se il clima sarà mite, possiamo trovare anche Picipes badius = Polyporus badius.
Caratteristico è il cappello con centro depresso, infundibuliforme, a margine sottile, lobato e sinuoso. La superficie è liscia di color fulvo brunastro più chiaro al bordo.
L'imenio è biancastro, formata da tubuli corti, decorrenti, con pori molto piccoli.
Il gambo è centrale o eccentrico, spesso contorto, con base vellutata e nerastra.