I FUNGHI DI FEBBRAIO .

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Ktenea
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2013

Messaggio da Ktenea » 31 gen 2013, 12:17

Altro lattario che resiste al freddo di questo mese è il Lactarius luridus
Lactarius luridus (5) [salv].jpg
Si tratta di un Lattario della Sezione Uvidi, caratterizzati dal viraggio del latice, inizialmente bianco, verso tinte violacee. Questa caratteristica rende immediata la individuazione della Sezione, ma non sempre è così agevole distinguere le varie specie al suo interno. Nella fattispecie, L. luridus si distingue macroscopicamente da L. uvidus per avere la superficie del cappello guttulata e meno viscida di quest’ultimo. L. violascens invece, anch’esso simile, possiede il cappello decisamente zonato concentricamente. Eccolo ancora
Lactarius luridus (3) [salv].JPG
Sono delle specie senz’altro interessanti per i bei colori che assumono a seguito del viraggio del latice, ma non sono specie commestibili.
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Ktenea
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2013

Messaggio da Ktenea » 31 gen 2013, 12:20

Altro Lattario presente sotto il cisto è il Lactarius tesquorum
Lactarius tesquorum (2) [salv].JPG
si tratta di una specie medio piccola caratterizzata dalle tinte ocraceo aranciate e dal margine del cappello vistosamente lanoso bambagiosa. Piuttosto viscido, ha un gambo corto e come detto cresce in simbiosi esclusiva con Cisto in ambiente mediterraneo costiero. Eccolo ancora
Lactarius tesquorum1 [salv].JPG
Quasi inconfondibile proprio per la crescita sotto questa essenza è abbastanza simile a L. mairei che cresce però sotto Quercia, è meno viscido ed ha il margine del cappello ornato da peli riuniti in ciuffi. Possiede latice bianco immutabile e carne di sapore estremamente acre bruciante. Fa parte di una sezione che comprende anche Lactarius torminosus (mai segnalato in Sardegna) che è da considerare il Lattario più pericoloso dal punto di vista tossicologico. Anche L. tesquorum è da considerare tossico con effetti gastrointestinali. Nonostante quanto appena detto viene massicciamente consumato in alcune parti d’Italia, specie in Puglia, dov’è ricercatissimo e venduto nei mercati….. mah!
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2013

Messaggio da Ktenea » 31 gen 2013, 12:22

Un gasteromicete molto comune ed onnipresente nei nostri boschi è Astreaus hygrometricus
astraeus hygrometricus5 [salv].JPG
Nelle prime fasi di crescita si presenta come una piccola sfera chiusa che alla sezione presenta un primo strato esterno (esoperidio) quasi cartilagineo che avvolge una strato interno (endoperidio) entro il quale la carne (gleba), che è la parte fertile, appare grigio brunastra. Con la crescita l’esoperidio si apre a stella ed i petali (lacinie), da quattro ad una ventina, si distendono. L’endoperidio maturando si apre apicalmente permettendo la diffusione delle spore. È un fungo che ha una singolare caratteristica, dalla quale prende il nome; è infatti una sorta di igrometro naturale. A tempo umido le lacinie si distendono, mentre se il tempo è secco si richiudono per trattenere l’umidità.
Ecco un’altra foto di esemplari maturi.
Astraeus hygrometricus (1) [salv].JPG
Non è una specie commestibile.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2013

Messaggio da Ktenea » 31 gen 2013, 12:26

Altra specie che si trova abbastanza facilmente è Phallus impudicus, spesso lo si trova col naso prima ancora di vederlo a causa del suo caratteristico “profumo”…..
Phallus impudicus (3) [salv].JPG
Come si vede si tratta di una strana specie che a maturità si presenta con un ricettacolo a forma di….beh, un pò di immaginazione!!!
Scherzi a parte, il ricettacolo si presenta con un gambo vuoto e spugnoso sormontato da una gleba generalmente verdastra (ma anche crema biancastro), che è ricoperta da uno strato mucillaginoso e terribilmente maleodorante. Questo strato mucillaginoso che contiene le spore è una vera “trappola” per gli insetti che vi accorrono, appoggiandovisi infatti provvedono al trasporto delle spore ed alla diffusione della specie. Nei primi stadi di crescita questo gasteromicete si presenta come un “uovo” , avvolto da una volva biancastra,che poi lacerandosi alla sommità lascia fuoriuscire il ricettacolo. Tale volva resta poi alla base del gambo.
Ecco una foto del fungo nelle prime fasi di crescita, quando è ancora all'interno dell'ovolo.
Phallus impudicus (2) [salv].JPG
Come si vede, la sezione evidenzia il primordio del funghetto, di colore verdastro, all’interno di una sorta di gelatina. In questo stadio il suo odore è rafanoide e non sgradevole, e secondo alcuni sarebbe addirittura commestibile…. Io non ci proverei…he he he
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2013

Messaggio da Ktenea » 31 gen 2013, 12:31

Assai simile alla specie precedente anche se decisamente meno comune (almeno da noi) è Phallus hadriani.
Phallus adrianii (2) [salv].jpg
Questo è un ritrovamento abbastanza strano in quanto avvenuto praticamente in una spiaggia vicino ad Oristano. La pineta costiera è infatti piuttosto distante (circa un centinaio di metri) e questo è cresciuto proprio sulle dune vicino alla riva…..
La differenza macroscopica sostanziale risiede nel colore della volva che è rosa rosso vinoso.
Questa caratteristica si vede meglio nella foto che segue e che mostra il confronto con quella di un P. impudicus:
Phallus hadrianii (1) [salv].JPG
Per il resto le specie sono davvero simili e possiedono più o meno le stesse caratteristiche “olfattive”.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2013

Messaggio da Ktenea » 31 gen 2013, 12:36

Resistenti al freddo di questo mese sono anche gli steccherini rossi, Hydnum rufescens
Hydnum rufescens (2) [salv].JPG
Sono dei funghetti di taglia abbastanza ridotta e dalla carne piuttosto fragile, il cappello ha un bel colore rosso aranciato mentre per il resto è tutto bianco crema, e tende a macchiarsi leggermente di ocra al tocco. Gli aculei che formano la parte fertile sono assai fragili e si distaccano dal cappello al tocco.
Eccolo ancora
Hydnum rufescens (5) [salv].JPG
La carne è bianca e con odore tenue e gradevole, mentre il sapore ha un retrogusto amarognolo, più deciso negli aculei. Si tratta di una specie commestibile anche piuttosto discreta, specie se si eliminano gli aculei proprio per quel retrogusto amarognolo, che ben si presta alla conservazione sott’olio.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2013

Messaggio da Ktenea » 31 gen 2013, 12:43

Le specie con cui è possibile confondere H. rufescens sono prevalentemente due; la prima è senz’altro hydnum repandum
hydnum repandum5 [salv].JPG
Come si vede anche dalla foto, dal punto di vista macroscopico la prima differenza che salta all’occhio è il cromatismo delle tinte del cappello su tonalità più chiare, e la seconda, ancora più affidabile, è legata al fatto che gli aculei di H. repandum sono decorrenti sul gambo mentre in H. rufescens non lo sono per nulla.
La seconda specie con cui sarebbe possibile un certa confusione è Hydnum albidum
Hydnum albidum [salv].jpg
Si tratta di un sosia albino di H. repandum, dal quale, colore a parte sarebbe quasi impossibile distinguerlo.
Gli aculei sono infatti decorrenti come in H. repandum e l’aspetto e la taglia sovrapponibili. Nessun pericolo per quanto riguarda la commestibilità, infatti tutte queste specie sono utilizzabili con soddisfazione in cucina.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2013

Messaggio da Ktenea » 31 gen 2013, 12:54

Un altro ottimo fungo che si trova facilmente in questo periodo è la trombetta dei morti, Craterellus cornucopioides
Craterellus cornucopioides (3) [salv].JPG
Nonostante il nome funereo e l’aspetto poco invitante è un fungo profumatissimo ed ormai molto ricercato (sigh!!!), vista l’ottima resa in cucina. Si presenta come un “cornetto acustico”, di colore grigio-nerastro, appena più chiaro nella superficie esterna. Ha crescita prevalentemente gregaria, spesso cerpitosa, su fogliame in decomposizione e spesso accanto a vecchi tronchi in decomposizione.La carne è assai esiga ma estremamente profumata, con un odore fruttato simile a quello del più noto Gallinaccio. Si presta a tantissime preparazioni in cucina, è ottimo nei risotti e con le carni, specie la selvaggina. Io lo utilizzo essiccandolo e poi sbriciolandolo sopra una bella omelette, alla quale conferisce un sapore davvero straordinario.
A volte capita di trovare questa specie con delle tonalità interne più chiare e con delle ornamentazioni squamulose che le conferiscono un aspetto molto particolare. Eccolo in foto
Craterellus cornucopioides var. tigrinus [salv].jpg
Parlando con Salvatore Curreli, che saluto e ringrazio, mi ha detto che esiste pubblicata una varietà tigrinus, di cui però non ho trovato traccia sul web, che ha esattamente queste caratteristiche. Chiedo ai più esperti se ne sanno qualcosa di più…..

Il Craterellus cornucopioides è piuttosto facile da riconoscere, può essere confuso solamente con il Cantharellus cinereus:
Cantharellus cinereus (1) [salv].JPG
Come si vede l’aspetto generale è assai simile, la differenza più evidente è visibile sulla superficie esterna, che è la parte fertile, che è pliciforme invece che liscia come nella specie precedentemente citata. Anche quest’ultima è una specie commestibile, anche se meno profumata e gustosa.
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2013

Messaggio da Ktenea » 31 gen 2013, 12:57

Chiudo questa carrellata con un bell’ascomicete che sta crescendo quasi infestante in questi giorni sotto le querce dei boschi che frequento, la microscopia mi ha confermato che si tratta di Otidea umbrina
Otidea umbrina (2) [salv].JPG
Come si vede il fungo si presenta come una insieme di apoteci sessili che crescono in gruppi di esemplari a forma di coppa o di foglia arrotolata, aperta su un lato e di colore bruno-fulvo. La superficie esterna appare di colore più chiaro e pruinosa a tempo secco, mentre se è umido questa differenza non si nota molto.
Eccola ancora
Otidea umbrina (3) [salv].JPG
Non ha particolari profumi. Possibili confusioni sono possibili con O. bufonia ( che molti autori sinonimizzano con O. cocleata) che differisce macroscopicamente per avere la superficie esterna, specie vicino al margine, ricoperta di piccole verruche, mentre dal punto di vista microscopico differiscono anche per le dimensioni sporali. Con questo chiudo e vi saluto tutti, in attesa che il freddo passi e arrivi finalmente la primavera… ancora un grande complimento a tutti i miei “colleghi” che stanno facendo un meraviglioso lavoro!!!! -6565 -5327 -6565 -5327
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Re: I FUNGHI DI FEBBRAIO 2013

Messaggio da Gizeta » 31 gen 2013, 19:44

-1987 Giovannino e Mauro! -6116 -6116 -6116

...io mi son preso una bronchite bestiale ed è da domenica che ho la febbre e non riesco a combinare nulla.
Appena starò meglio vedrò di postare qualcosa.

-5327 -5327 Giuseppe

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